Il senatore conservatore colombiano è stato colpito da tre proiettili, di cui due alla testa e uno al ginocchio. Il trentanovenne, candidato alle elezioni presidenziali del prossimo anno, è in “condizioni critiche” e “lotta per la sua vita”, ha riferito la moglie Maria Claudia Tarazona. Trasferito nella clinica Fondazione Santa Fe, è stato sottoposto a un primo intervento che ha superato "con successo". Ad aprire il fuoco sarebbe stato un 15enne, ora in stato di fermo
Il senatore colombiano Miguel Uribe Turbay è stato vittima di un attentato, colpito da tre proiettili di cui due alla testa e uno al ginocchio. Il trentanovenne, candidato conservatore alle elezioni presidenziali della Colombia del prossimo anno, è in “condizioni critiche” e “lotta per la sua vita”, ha riferito la moglie Maria Claudia Tarazona. Dopo essere stato trasferito nella clinica Fondazione Santa Fe, il senatore è stato sottoposto a un intervento "neurochirurgico" e "vascolare periferico" e ha superato "con successo" la prima operazione. Attualmente, è entrato nelle "ore critiche" della convalescenza. Secondo le prime ricostruzioni, ad aprire il fuoco su Uribe durant un comizio sarebbe stato un ragazzo di 15 anni, che è stato arrestato.

L'attentato al senatore Miguel Uribe Turbay
"Chiediamo a Dio di guidare le mani dei medici che lo stanno curando. Chiedo a tutti noi di unirci in una catena di preghiera per la vita di Miguel", ha aggiunto la moglie. A seguito dell'attentato, nel quale sono rimaste ferite altre due persone, “è stato fermato un minorenne di 15 anni che aveva con sé una pistola 'Glock' da 9 millimetri", ha dichiarato la Procura della capitale colombiana.
Arrestato l'aggressore
L'attentatore che ha sparato al senatore Uribe è un ragazzo di 15 anni, come confermano le autorità colombiane, che lo hanno nel frattempo arrestato. Il ragazzo è stato trovato in possesso dell'arma (una pistola semiautomatica tipo Glock) utilizzata nell'attacco. Rimasto ferito a una gamba durante lo scontro con le guardie del corpo del senatore, il 15enne è stato portato per cure mediche alla Clinica Colombia, dove rimane in custodia della polizia.
Rubio: “Colpa della violenta retorica di sinistra”
A seguito dell'attentato a Uribe, è intervenuto il Segretario di Stato americano Marco Rubio, additando la responsabilità dell'agguato alla "violenta retorica di sinistra". Una retorica "che proviene dai più alti livelli del governo colombiano", ha aggiunto Rubio invitando il presidente di sinistra, Gustavo Petro, a "moderare la sua retorica incendiaria e a proteggere i rappresentanti pubblici della Colombia".
Tajani: "Vile attacco a Uribe, da Italia ferma condanna"
Anche il vicepremier e ministero degli Esteri Antonio Tajani ha commentato la vicenda definendo "il tentativo di assassinio del senatore Miguel Uribe" come "un gesto vile che vuole riportare la Colombia agli anni più bui della violenza e del terrorismo". "Il Governo italiano condanna con decisione questo attentato che costituisce una nuova minaccia alla vita politica del Paese", ha scritto Tajani su X aggiungendo che "siamo vicini al senatore Uribe, ai suoi familiari e al popolo colombiano. Restiamo impegnati al fianco della Colombia che vuole consolidare il suo percorso di democrazia e sicurezza".
Meloni: "L'accaduto lascia senza parole"
"Lascia senza parole quanto accaduto al candidato alle presidenziali colombiane, Miguel Uribe Turbay, che si trova in fin di vita dopo essere stato raggiunto da alcuni colpi di arma da fuoco mentre teneva un comizio pubblico a Bogotà. Esprimo la vicinanza mia e di tutto il Governo italiano al senatore Uribe e ai suoi familiari, unitamente alla condanna per questo grave attentato alla democrazia e all'auspicio che venga fatta piena luce sulle responsabilità". Lo scrive sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
