"Chi era contro Trump oggi si è arreso", l'intervista al premio Pulitzer Lawrence Wright

“Le persone che erano contro Donald Trump si sono praticamente arrese”, ha detto a Sky TG24 Lawrence Wright, giornalista del New Yorker, scrittore, sceneggiatore, premio Pulitzer per il libro “Le Altissime Torri” . Le scelte elettorali delle minoranze come quella ispanica o degli under 30, ci ha raccontato, hanno provato che “in America ci sono trend radicati che non stiamo leggendo correttamente”. Eppure, sebbene il presidente eletto Trump che si appresta a entrare alla Casa Bianca abbia il controllo di Camera, Senato e della Corte Suprema, secondo Lawrence Wright in qualche modo gli Stati Uniti saranno capaci di far fronte a un suo secondo mandato. Il mio atteggiamento – dice – è quello di chi attende prima di dare un giudizio. Nell’epilogo del suo libro, L’Anno della Peste , lei descrive l’assalto alla democrazia, il 6 gennaio, l’attacco al Campidoglio del 2021. Oggi, nel vedere il ritorno del politico che ha avallato quell’assalto alla Casa Bianca, come si sente, anche alla luce delle nomine fatte da Trump? È un capovolgimento della storia, Trump tenta di riscrivere la Storia e sta cambiando la Storia americana. Siamo una nazione molto divisa in questo momento. Ironicamente le elezioni hanno in realtà consolidato le opinioni e le persone che erano contro Trump si sono praticamente arrese. Il governo è completamente nelle mani di Trump, la Corte suprema, la Camera dei rappresentanti, il Senato sono nelle mani di Trump. In realtà ci sono poche persone che ancora non lo sostengono. Lo ha appena detto: Senato, Camera, Corte suprema sono nelle mani di Trump. Nel 2016, quando Trump fu eletto la prima volta, si disse che la democrazia americana aveva gli anticorpi per reggere a tendenze autocratiche. Oggi, esistono ancora dei check and balance? Sarà sicuramente un test, non sono certo che il Paese sarà capace di sopravvivere, ma il Paese è sopravvissuto a diverse guerre, a guerre Mondiali. Il mio atteggiamento, in questo momento, è quello di aspettare e di attendere. Trump sta spaventando molti americani solamente attraverso le sue nomine, ma vedremo come tutto questo si trasformerà nella sua Amministrazione. La sua prima Amministrazione non è stata così dannosa come si pensava. Prego solamente che potremo superare questa fase il prima possibile. C’è stata una valanga di manifestazioni di solidarietà online nei confronti di Luigi Mangione, e non solo. Mangione ha ricevuto decine di lettere ed e-mail in carcere. Sapendo come è considerato negli Stati Uniti il sistema sanitario, è possibile dire che l’omicidio di Brian Thompson e le manifestazioni di solidarietà sono sconvolgenti ma non del tutto sorprendenti? Quello che Luigi Mangione simboleggia è assolutamente un profilo diverso da un assassino: proviene da una famiglia benestante, è ben istruito e questo cattura l’attenzione americana. Aggiunto al fatto che l’assistenza sanitaria è uno dei maggiori problemi dell’America, è al centro delle tensioni tra capitalismo e democrazia e non riusciamo a risolvere questo problema. Quindi, assolutamente Luigi Mangione interviene in questo dibattito con una pistola, ma la gente non si rivolge a lui con rabbia: lui rappresenta in realtà una crescente rabbia da parte dell’America proprio verso il sistema sanitario americano. Per diversi anni si è detto che nel Paese ci fosse una nuova maggioranza democratica emergente, che avrebbe spostato a sinistra il Paese: le minoranze, nello specifico, e i giovani. Si era ipotizzato, per esempio, che il Texas, il suo Stato, di cui lei ha scritto nel suo “Dio salvi il Texas” , avrebbe potuto cambiare, assieme alla demografia, la tendenza politica, da repubblicano a democratico. In realtà, in Texas gli ispanici hanno votato Trump. E i numeri ci raccontano che anche gli under 30, soprattutto uomini, hanno votato per lui. Perché è successo? Ci sono diversi trend radicati in America che forse non stiamo leggendo correttamente: uno è che si è ossessionati dalla razza, è uno dei punti più divisivi nel Paese. Ci sono poche persone molto ricche, e questo ha conseguenze anche a livello politico; un’altra cosa sono gli uomini soprattutto quelli giovani che sono un po’ demoralizzati, perché magari si vedono destabilizzati dalla crescita delle donne nel Paese o da persone di colore che raggiungo determinati posti di lavoro.

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