
"Il risultato era scontato - dice in un'intervista al Corriere della Sera - ma nessuno riconoscerà l'elezione di Kavelashvili, nessun rappresentante della Ue e dei Paesi democratici parteciperà all'insediamento del 29 dicembre. Di conseguenza nel 2025 avremo un governo non riconosciuto, un presidente non riconosciuto e un Parlamento non riconosciuto".
"Questa elezione è illegale, pura spazzatura. Kavelashvili non può sostituire l'attuale presidente Zurabishvili, eletta democraticamente con un voto popolare". Così al Corriere della Sera Giorgi Gakharia, leader del partito d'opposizione 'Per la Georgia' e premier dal 2019 al 2021. "Il risultato era scontato - dice ancora - ma nessuno riconoscerà l'elezione di Kavelashvili, nessun rappresentante della Ue e dei Paesi democratici parteciperà all'insediamento del 29 dicembre. Di conseguenza nel 2025 avremo un governo non riconosciuto, un presidente non riconosciuto e un Parlamento non riconosciuto". "Gennaio, febbraio e marzo saranno i mesi cruciali per la ricerca di una soluzione politica perché ad ottobre ci saranno le elezioni comunali e un governo illegale non potrà indirle - prosegue Gakharia - Se questo non succedesse, temo che i Paesi europei, uno dopo l'altro, potrebbero cedere e dare legittimità all'illegalità". "La Russia vuole il caos - afferma poi - vuole cacciare via dal Caucaso meridionale gli americani e gli europei per creare una zona grigia che possa servire i suoi interessi economici illegali, quali il commercio con l'Iran e la Cina evitando le sanzioni". La stragrande maggioranza della popolazione georgiana, si dice l'80%, vuole entrare in Europa: "Lo sanno, infatti il premier Irakli Kobakhidze, anche quando accusa l'Europa e gli Stati Uniti di volersi intromettere nella politica interna del Paese, continua a promettere alla gente, per tenerla buona, che porterà la Georgia nell'Unione Europea ma dopo il 2028. Ovviamente è una menzogna", conclude Gakharia.