Francia, si arrende il detenuto che aveva preso in ostaggio 5 persone nel carcere di Arles

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Per diverse ore un 37enne con un'arma da taglio e con un "profilo psichiatrico" ha tenuto sotto minaccia quattro membri del personale sanitario e un agente. L'uomo sta scontando una condanna per stupro a mano armata e ha chiesto di essere trasferito in un altra struttura, prima di arrendersi 

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È finita dopo alcune ore di paura la presa di ostaggi nel carcere di Arles (Bouches-du-Rhône), nel sud della Francia. Un detenuto di 37 anni ha tenuto cinque persone sotto la minaccia di un'arma da taglio prima di arrendersi, come ha confermato il ministro della Giustizia Gerald Darmanin. Gli ostaggi erano quattro membri del personale sanitario e un agente penitenziario. Fonti della polizia e del sistema penitenziario hanno parlato del responsabile come di un detenuto armato di coltello e con un "profilo psichiatrico". La prima ad essere liberata era stata una dottoressa, poi le trattative hanno portato al rilascio di tutti gli ostaggi. Nessuno è rimasto ferito.

Cosa è successo

Le persone tenute in ostaggio da questa mattina, tre infermiere, una guardia carceraria e una psichiatra, sono tutte ''sane e salve'', precisano fonti sindacali citate dalla stampa francese. In un messaggio pubblicato su X, il ministro della Giustizia, Gérald Darmanin, ringrazia ''le squadre dell'amministrazione penitenziaria e i poliziotti del Raid per il loro intervento'' nel penitenziario di Arles. Secondo quanto riferito in conferenza stampa dal prefetto di zona, Pierre-Edouard Colliex, il detenuto ''ha permesso in un primo tempo di liberare il medico, una giovane madre di famiglia'', poi, ''abbiamo potuto liberare gli altri ostaggi, le cose sono dunque finite bene ma erano a rischio a causa degli armamenti e del profilo'' ritenuto ''instabile'' del detenuto. Originario della Guyana, l'uomo che sta scontando ''una lunga pena'' per fatti di stupro si è infine arreso alle teste di cuoio del Raid senza causare feriti. Il negoziato piuttosto "lungo e complesso'', si è concluso ''senza uso della forza'', ha precisato il prefetto. 

La richiesta di trasferimento

Una fonte del servizio carcerario ha riferito che l'uomo che ha compiuto il sequestro è un 37enne, sta scontando una condanna per stupro a mano armata e non ha il "profilo di un terrorista". Il detenuto, che resterà in prigione fino al 2031, avrebbe chiesto di essere trasferito in un altro carcere, ha dichiarato una fonte che ha familiarità con il caso. 

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