Dazi, Cina: "Le guerre tariffarie non hanno vincitori. Accordi con gli Usa? Notizie false"
Mondo
Riferendosi alle tariffe imposte dagli Stati Uniti a Pechino, il presidente cinese ha dichiarato che “la Cina non causa problemi, ma non ha paura di combattere”. L'obiettivo, per Xi Jinping, è "salvaguardare i propri diritti e interessi legittimi". Intanto il presidente Trump ha aperto all'ipotesi di un "accordo equo" sul commercio con la Cina. Ma Pechino nega: "Informazioni false"
Le guerre tariffarie e commerciali "non hanno vincitori”. Ad affermarlo è il presidente della Cina Xi Jinping, riferendosi alle tariffe imposte dagli Stati Uniti a Pechino. “La Cina non causa problemi, ma non ha paura di combattere”, ha precisato il leader cinese incontrando il presidente keniano, William Ruto, nella Grande sala del Popolo di Pechino. Il presidente cinese ha poi sottolineato di essere “disposto a collaborare con gli altri Paesi nel mondo per rispondere alle varie sfide attraverso l'unità e la cooperazione”. L'obiettivo, ha aggiunto Xi nel resoconto del network statale Cctv, è quello di "salvaguardare i propri diritti e interessi legittimi, sostenere le regole del commercio internazionale e l'equità e la giustizia a livello internazionale".
Trump cerca "accordo equo" con la Cina
Per il presidente degli Stati Uniti Donald Trump esiste la prospettiva di un "accordo equo" sul commercio con la Cina. I suoi alti funzionari lasciano però trapelare pochi dettagli su come Washington potrebbe allentare la guerra tariffaria con Pechino. Alla domanda dei giornalisti che gli chiedevano se Washington stesse effettivamente parlando con Pechino, Trump ha risposto che il suo Paese avrebbe un "accordo equo con la Cina", assicurando che "tutto è attivo". Ma quanto presto i dazi potranno essere abbassati "dipende da loro", ha aggiunto il tycoon, pur sostenendo di andare "molto d'accordo" con il presidente cinese e sperando di poter raggiungere un accordo. Le tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali sono aumentate vertiginosamente con l'aumento delle tasse sulle importazioni dalla Cina da parte di Trump che ha imposto un dazio aggiuntivo del 145% su molti prodotti a causa di pratiche che Washington ritiene ingiuste.
Cina: "Avviate trattative con Usa? Notizie false"
In risposta alle dichiarazioni di Trump su un possibile accordo, la Cina nega di aver avviato con gli Usa negoziati sul commercio parlando di "informazioni false". "Per quanto a mia conoscenza, Cina e Stati Uniti non si sono consultati né hanno negoziati sulla questione dei dazi, né tantomeno hanno raggiunto un accordo", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese Guo Jiakun, secondo i media statali. "Combatteremo, se necessario. Le nostre porte sono aperte, se gli Stati Uniti vogliono parlare. Dialogo e negoziazioni devono essere paritari, rispettosi e reciproci", ha aggiunto Guo.
Dodici Stati americani fanno causa a Trump per i dazi
Intanto, negli Stati Uniti una coalizione di 12 Stati americani ha intentato una causa per contestare i dazi dell'amministrazione Trump, dichiarando che il presidente non può istituire questo tipo di imposte senza l'approvazione del Congresso. "Il folle schema tariffario del presidente Trump non è solo economicamente sconsiderato, ma è anche illegale", ha affermato il procuratore generale dell'Arizona Kris Mayes. Allo Stato sudoccidentale si uniscono anche il Minnesota a guida democratica, New York, l'Oregon e altri Stati. Già la California aveva intentato una causa simile una settimana fa.
