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Gli Houthi hanno annunciato di aver preso di mira una portaerei americana, in risposta i raid di ieri degli Usa sullo Yemen. Secondo il portavoce militare delle milizie, Yahya Saree, è stata condotta "un'operazione" contro portaerei statunitense Harry S. Truman nel Mar Rosso con "18 missili balistici e da crociera ed un drone". Intanto l'esercito israeliano ha ucciso altri 4 palestinesi in due attacchi aerei a Gaza tra ieri sera e questa mattina, portando a 14 il numero dei morti nelle ultime 24 ore
Houthi convocano manifestazione massa dopo attacchi Usa
Abdulmalik al-Houthi, capo dei ribelli filoiraniani Houthi dello Yemen, ha convocato una manifestazione da un "milione" di persone in risposta agli attacchi Usa di ieri su Sana'a. "Chiedo alla nostra amata gente di uscire domani, nell'anniversario della battaglia di Badr, per una marcia da un milione di persone a Sana'a e nel resto dei governatorati", ha dichiarato al-Houthi in un discorso televisivo, riferendosi a una celebre vittoria militare di
Maometto.
Media: "Ucciso capo sicurezza Houthi in attacco Usa"
Fonti hanno riferito al canale televisivo saudita al Hadath che ci sono segnalazioni della morte del capo della sicurezza degli Houthi, Abd al-Malik Badr ad-Din al Houthi, che sarebbe stato ucciso negli attacchi americani di ieri a Saada, nello Yemen
Quanto costerà ricostruire la Striscia di Gaza? La conta dei danni
Una devastazione senza precedenti. Oggi, più della metà della Striscia di Gaza è completamente rasa al suolo. Secondo gli esperti, non si è mai registrato un simile livello di distruzione in un'area così piccola e densamente popolata. Le stime per la ricostruzione di Gaza, che potrà essere avviata solo dopo il completamento delle tre fasi dell'accordo di tregua tra Israele e Hamas, sono esorbitanti. Ecco le ultime stime su quanto costerà ricostruire Gaza dopo la devastazione causata dal conflitto tra Hamas e Israele e sulla conta dei danni. PER SAPERNE DI PIÙ
Leader Houthi: "Colpiremo i cargo Usa dopo i raid"
Gli Houthi giurano vendetta dopo gli attacchi degli Stati Uniti che ieri hanno colpito lo Yemen e hanno minacciato di colpire le navi cargo americane nel Mar Rosso. "Gli americani saranno ora soggetti all'embargo finché continueranno la loro aggressione", ha affermato il leader Houthi Abdulmalik al-Huthi in un discorso televisivo, aggiungendo che le navi degli alleati di Israele sono già nel mirino dei ribelli
Onu: "Usa e Houthi dello Yemen fermino gli attacchi"
Le Nazioni Unite hanno invitato l'esercito statunitense e i ribelli Houthi dello Yemen a cessare "ogni attività militare" dopo una nuova serie di attacchi mortali e minacce di rappresaglia.
"Prendiamo atto con preoccupazione del lancio di molteplici attacchi contro le aree controllate dagli Houthi nello Yemen da parte degli Stati Uniti durante la notte, che avrebbero causato morti e feriti", ha affermato Stephane Dujarric, portavoce del Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. "Siamo preoccupati anche per le continue minacce degli Houthi di riprendere i loro attacchi contro le navi nel Mar Rosso".
Tregua Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora
L'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi saranno in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. DI CHI SI TRATTA
Netanyahu annuncia licenziamento capo Shin Bet
"A causa della continua mancanza di fiducia, ho deciso di presentare una proposta al governo per porre fine al mandato del capo dello Shin Bet, Ronen Bar", ha annunciato il primo ministro israeliani in un video in cui sottolinea la necessita' di "ristabilire l'organizzazione, raggiungere tutti i nostri obiettivi di guerra e prevenire il prossimo disastro", un riferimento all'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. "Ci deve essere sempre, ma soprattutto durante una guerra esistenziale di tale portata, completa fiducia tra il primo ministro e il capo dello Shin Bet", ha affermato Netanyahu, "purtroppo sta accadendo il contrario. Non ho quella sicurezza". Una "mancanza di sicurezza, aggiunge, che e' "cresciuta nel tempo". Giovedi' scorso il primo ministro ha accusato Bar, nominato nel 2021 e destinato a ricoprire l'incarico fino al 2026, di essere dietro a una "campagna di minacce e fughe di notizie" volta a "impedirgli di prendere le decisioni necessarie per rimettere in carreggiata lo Shin Bet". Le tensioni tra Netanyahu e Bar erano gia' elevate prima della strage del 7 ottobre 2023, in particolare a causa di una proposta di riforma della giustizia che aveva scatenato massicce proteste nel Paese qualche mese prima. I rapporti tra i due si erano quindi deteriorati notevolmente dopo la pubblicazione, il 4 marzo scorso, del rapporto di un'indagine interna che aveva rivelato carenze nella trasmissione di informazioni di intelligence che avrebbero potuto allertare le autorita' sulla portata dell'attacco senza precedenti di Hamas contro Israele. Il rapporto criticava pero' anche il potere esecutivo e, indirettamente, Netanyahu, affermando che "una politica israeliana di calma ha permesso ad Hamas di costruire un impressionante arsenale militare".
Lapid, Netanyahu licenzia capo Shin Bet per il Qatargate
"Netanyahu sta licenziando il capo dello Shin Bet (sicurezza interna) Ronen Bar per un solo motivo: l'indagine Qatargate". Lo ha dichiarato il capo dell'opposizione Yair Lapid commentando l'annuncio secondo cui il primo ministro Benyamin Netanyahu presenterà al governo una proposta per porre fine all'incarico. "Per un anno e mezzo il primo ministro non ha visto alcun motivo per licenziarlo, ma solo quando sono iniziate le indagini sull'infiltrazione del Qatar nell'ufficio di Netanyahu e sui fondi trasferiti ai suoi più stretti collaboratori, all'improvviso è diventato urgente per lui cacciarlo subito", ha affermato.
Media, caccia israeliani hanno attaccato nel sud del Libano
La tv libanese al Mayadeen, vicina a Hezbollah, ha riferito che aerei da combattimento israeliani hanno colpito la zona del villaggio di Ainata, nel sud del Libano.
Netanyahu annuncia licenziamento capo Shin Bet
Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha informato il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, che intende licenziarlo. Lo ha riferito l'ufficio dello stesso premier, come riporta Haaretz.
Houthi, presa di mira una portaerei Usa nel Mar Rosso
Gli Houthi hanno annunciato di aver preso di mira una portaerei americana, in risposta i raid di ieri degli Usa sullo Yemen. Secondo il portavoce militare delle milizie, Yahya Saree, è stata condotta "un'operazione" contro portaerei statunitense Harry S. Truman nel Mar Rosso con "18 missili balistici e da crociera ed un drone". Lo riporta al Jazeera.
"Il nemico americano ha lanciato un'aggressione palese contro il nostro Paese nelle ultime ore con oltre 47 attacchi aerei", si legge nella dichiarazione. In risposta, "le Forze Armate hanno condotto un'operazione militare specifica prendendo di mira la portaerei americana USS Harry S. Truman e le sue navi da guerra nel Mar Rosso settentrionale con 18 missili balistici e da crociera e un drone". "Con l'aiuto di Allah Onnipotente", prosegue la dichiarazione, "le forze armate yemenite continueranno a imporre un blocco navale al nemico israeliano e a vietare alle sue navi di entrare nella zona di operazioni dichiarata finché gli aiuti e i beni di prima necessità non saranno consegnati alla Striscia di Gaza".
Idf, 'colpito un terrorista mentre piazzava ordigni a Gaza'
L'Idf ha detto di aver colpito poco fa un terrorista che operava nei pressi delle forze israeliane nella zona del corridoio Netzarim, nella Striscia di Gaza, mentre tentava di piazzare ordigni esplosivi nel terreno. Lo ha dichiarato il portavoce dell'esercito.
Israele, negoziatori al Cairo per discutere di ostaggi
Un team negoziale israeliano sta attualmente discutendo della questione degli ostaggi con i mediatori egiziani al Cairo, ha annunciato l'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in una nota. "Sotto la direttiva del primo ministro Netanyahu, i rappresentanti del team negoziale si stanno attualmente incontrando in Egitto con alti funzionari egiziani per discutere della questione degli ostaggi", si legge nel comunicato, un giorno dopo aver annunciato che un team avrebbe continuato i negoziati indiretti per un cessate il fuoco con Hamas.
Tel Aviv: "In corso negoziati su ostaggi fra Israele e mediatori egiziani"
Un team negoziale israeliano sta attualmente discutendo la questione degli ostaggi con i mediatori egiziani in Egitto. Lo ha reso noto l'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in una dichiarazione.
A Doha incontro tra rappresentanti Hamas e Russia
Rappresentanti di Hamas hanno incontrato a Doha il viceministro degli Esteri russo, Mikhail Bogdanov. Lo ha annunciato la stessa Hamas. "I rappresentanti di Hamas, guidati da Muhammad Ismail Darwish (capo dell'ala politica di Hamas) hanno ricevuto a Doha il vice ministro degli Esteri della Federazione Russa Mikhail Bogdanov", si legge nella nota di Hamas rilanciata dalla Tass. "Durante l'incontro, Darwish ha osservato che Mosca svolge un ruolo importante nel sostenere i diritti del popolo palestinese e non consente di imporre una nuova realta' ai palestinesi attraverso un blocco o uno sfollamento forzato", ha aggiunto Hamas..
Houthi a Usa: "Risponderemo a escalation con escalation"
Gli Houthi dello Yemen hanno avvertito di essere pronti a "rispondere all'escalation con l'escalation" dopo che gli attacchi degli Stati Uniti hanno preso di mira il gruppo sostenuto dall'Iran e che minaccia di riprendere gli attacchi alle navi nel Mar Rosso. Gli attacchi, che hanno ucciso almeno 31 persone all'inizio di una campagna che un funzionario statunitense ha detto a Reuters potrebbe continuare per settimane, sono la piu' grande operazione militare degli Stati Uniti in Medio Oriente da quando il presidente Donald Trump e' entrato in carica a gennaio. L'ufficio politico degli Houthi ha descritto i raid sulla capitale Sanaa come un "crimine di guerra". "Le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte a rispondere all'escalation con l'escalation", si legge in una nota.
Team negoziale israeliano al Cairo per discutere degli ostaggi
"Su indicazione del primo ministro Benyamin Netanyahu, in questo momento i rappresentanti del team di negoziazione stanno incontrando alti funzionari egiziani al Cairo per discutere della questione degli ostaggi". Lo fa sapere l'ufficio del premier israeliano.
Rubio esclude raid di terra Usa contro Houthi
In una intervista alla Cbs, il segretario di Stato Marco Rubio ha escluso incursioni via terra degli Stati Uniti nello Yemen: "non penso che ce ne sia necessità in questo momento", ha detto, sottolineando che gli Houthi non avrebbero la capacità di attaccare le navi senza il supporto dell'Iran.
Iran, Usa: ogni opzioni su tavolo per evitare arma nucleare
La Casa Bianca ha ribadito che "tutte le opzioni sono sempre sul tavolo per evitare che l'Iran si doti dell'arma nucleare". "Non possiamo avere un mondo con gli ayatollah che hanno il dito sul pulsante rosso e una situazione che porti a una corsa agli armamenti in Medio Oriente", ha dichiarato il consigliere del presidente Donald Trump per la Sicurezza nazionale, Michael Waltz. "Non possiamo immaginare una situazione del genere e non succederà", ha concluso.
Hezbollah condanna attacchi nello Yemen: 'Solidarietà agli Houthi'
Hezbollah ha condannato in una dichiarazione gli attacchi americani contro obiettivi Houthi nello Yemen. "Affermiamo la nostra piena solidarietà nei confronti del coraggioso Yemen e chiediamo a tutti i popoli liberi del mondo e a tutte le forze di resistenza nella nostra regione e nel mondo di unirsi per contrastare il progetto sionista americano contro i popoli della nostra nazione", ha scritto in una nota il Partito di Dio.