Londra, storico sciopero dei giornalisti del Guardian. È la prima volta in 50 anni

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La protesta sindacale arriva contro l'acquisizione dell'Observer, il domenicale del Guardian Media Group, da parte di Tortoise Media. Per il sindacato dei giornalisti britannici, l'acquisizione costituirebbe un "tradimento" dell'impegno dello Scott Trust (che assicura l'indipendenza editoriale e finanziaria del gruppo) nei confronti della testata

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Due giornate di sciopero per i giornalisti del Guardian Media Group (Gmg). Mercoledì 4 e giovedì 5 dicembre i dipendenti del gruppo editoriale, fondato nel 1907 e che riunisce il quotidiano progressista Guardian e il domenicale Observer, hanno deciso di protestare per la prima volta in più di 50 anni. Lo storico sciopero è stato organizzato contro la proposta di vendita dell'Observer alla Tortoise Media, una pubblicazione digitale creata 5 anni fa da un ex giornalista di primo piano della Bbc, James Harding, e da un ex ambasciatore statunitense nel Regno Unito, Matthew Barzun.

Storica protesta sindacale

Dopo la decisione di mettere in vendita il domenicale, annunciata a  settembre da Gmg, il mese scorso i membri della National Union of Journalists, il sindacato dei giornalisti britannici, hanno approvato una mozione in cui si afferma che la cessione dell'Observer costituirebbe un "tradimento" dell'impegno dello Scott Trust (che assicura l'indipendenza editoriale e finanziaria del gruppo) nei confronti della testata. Se l'acquisizione andrà avanti, allo staff dell'Observer è stata data la garanzia di poter scegliere di licenziarsi volontariamente a condizioni migliorate. In caso di trasferimento a Tortoise, invece, i termini e le condizioni contrattuali esistenti saranno rispettati. Harding ha affermato che la vendita offre la possibilità di accrescere l'eredità della testata, che si fregia del titolo di "più antico giornale domenicale del mondo".

L’offerta di acquisizione

Il numero uno di Tortoise Media, James Harding, ha fatto un’offerta per l’acquisizione dell’Observer prevedendo un investimento da 25 milioni di sterline (30 milioni di euro) nei prossimi cinque anni nel "rinnovamento editoriale e commerciale della testata". Rinnovamento che però passa dall'accesso a pagamento tramite paywall ai contenuti online dell'Observer, ora consultabili gratuitamente insieme a quelli del Guardian. Il personale in sciopero, quindi, chiede ai vertici editoriali per lo meno di considerare anche altre offerte ma Gmg sembra deciso ad andare avanti con la vendita.

 

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