"Sono pronto per un cessate il fuoco prolungato, a condizione che tutti i rapiti vengano rilasciati. E' questione di giorni o ore. Aspettiamo la risposta di Hamas", ha detto il primo ministro israeliano. Il portavoce del ministero degli Affari Esteri qatariano ha affermato che "sono state superate le principali controversie (nei negoziati)". "Siamo sul punto di veder realizzata l'intesa", dice Biden. Tajani: 'Momento storico, vicini alla tregua a Gaza'
Fonti: 'Hamas ha accettato l'accordo di tregua'
Hamas ha accettato la bozza di accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio di decine di ostaggi: lo affermano due funzionari israeliani coinvolti nei colloqui, citati dall'Associated Press e ripresi dai media israeliani.
Israele: 'I negoziati riguardano il rilascio di tutti i rapiti'
"I negoziati a Doha sono in una fase molto avanzata e si registra un progresso in tutti gli aspetti dell'accordo. I negoziati riguardano tutti i rapiti", ha comunicato la direzione governativa per gli ostaggi alle famiglie. La direzione ha aggiunto che "le ultime ore e giornate sono state dedicate ai dettagli della prima fase dell'accordo. I negoziati per i dettagli della fase successiva dovrebbero iniziare all'inizio della terza settimana dall'attuazione dell'accordo (il 16mo giorno), dopo aver verificato che l'accordo venga rispettato e che i rapiti comincino a essere liberati".
Fonte palestinese: l'intesa sulla tregua potrebbe chiudersi
Una fonte palestinese vicina ai colloqui ha detto che si aspetta che l'accordo venga finalizzato oggi "se tutto andrà bene". Lo riferiscono i media israeliani citando Reuters.
I parenti degli ostaggi contro Katz: 'No ad una lista parziale'
I parenti dei rapiti israeliani intervenuti alla discussione nella Commissione per gli affari esteri e la sicurezza hanno fermato i lavori urlando contro il ministro della Difesa Israel Katz chiedendogli di discutere la liberazione dei loro cari, le linee generali dell'accordo e le liste. Hana Cohen, zia di Inbar Hayman, il cui corpo è a Gaza, ha chiesto: "Dov'è la nostra ragazza? Sua madre sta morendo, perché non è nella lista? La rivoglio indietro per la sepoltura in Israele. Non ti lascerò vivere, te lo giuro", ha detto al ministro.
Qatar: 'Superate le principali controversie nei negoziati'
Il portavoce del ministero degli Affari Esteri del Qatar ha affermato che "sono state superate le principali controversie (nei negoziati)". "Non entriamo nei dettagli di ciò che sta accadendo nei negoziati, siamo al punto più vicino a questo accordo da mesi. Abbiamo inoltrato le bozze dell'accordo a entrambe le parti e ora stiamo raggiungendo la conclusione nei dettagli", ha dichiarato.
Siria, Mosca in "costante" contatto con le nuove autorità
La Russia è in "contatto quotidiano" con le nuove autorità della Siria ed è "pronta a fornire assistenza" in questa fase di transizione. Lo ha dichiarato in conferenza stampa il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, come riporta l'agenzia Ria Novosti.
Qatar: l'intesa sulla tregua a Gaza possibile molto presto
Il ministro degli Esteri del Qatar, Paese mediatore, ha confermato che i colloqui per una tregua a Gaza sono "alle fasi finali" e che un'intesa è possibile "molto presto".
Egitto pronto ad aprire valico di Rafah per ricevere gli ostaggi
L'Egitto si sta preparando ad aprire il valico di frontiera di Rafah per accogliere gli ostaggi israeliani e i prigionieri palestinesi se verrà raggiunto un accordo per un cessate il fuoco. Lo hanno detto fonti egiziane al notiziario Al-Araby Al-Jadeed, secondo cui, aiuti umanitari e carburante inizieranno ad entrare nella Striscia di Gaza attraverso il valico di frontiera a partire dal primo giorno del cessate il fuoco, insieme a case mobili, tende e macchine per la bonifica del terreno. Il rilascio degli ostaggi malati e feriti inizierà una settimana dopo l'inizio del cessate il fuoco.
Turchia: “Uccisi 9 terroristi del Pkk/Ypg nel nord della Siria”
Il ministero della Difesa turco ha annunciato l'uccisione nel nord della Siria di "nove terroristi" appartenenti alle forze curde siriane Ypg e al Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), formazioni ritenute terroriste da Ankara. "Siamo determinati e decisi a distruggere il terrorismo alla fonte", si legge nel comunicato del ministero, riferisce la tv di Stato Trt, secondo cui Ypg e Pkk stavano "preparando un attacco nel nord della Siria". Secondo l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, ieri l'aviazione turca ha compiuto una serie di raid aerei nella Siria settentrionale contro postazioni delle forze curdo-siriane nella zona di Ayn Arab/Kobane. Dai primi giorni di dicembre, le le milizie arabe siriane cooptate da Ankara sono coinvolte in scontri con le forze curde, parallelamente attaccate anche da regolari raid aerei della Turchia, che ha chiesto il disarmo dello Ypg, minacciando in caso contrario un'operazione oltre confine.
Onu: 1 bambino su 6 vive in zone conflitto a rischio violenza
Più di un bambino su sei nel mondo vive in zone di conflitto, esposto a gravi violazioni come il reclutamento forzato, gli attacchi alle scuole, la violenza sessuale e la privazione dell'accesso all'assistenza sanitaria e all'istruzione. È quanto ha rilevato il Comitato Onu per i diritti dell'infanzia la cui presidente, Ann Marie Skelton, ha espresso preoccupazione in particolare per i conflitti in Medio Oriente e in Africa, sottolineando la significativa perdita di vite umane, in particolare tra i bambini a Gaza, e la violenza sessuale in Sudan e nella Repubblica Democratica del Congo. Secondo Ann Marie Skelton, negli ultimi mesi il mondo ha assistito a un continuo aumento della violenza contro i bambini che costituiscono una percentuale significativa delle vittime a Gaza.
Media: “Macron a Beirut venerdì prossimo”
L'annunciata visita del presidente della repubblica francese Emmanuel Macron a Beirut venerdì prossimo giunge in un momento di "grande soddisfazione" espressa dalle cancellerie occidentali e arabe del Golfo per l'incarico di formare un nuovo governo libanese conferito dal neoeletto presidente della Repubblica Joseph Aoun a Nawaf Salam, presidente della Corte internazionale di giustizia. Lo riferiscono stamani i media di Beirut, che riferiscono della visita effettuata nelle ultime ore in Libano del generale americano Micheal Kurilla, comandante del Comando centrale Usa. Prima di lui, oltre al ministro degli Esteri Antonio Tajani, si è recato in Libano il segretario generale della Lega Araba, Ahmad Abu al Ghaith, ed è atteso giovedì prossimo il ministro degli esteri saudita Faysal ben Farhan. Sabato sarà il turno della visita del segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres.
Iran: “Avremo rapporti con qualunque governo scelto dai siriani”
"Le decisioni sul futuro della Siria spettano al popolo siriano e la Repubblica islamica dell'Iran perfezionerà le sue relazioni con qualsiasi sistema di governo che nasca dalla volontà collettiva del popolo (siriano) sulla base del rispetto e degli interessi reciproci e in conformità con il diritto internazionale". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, dopo avere nominato Mohammad Reza Raouf Sheibani come suo rappresentante speciale per gli affari siriani, incaricato di negoziare con tutte le parti interessate, tra cui i Paesi amici nella regione. "La Repubblica islamica dell'Iran sottolinea la necessità di mantenere l'integrità territoriale della Siria e di rispettare la volontà del popolo siriano di decidere il proprio destino senza interferenze e presenze straniere", ha aggiunto il capo della Diplomazia di Teheran, citato dall'agenzia Irna. Araghchi ha definito la Siria "un Paese importante per la regione dell'Asia occidentale" e ha sottolineato "l'importanza della tranquillità e della stabilità in questo Paese e del suo effetto sulla pace e sulla sicurezza regionale".
“Round finale dei negoziati sugli ostaggi oggi a Doha”
Il "round finale" di colloqui per la tregua di Gaza e la liberazione degli ostaggi è in programma stamani in Qatar, ha dichiarato una fonte informata. La fonte, chiedendo l'anonimato, ha dichiarato all'Afp, che "si terrà oggi a Doha l'ultimo round di colloqui", che "ha lo scopo di finalizzare i dettagli rimanenti dell'accordo". Ai colloqui sono attesi i capi delle agenzie di intelligence israeliane, gli inviati per il Medio Oriente dell'amministrazione americana entrante e uscente e il primo ministro del Qatar. "I mediatori terranno colloqui separati con Hamas", ha aggiunto la fonte. Ieri, una fonte a conoscenza dei colloqui ha dichiarato che ci sono stati "progressi significativi sui punti ancora irrisolti" dei negoziati in Qatar, che hanno portato alla presentazione di una nuova proposta "concreta" alle parti. La fonte ha aggiunto che c'è stata una risposta iniziale "positiva" da entrambe le parti.
Iran: “I colloqui con l'E3 sono seri e costruttivi”
Il terzo round di colloqui tra l'Iran e l'E3 (Regno Unito, Francia e Germania), tenutosi lunedì a Ginevra, Svizzera, è stato definito "serio, franco e costruttivo" dal vice ministro degli Esteri iraniano per gli Affari Legali, Kazem Gharibabadi. "È emerso un consenso sul fatto che i negoziati debbano essere ripresi e che tutte le parti debbano creare e mantenere un'atmosfera favorevole per raggiungere un accordo. È stato concordato che i colloqui continueranno," ha sottolineato ieri sera sul suo account X, aggiungendo: "Abbiamo discusso ed esplorato idee nelle due aree della revoca delle sanzioni e della questione nucleare, che sono essenziali per raggiungere un accordo”. Secondo Mehr, il vice ministro degli Esteri per gli Affari Politici, Majid Takht-Ravanchi, ha rappresentato l'Iran nell'incontro, tenendo colloqui con i suoi omologhi dell'E3 "sulla revoca delle sanzioni, sulle attività nucleari dell'Iran e sulla preoccupante situazione della regione dell'Asia occidentale".
Malan: “Speriamo che gli accordi a Gaza vadano a buon fine”
"Speriamo che la cosa vada a buon fine. Di certo la presa degli ostaggi, fin dall'inizio, dimostrava quale era la finalità di quell'attacco. E cioè l'ambizione era, come e' stato detto esplicitamente da Hamas, di sterminare, di eliminare completamente la presenza ebraica nell'area. I maggiori nemici della popolazione di Gaza è proprio l'organizzazione di Hamas". Lo afferma il senatore Lucio Malan, capogruppo al Senato di Fratelli d'Italia, ad Agorà su Rai Tre parlando degli accordi sulla tregua a Gaza.
Blinken presenta oggi il piano per il dopoguerra a Gaza
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, presenterà oggi in un discorso al Consiglio Atlantico un piano per ricostruire e governare Gaza dopo la guerra, secondo quanto hanno riferito tre funzionari statunitensi ad Axios. Il piano di Blinken si basa sull'istituzione di un meccanismo di governo che prevede il coinvolgimento della comunità internazionale e dei Paesi arabi, che potrebbero anche inviare truppe a Gaza per stabilizzare la situazione della sicurezza e fornire aiuti umanitari.
Famiglie ostaggi Israele: “Non disturbate fasi finali intesa”
Il Forum dei familiari degli ostaggi ed ex ostaggi israeliani ha lanciato un appello ai media, ai parlamentari della Knesset, ai social e all'opinione pubblica perché "si astengano dal rilasciare dichiarazioni che potrebbero danneggiare i negoziati" a Doha fra Israele e Hamas per il rilascio degli ostaggi nelle fasi finali e più delicate. "Stiamo seguendo con vigilanza, speranza e preoccupazione le varie pubblicazioni sui media sull'intesa per il ritorno dei nostri cari" si legge nella dichiarazione. In essa si aggiunge quindi l'auspicio di un "accordo completo che assicuri il ritorno di tutti i prigionieri, fino all'ultimo, la riabilitazione di chi è ancora vivo e una sepoltura degna nel nostro Paese per chi è morto".
Biden: "Accordo su Gaza sul punto di essere chiuso"
Razzo dallo Yemen verso Tel Aviv, Idf: probabilmente intercettato'
Le sirene di allarme rosso sono state attivate nella notte in diverse aree di Tel Aviv e del centro di Israele a seguito di un lancio missilistico dallo Yemen. L'Idf ha reso noto che il razzo "è stato probabilmente intercettato" e "non sono stati riportati danni o feriti". Si tratta del secondo missile lanciato contro Israele nel giro di poche ore. Il primo risale al tardo pomeriggio di ieri, sparato dagli Houthi e intercettato dall'esercito israeliano.
M.O.: accordo in vista. Trump conferma: "Siamo molto vicini"
"Siamo molto vicini a farcela. Devono farlo. Se non lo fanno, ci saranno un sacco di guai là fuori - un sacco di guai come non hanno mai visto prima. Ce la faranno". Così il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, durante un'intervista con la rete Newsmax, sullo stato delle trattative tra Israele e Hamas per una tregua a Gaza e per il rilascio degli ostaggi durante un'intervista con la rete Newsmax. "Capisco che c'e' stata una stretta di mano - ha aggiunto il presidente che fra pochi giorni si insediera' alla Casa Bianca - e che stanno finendo e forse entro la fine della settimana, ma deve aver luogo".