Ciad, uomini armati attaccano il palazzo presidenziale N'Djamena: "Tentativo sedato"

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La situazione è tornata sotto controllo dopo un "tentativo di destabilizzazione" che "è stato sedato". Lo ha dichiarato in serata il ministro degli Esteri e portavoce del governo ciadiano in seguito a pesanti scontri a fuoco nel centro della capitale. Secondo diverse fonti di sicurezza, un commando armato ha attaccato l'interno del palazzo presidenziale prima di essere fermato dalla guardia presidenziale

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La situazione è "totalmente sotto controllo" a N'Djamena, la capitale dello stato africano del Ciad, dopo un "tentativo di destabilizzazione" che "è stato sedato". Lo ha dichiarato in serata il ministro degli Esteri e portavoce del governo ciadiano, Abderaman Koulamallah, in seguito a pesanti scontri a fuoco nel centro della capitale. Secondo diverse fonti di sicurezza, un commando armato ha attaccato l'interno del palazzo presidenziale prima di essere fermato dalla guardia presidenziale. Il ministro, che ha parlato con una pistola alla cintura e circondato dai soldati del palazzo presidenziale, non ha fornito ulteriori dettagli sugli autori e sulla natura dell'attacco nel suo messaggio destinato a rassicurare la popolazione. 

 

I colpi d’arma da fuoco erano stati sentiti questa sera nel centro della capitale del Ciad, N'Djamena, vicino alla sede della presidenza del Paese e tutte le strade che portano al palazzo nel centro della città erano state chiuse al traffico e i carri armati scesi in strada.

Disordini in città

Gli spari a N'Djamena sono avvenuti poche ore dopo la visita nella città del ministro degli esteri cinese, Wang Li, che ha avuto diversi colloqui con dirigenti ciadiani, tra cui con il capo di stato Mahamat Idriss Déby Itno proprio nel palazzo della presidenza. I disordini in città arrivano a un paio di mesi dall’annuncio fatto a sorpresa dai vertici del Ciad di mettere fine all'accordo militare tra Parigi e N'Djamena, segnando la fine di sessant'anni di cooperazione militare dalla fine della colonizzazione francese. Anni non semplici per il Paese che solo lo scorso maggio ha visto concludersi tre anni di transizione con l'elezione di Mahamat Idriss Déby, portato al potere da una giunta militare dopo la morte del padre Idriss Déby, ucciso dai ribelli nel 2021. Minacciato dalle offensive dei ribelli, Déby senior aveva potuto contare sul sostegno dell'esercito francese per respingerli nel 2008 e di nuovo nel 2019.

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