Corea del Sud: presidente dichiara legge marziale d'emergenza, ma il Parlamento la bocca

Mondo
©Ansa

Yoon Suk-yeol ha detto in un discorso televisivo che la misura è necessaria per proteggere il Paese dalle "forze comuniste". Ma maggioranza e opposizione non ci stanno e approvano all'unanimità lo stop in Parlamento.  Scontri fuori dall'edificio, polizia ed esercito provano a impedire l'ingresso. Poi i militari si ritirano

ascolta articolo

Ore di caos in Corea del Sud, dove il presidente ha dichiarato la legge marziale d'emergenza, affermando che la misura è necessaria per proteggere il Paese dalle "forze comuniste", ma il Parlamento ha approvato all'unanimità lo stop, con l'Assemblea nazionale che, in sessione plenaria, ha votato una risoluzione che ne chiede l'abolizione."Per salvaguardare una Corea del Sud liberale dalle minacce poste dalle forze comuniste della Corea del Nord e per eliminare gli elementi anti-Stato, dichiaro con la presente la legge marziale di emergenza", ha detto Yoon Suk-yeol in un discorso trasmesso in diretta televisiva alla nazione. Dopo la proclamazione elicotteri sono atterrati sul tetto del Parlamento sudcoreano. Centinaia di persone si sono radunate vicino all'edificio per protestare contro l'imposizione della legge marziale.

Maggioranza e opposizione insorgono contro la decisione

Maggioranza e opposizione si sono unite nel condannare la legge marziale dichiarata dal presidente Yoon Suk-yeol. Han Dong-hoon, il capo del People Power Party al potere a Seul, ha definito "sbagliata" la mossa e ha assicurato che "la bloccherà" con il sostegno della gente, in base a una nota diffusa a stretto giro dal messaggio tv di Yoon. Dello stesso tenore la risposta del Partito democratico, forza principale d'opposizione, che ha parlato di azione "incostituzionale", chiamando la convocazione d'urgenza dell'Assemblea nazionale, il Parlamento di Seul.

Leggi anche

Corea del Nord, Kim Jong Un ordina la produzione di droni kamikaze

Militari vietano ogni attività politica, media sotto controllo

Il generale Park An-soo, che è stato nominato comandante per la legge marziale, ha vietato "tutte le attività politiche" comprese quelle dei partiti  e le manifestazioni di cittadini. Inoltre, riporta il sito del New York Times, ha reso noto che  "tutti i media e le pubblicazioni di informazione sono sotto il controllo del comandante per la legge marziale". Il decreto che stabilisce la legge marziale, entrato in vigore alle 23 ora locale, vieta anche azioni sindacali e la diffusione di "fake news", affermando che chi violerà queste misure potrà essere arrestato senza un mandato giudiziario.  

Scontri al parlamento, polizia blocca l'ingresso

Scene caotiche e scontri si sono registrati di fronte al Parlamento dopo che la polizia ha in un primo momento impedito ai parlamentari di entrare nell'edificio dell'Assemblea nazionale. Quando la polizia ha provato a chiudere il cancello principale, alcuni cittadini hanno provato a entrare tra grida e momenti di tensione, con gli agenti che hanno utilizzato scudi per bloccare le persone. Esercito e polizia hanno poi lasciato l'edificio.

"Grave preoccupazione" da parte degli Usa

Gli Stati Uniti hanno espresso "grave preoccupazione" per la situazione e vogliono una soluzione che segua "lo stato di diritto", ha detto il vicesegretario di Stato Kurt Campbell. "Stiamo osservando i recenti sviluppi nella Corea del Sud congrave preoccupazione", ha detto Campbell. "Abbiamo ogni speranza e aspettativa che qualsiasi disputa politica venga risolta pacificamente e in conformità con lo stato di diritto", ha aggiunto.

Mondo: I più letti