Francesco, il primo Pontefice social

L’ordine “motu proprio” in cui Papa Francesco ha istituito la Segreteria per la Comunicazione, con l’intento di riorganizzare l’intero eco-sistema comunicativo della Città del Vaticano, è datato 27 giugno 2015. In quella stessa lettera apostolica, diffusa tre mesi dopo l’apertura ufficiale dell’account Instagram, @franciscus, Bergoglio stabiliva tra le altre cose - all’articolo 3 - che gli account attivi su Twitter, poi diventato X con l’acquisto da parte di Elon Musk, fossero denominati tutti con il medesimo nome utente, quello che comunemente definiamo username, @pontifex. Gli account, sei in tutto perché ospitavano i post in diverse lingue, dall’italiano all’inglese, dal francese, al portoghese, spagnolo e, infine, in latino, erano stati aperti tutti nel 2012, seppur in momenti diversi, da febbraio a novembre. Quella lettera apostolica se da un lato ha evidenziato la priorità che il Papa riconosceva al governo della comunicazione, dall’altro può essere adottata come il momento zero per misurare l’intensità del presidio social da parte del pontefice. C’è un primissimo dato da far emergere che racconta in modo plastico come anche per i contenuti religiosi la capacità di copertura di un post dipenda dalla dinamica algoritmica della piattaforma. Un aspetto che Bergoglio aveva compreso molto bene, in quanto il nome utente del canale era rimasto legato alla sua persona e non si era uniformato a quello già presente su Twitter. L’account Instagram, dal 1° luglio 2015 al 22 aprile 2025, ha postato 1.892 contenuti che hanno incassato complessivamente 250.308.570 interazioni. Mentre, i due principali account pontifex attivi su X, ovvero quello in lingua inglese con i suoi 18,4 milioni di follower e quello in lingua spagnola, seguito da altri 18,7 milioni di follower, hanno insieme totalizzato 241.639.208 interazioni, nonostante in questi dieci anni abbiano congiuntamente pubblicato 10.055 post. Quindi, in buona sostanza, seppur i due account X hanno pubblicato in media 1,5 post al giorno contro lo 0,5 invece di Instagram, la mole enorme di reaction pende dalla parte di quest’ultima piattaforma. È non è un caso che in questo arco temporale, durante il quale i social media hanno più volte impresso delle modifiche sostanziali al funzionamento dei loro algoritmi, il contenuto pubblicato dall’account @franciscus che ha ottenuto il maggior numero di interazioni è il reel postato domenica 20 aprile: 1.7 milioni di mi piace e 28,7 milioni di visualizzazioni. Molti di queste reaction, ovviamente, sono state rilasciate dai follower, che negli ultimi tre giorni sono aumentati di ben 300 mila unità, dal momento in cui si è diffusa la notizia della morte, ma questo trend è solo la conferma della pervasività del social. Prima di questo reel con la benedizione di Pasqua, il secondo contenuto che nel decennio ha rastrellato la quota più ampia di interazioni, siamo a 1.037.998, è la foto iconica di Papa Francesco ripreso di spalle mentre prega in una piazza San Pietro tragicamente vuota per colpa della pandemia che ci aveva obbligati tutti a rimanere chiusi in casa. Questo stesso contenuto è anche quello che nei dieci anni di attività dell’account italiano @pontifex_it ha ottenuto la copertura più ampia: ben 26.933 like e la percentuale di interazione al post più alta, pari allo 0,67%. Intanto, in attesa del prossimo Conclave, già dal pomeriggio di lunedì 21 aprile, agli account pontifex hanno cambiato temporaneamente dicitura adottando tutti quella di Apostolica Sede Vacans, che ovviamente poi sarà abbandonata con l’elezione del successore di Francesco.

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