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Svezia, stop alla spesa per una settimana: scatta la protesta contro i prezzi alti

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I titoli di Sky Tg24 del 26 marzo: edizione delle 13
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L'iniziativa è partita da una serie di post sui social network e dopo che i consumatori hanno effettivamente rilevato un importante e deciso aumento dei prezzi dei generi alimentari

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Secondo alcune stime, il costo annuale per sfamare una famiglia in Svezia è aumentato fino a 30.000 corone (circa 2.700 euro) a partire da gennaio 2022. E si prevede che un pacco di caffè raggiungerà presto la soglia simbolica di 100 corone (9,24 euro). Si tratta, come segnala il "The Guardian", di un aumento di oltre un quarto rispetto all'inizio dell'anno scorso, anche considerando i dati diffusi dall'agenzia governativa Statistics Sweden. In questo senso, la scorsa settimana, dopo il più significativo aumento dei prezzi dei prodotti alimentari in due anni, migliaia di persone in tutta la Svezia hanno deciso di boicottare i più grandi supermercati del Paese per sette giorni, senza andare a fare la spesa soprattutto in alcune catene di supermercati.

La protesta sui social

Ad agevolare la protesta è stata la cassa di risonanza dei social network, con numerosi post diventati virali su TikTok e Instagram. I cittadini, in particolare, attribuiscono l'aumento dei prezzi ad un "oligopolio" di supermercati e grandi produttori che darebbero priorità ai propri profitti rispetto ai clienti e alla mancanza di concorrenza tra le aziende. Ma i supermercati, prosegue il Guardian, danno la colpa a fattori di vasta portata, tra cui guerra, geopolitica, prezzi delle materie prime ed emergenza climatica. Marcel Demir, studente locale, ha racocntato di aver monitorato il prezzo del cioccolato e delle patatine e di aver notato che entrambi sono aumentati in una maniera definita "astronomica". "Assolutamente, i prezzi sono aumentati", ha detto, fuori da una filiale della catena di supermercati svedese Coop presente nella stazione ferroviaria centrale di Stoccolma. "Di solito compro patatine e cioccolato e sono aumentati molto. Il cioccolato di recente. Le patatine nell'ultimo anno".

Gli aumenti dei prezzi

L'iniziativa di protesta svedese, in particolare, ha chiesto ai consumatori di smettere di fare la spesa nei grandi supermercati, tra cui Lidl, Hemköp, Ica, Coop e Willys, per protestare dunque contro l'aumento indiscriminato dei prezzi. "Non abbiamo nulla da perdere, ma tutto da guadagnare", hanno affermato alcune persone nei post apparsi sui social media. "I prezzi dei prodotti alimentari sono saliti alle stelle mentre i giganti del cibo e i grandi produttori stanno realizzando miliardi di profitti a nostre spese". Di tutti i prodotti alimentari, ad esempio, i prezzi del cioccolato sono aumentati del 9,2% secondo il sito di monitoraggio Matpriskollen. I prezzi del formaggio del 6,4% e quelli del latte del 5,4%. Filippa Lind, studentessa di Malmö, ha spiegato di aver aderito all'iniziativa in quanto ritiene di essere vittima dei "prezzi irragionevolmente alti" oltre che come "atto di solidarietà verso gli altri". Chiedendo al governo di agire: "I politici devono intervenire e rompere questo oligopolio che sta causando prezzi elevati a causa della mancanza di concorrenza tra le aziende alimentari", ha detto. La protesta, hanno fatto sapere i promotori, potrebbe anche essere ripresa e continuare. 

MILANO - UOVA ESPOSTE PER LA VENDITA AL SUPERMERCATO (MILANO - 2017-08-22, Enrico Brandi) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

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