I sondaggi in Germania a poco più di un mese dal voto

Manca poco più di un mese alle elezioni federali in Germania, indette anticipatamente in seguito all’implosione della coalizione di governo guidata dal socialdemocratico Olaf Scholz e composta anche dai Verdi e dai Liberali della FDP. Questa alleanza era nota come Ampelkoalition, in italiano “coalizione semaforo”, per i colori dei tre partiti che la componevano. Le elezioni del 23 febbraio saranno quindi decisive per stabilire la direzione politica del Paese più popoloso dell’Unione Europea. Secondo i sondaggi, in testa c’è la CDU, il principale partito di centrodestra che, insieme alla CSU , si attesta al 31% nella media delle rilevazioni elaborata da Politico Poll of Polls. Il candidato alla cancelleria è il suo leader Friedrich Merz, 69 anni, considerato un “falco” per le sue posizioni più a destra rispetto a quelle centriste di Angela Merkel. Negli anni ’90 e nei primi anni 2000, Merz era visto come una promessa del partito, ma l’ascesa di Merkel lo relegò ai margini della politica tedesca fino a spingerlo a lasciarla nel 2009. Ci tornò però nel 2018, quando Merkel indisse un congresso per trovare il suo successore alla guida del partito: Merz si candidò, ma fu sconfitto da Annegret Kramp-Karrenbauer, al tempo la “delfina” di Merkel. Tuttavia, Kramp-Karrenbauer durò poco come leader della CDU e una serie di sconfitte elettorali portò alle sue dimissioni. Nel gennaio del 2021 si tenne allora un nuovo congresso del partito: Merz si ricandidò ma perse contro Armin Laschet, allora ministro-presidente della Renania Settentrionale-Vestfalia, il Land più popoloso della Germania. La pesante sconfitta della CDU nelle elezioni federali del settembre 2021 spinse anche Laschet a dimettersi, e alla fine, al terzo tentativo, Merz riuscì a ottenere la presidenza del partito nel dicembre del 2021. Se i sondaggi verranno confermati e non ci saranno scossoni nell’ultimo mese di campagna elettorale, è probabile che sarà lui il nuovo cancelliere tedesco. Tuttavia, con ogni probabilità CDU e CSU non avranno la maggioranza assoluta dei seggi per governare in autonomia, aprendo il dilemma di quale partner - o quali partner - potranno affiancare Merz nel nuovo esecutivo. Nonostante le sue posizioni più conservatrici, Merz ha escluso in più occasioni un’alleanza con Alternative für Deutschland , il partito di estrema destra che ha recentemente annunciato la candidatura di Alice Weidel e che ha il suo bacino elettorale più forte nella Germania orientale. Nella media dei sondaggi di Politico Poll of Polls AfD al momento è al 21%, una percentuale quasi doppia rispetto all’11% ottenuto alle elezioni del 2021. L’unico alleato possibile per Merz sembra essere la SPD, il partito di Scholz, che però nella media di Politico è stimato intorno al 16%, cioè a una decina di punti in meno rispetto al risultato delle elezioni del 2021. Se CDU-CSU e SPD raggiungessero insieme la maggioranza dei seggi nel Bundestag, sarebbe quindi probabile una Große Koalition, ovvero la formula già sperimentata in tre dei quattro governi Merkel . A insidiare la SPD nei sondaggi ci sono i Verdi, stimati da Politico al 14%, una percentuale vicina a quella ottenuta nel 2021 . Tuttavia, un’alleanza tra la CDU-CSU e i Verdi appare difficile da realizzare a livello nazionale, per via delle fortissime distanze ideologiche. Più indietro c’è invece BSW, il partito "rossobruno" guidato da Sahra Wagenknecht, che è stimato da Politico al 5%: sebbene nato da una scissione della Linke - partito di sinistra oggi dato al 3% nei sondaggi - BSW condivide con l’estrema destra posizioni contrarie ai flussi migratori e piuttosto filorusse. Fuori dai giochi, infine, i centristi della FDP, dati intorno al 4%, che tuttavia potrebbero rivelarsi decisivi in caso di un risultato particolarmente frammentato.

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