Fast food quanto mi costi: i prezzi del cibo ai tempi di Trump

Gli innumerevoli sondaggi e analisi condotti prima e dopo le elezioni americane dello scorso novembre hanno ormai dimostrato con un certo livello di certezza come l’aumento dell’inflazione fosse uno dei temi che più preoccupavano gli americani. I risultati delle presidenziali ci dicono che la gestione di questo problema da parte dell’amministrazione Biden è stata giudicata negativamente, e ciò ha contribuito alla vittoria di Donald Trump. Ma qual è l’andamento dell’inflazione da quando il nuovo presidente è entrato in carica? Il Washington Post ha creato uno strumento per monitorare l’inflazione relativa ai beni alimentari, ovvero una di quelle che più incide sulla vita di tutti i giorni dei cittadini americani. Lo stesso Trump, durante la campagna elettorale, aveva dichiarato che uno dei suoi principali obiettivi era quello di abbassare il costo della spesa – offrendo tuttavia soluzioni vaghe e di dubbia efficacia. A elezioni concluse, ha subito ritrattato, ammettendo che non sarebbe stato in grado di abbassare più di tanto i prezzi dei generi alimentari. L’andamento del prezzo di sandwich, fast food, colazione e barbecue Lo strumento del Washington Post, basato su dati raccolti dalla società di ricerche di mercato Numerator, monitora il costo di quattro beni alimentari “composti”: il panino BLT , un pasto in un fast food, una colazione e un barbecue estivo. Questi aggregano una serie di cibi diversi, così da compensare l’abbassamento o l’innalzamento di prezzo di un singolo alimento. Al 10 aprile, l’unico dei quattro beni alimentari composti ad essere sceso di prezzo è il panino BLT, un iconico sandwich americano preso ad esempio proprio da Trump durante la sua campagna elettorale per criticare Joe Biden sull’inflazione. Dal gennaio 2018 a oggi, il suo costo è passato da 1,57 a 1,95 dollari, per un aumento medio degli elementi che lo compongono del 24%. Da quando è in carica Trump, tuttavia, il suo costo è sceso dello 0,5%. Il prezzo di tutti gli altri tre beni alimentari, invece, ha continuato ad aumentare. Il costo medio di un pasto in un fast food composto da un piatto principale, una bevanda e un contorno, è passato dai 9,39 dollari del 2018 agli attuali 14,13 dollari . Da quando Trump è presidente è aumentato leggermente: +0,2%. La versione della colazione presa in considerazione dal Washington Post – definita dal quotidiano “un tributo ai millennial” – include uova, avocado toast , yogurt greco, aranciata e caffè. Il prezzo di questi elementi, in media, è aumentato del 45% tra il 2018 e il 2025, passando nel complesso da 3,88 a 5,64 dollari. Dal 20 gennaio scorso l'aumento è stato del 2%, anche a causa dell’esplosione dei prezzi delle uova, provocato dall’influenza aviaria, che tra novembre 2025 a oggi è passato da 0,40 a 0,86 centesimi . Lo stesso aumento, del 2%, si è registrato anche nel caso del pasto che tra i quattro include più elementi , ovvero il barbecue estivo. Questo comprende infatti hamburger , wurstel, salse varie , patatine, birra, bibite, piatti, altri utensili usa e getta, e sacchi della spazzatura. Il prezzo medio di questi beni di consumo è aumentato del 34% tra il 2018 e il 2025, passando da un prezzo complessivo di 85,57 dollari a 115 dollari.

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