Diritti dei genitori omosessuali e PMA ai single, come funziona in Francia?

Verso una quasi totalità di accesso alla genitorialità. Nel 2021 la legge che regolamenta l’accesso alla PMA in Francia è stata modificata per includere le coppie omosessuali femminili e le donne single. Con risultati immediati: le domande di PMA sono esplose fin da subito, confermandosi una pratica interessante specialmente per quelle categorie che erano rimaste fino a quel momento escluse. Nel primo anno di validità della legge, il 2022, le richieste di PMA di coppie lesbiche e donne single sono state 15mila, contro appena 2milla da parte di coppie eterosessuali. Anche il riconoscimento della genitorialità per entrambe le mamme - su cui è intervenuta la Corte Costituzionale il 22 maggio - è piuttosto semplice, per quanto non automatica: basta firmare una dichiarazione congiunta di filiazione davanti al notaio prima della nascita, per garantire il riconoscimento legale della seconda madre. Matrimoni omosessuali e adozioni in Francia Quella del 2021 è stata una legge storica per le famiglie arcobaleno francesi, insomma, per quanto rimangano in piedi diversi limiti. La procreazione per altri, GPA o “maternità surrogata” è ancora vietata nel Paese, come in Italia, ed esclude quindi le coppie omosessuali maschili e gli uomini single dalla possibilità di accedere alla genitorialità “biologica”. Le coppie omosessuali maschili possono tuttavia, dal 2013, sposarsi e adottare in forma congiunta , così come possono adottare gli uomini single. Una grande differenza rispetto all’Italia, dove le adozioni congiunte sono vietate alle coppie omosessuali, che devono ricorrere alla pratica della “stepchild adoption” per adottare il figlio del partner che è il genitore biologico. D’altra parte anche il matrimonio, consentito agli omosessuali in Francia da oltre dieci anni, resta un miraggio in Italia dove le unioni civili non equivalgono, a livello giuridico, a un matrimonio. Macron e il rilancio della natalità in Francia L’apertura alla genitorialità omosessuale o single degli ultimi anni in Francia non è nata dal nulla. Spinta in primis dal cambiamento della società, è stata anche guidata da una scelta politica di rilanciare la natalità, in calo anche oltralpe . Non a caso nel gennaio 2024 il Presidente francese annunciò l’introduzione di un “piano di riarmo demografico” che partisse dalla sensibilizzazione e dalla lotta contro la crescente infertilità maschile e femminile, un tema ancora tabù. Il piano - mai effettivamente avviato a causa dei molteplici cambi di Governo e delle elezioni legislative anticipate che seguirono di pochi mesi quel discorso di Macron - prevedeva tra le altre cose l’ampliamento dell’età di accesso alla PMA e al congelamento di ovociti e seme . Per quanto riguarda l’accesso alla PMA da parte degli uomini trans, nel 2022 il Consiglio costituzionale francese ha confermato la loro esclusione, anche se alcuni decreti successivi hanno permesso alle persone che hanno conservato i propri gameti di utilizzarli per la PMA. I diritti futuri Il tema oggi non è oggetto di dibattito mediatico quotidiano, superata in attualità dal confronto sul tema del fine vita, per il quale da tempo l’Eliseo ragiona di introdurre una legge nazionale sull’eutanasia, tema sensibile sul quale è stata anche avviata una consultazione cittadina. Questo non significa che il futuro della genitorialità sia scomparsa dai radar. Alcuni esperti e professionisti del settore medico e bioetico hanno recentemente proposto l'idea di una "GPA medica", limitata a casi di infertilità uterina assoluta, non remunerata e strettamente regolamentata. Questa proposta mira a fornire un'opzione a coppie eterosessuali che non possono avere figli per motivi medici, pur mantenendo un controllo rigoroso per evitare abusi. Discussioni non ancora evolutesi in una proposta di legge che miri a legalizzare la maternità surrogata in Francia, a cui la società sembra ormai pronta: secondo un sondaggio realizzato dall’Ifop nel maggio 2024, il 70% dei francesi sarebbe a favore di una GPA per le coppie omosessuali, il 56% per le coppie omosessuali. A quando la prossima riforma storica?

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