
Taipei intensificherà le sue esercitazioni militari annuali, simulando la difesa dell'isola da un possibile attacco cinese, con scenari basati su una potenziale invasione nel 2027. Le esercitazioni "Han Kuang", previste dal 9 al 18 luglio, mirano a migliorare la prontezza delle forze armate contro attacchi sofisticati e tattiche della "zona grigia"
Taiwan intensificherà la sua preparazione militare in vista di un possibile conflitto con la Cina, mentre Pechino continua a mantenere alta la pressione militare su Taipei. Secondo le previsioni del Pentagono e di diverse agenzie di intelligence occidentali, il 2027 potrebbe essere l’anno in cui la Cina tenterà di invadere Taiwan, essendo anche l'anno del centenario della fondazione dell'Esercito popolare di liberazione, le forze armate del Dragone. Ora, questa possibile data è stata ufficialmente inclusa in un documento del governo taiwanese. A luglio, nell'ambito delle esercitazioni che si tengono ogni anno, i militari di Taiwan simuleranno la difesa dell'isola da un possibile attacco cinese "nel 2027", ha annunciato il ministero della Difesa di Taipei in un rapporto presentato in Parlamento.
Le esercitazioni “Han Kuang”
L'isola, di fatto indipendente, rivendica la sua democrazia, ma Pechino
la considera una "provincia ribelle" e vuole la "riunificazione" senza
escludere il ricorso alla forza. Le esercitazioni “Han Kuang”, che il
ministero della Difesa ha programmato dal 9 al 18 luglio prossimi,
vedranno l’isola impegnata nella simulazione della difesa contro
eventuali attacchi cinesi ritenuti sempre "più sofisticati". Il
ministero della Difesa di Taiwan ha evidenziato la necessità di
migliorare le capacità di ricognizione e la prontezza nella risposta a
imprevisti, preparando le forze armate a fronteggiare le cosiddette
"tattiche della zona grigia”, spesso impiegate dalla Cina, che implicano
un atto di interferenza ostile, ma non sono considerate conflitto
“aperto”.
Pechino e la minaccia di un blocco marittimo
Un ulteriore rischio che Taiwan
dovrà affrontare è la possibilità che la Cina schieri più navi militari
per bloccare rapidamente i porti e le rotte marittime di Taiwan. Le
simulazioni di difesa previste per quest’anno includeranno, dunque,
scenari in cui Taiwan deve rispondere non solo a un attacco diretto, ma
anche a manovre più sottili. Per contrastare questi scenari, le forze
armate e le aziende private saranno chiamate a collaborare sullo
sviluppo di droni e altre attrezzature, nonché nel potenziamento delle
capacità asimmetriche, per contrastare gli attacchi tramite armi agili e
a basso costo.
Ministro Difesa: “Esercito deve essere pronto ad agire rapidamente”
Come
riferito dai media locali, il ministro della Difesa Wellington Koo ha
osservato che l'esercito deve essere pronto ad agire non appena rileva
segnali d'allarme e ha promesso di verificare e migliorare le sue
capacità di risposta rapida.
"Il tempo che ci sarebbe voluto alla
Cina per passare da un'esercitazione al combattimento non è
necessariamente lungo come pensavamo", ha concluso Koo.
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