Northvolt, l'azienda svedese di batterie dichiara il fallimento

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I problemi produttivi e finanziari erano diventati evidenti già dalla scorsa estate, quando il gruppo aveva abbandonato i progetti per la costruzione di una nuova fabbrica a Borlänge e sospeso gli investimenti all'estero

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Con una decisione che ha colto di sorpresa analisti e dipendenti, il colosso svedese delle batterie Northvolt ha presentato questa mattina istanza di fallimento al tribunale distrettuale di Stoccolma, dopo che il consiglio di amministrazione, riunitosi ieri sera, ha riconosciuto che essendo i debiti il doppio degli attivi, sarebbe risultato impossibile raccogliere in tempi brevi il nuovo capitale necessario per portare avanti le attività. Lo riferisce il quotidiano svedese Dagens Nyheter riportando la nota del gruppo in cui Northvolt riconosce "l'impatto significativo di questa decisione su dipendenti, fornitori e clienti" e spiega di essere “al lavoro a stretto contatto con le autorità competenti, i sindacati e i partner" per una transizione tranquilla.

Il trend negativo

Erano diventati evidenti i problemi produttivi e finanziari già dalla scorsa estate, infatti, il gruppo aveva abbandonato i progetti per la costruzione di una nuova fabbrica a Borlänge e sospeso gli investimenti all'estero. A settembre dell'anno scorso, Northvolt aveva annunciato l'uscita di 1.600 dipendenti e a fine anno si era dimesso l'amministratore delegato Peter Carlsson. A novembre 2024 Northvolt aveva presentato istanza di ristrutturazione negli Stati Uniti, il cosiddetto Chapter 11 ma le perdite non si erano fermate. Secondo i dati pubblicati da del quotidiano Dagens Nyheter, i debiti della società madre Northvolt AB ammonterebbero al doppio delle attività: 58 miliardi di corone svedesi rispetto a 23,5 miliardi, con un patrimonio netto negativo per 34,3 miliardi di corone svedesi.

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