Il 63enne ex procuratore rischia - come anche gli alleati coinvolti nel suo colpo di Stato - l'ergastolo e teoricamente anche la pena di morte se verrà riconosciuto colpevole di "ribellione"
La Corte costituzionale della Corea del Sud ha dato il via al processo per impeachment del presidente Yoon Suk Yeol, sospeso dall'incarico dopo il fallito tentativo di imporre la legge marziale. “La prima riunione deliberativa sulla mozione di impeachment è iniziata alle ore 10.00”, ha riferito all'Afp un portavoce della Corte costituzionale.
Cosa rischia Yoon
Il 63enne ex procuratore rischia - come anche gli alleati coinvolti nel suo colpo di Stato - l'ergastolo e teoricamente anche la pena di morte se verrà riconosciuto colpevole di "ribellione". Gli è vietato lasciare il territorio. La Procura della Repubblica, che conduce una delle due indagini, gli ha inviato oggi una nuova convocazione dopo che il giorno prima si era "rifiutato" di comparire. Anche la squadra di investigatori della polizia, dell'agenzia anticorruzione e del Ministero della Difesa che guida la seconda hanno chiesto di poter interrogare Yoon, ma la loro richiesta è stata respinta dall'ufficio della persona, ha riferito l'agenzia di stampa Yonhap.
Vedi anche
Corea del Sud, Biden: l'alleanza Seul-Washington è pilastro della pace
Fissata udienza preliminare per il 27 dicembre
La Corte Costituzionale dovrà ora giudicare la validità della mozione di licenziamento entro sei mesi. Se la corte la confermerà, Yoon sarà deposto ed entro due mesi si dovranno tenere le elezioni presidenziali. Durante questo periodo, che durerà fino a otto mesi, il primo ministro Han Duck-soo fungerà da ministro ad interim. La corte ha fissato un'udienza preliminare per il 27 dicembre, alla quale Yoon non sarà tenuto a presenziare, ha detto ai giornalisti Lee Jean, un portavoce.