Il portavoce dell'Idf ha annunciato di aver attaccato più volte in Libano dopo la violazione dell'accordo di cessate il fuoco da parte di Hezbollah. Cinque persone, tra cui 3 operatori umanitari della World Central Kitchen, sono stati uccisi a Khan Younis. Sono almeno 327 i morti in Siria da mercoledì scorso nell'offensiva lanciata da gruppi armati guidati da Hayat Tahrir al-Sham nelle regioni di Aleppo e Idlib, lo riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani
Ong: "Le forze di Damasco si ritirano da Maarrat Numan"
Di fronte all'offensiva dei jihadisti filo-turchi le forze governative siriane si sono ritirate da Maarrat Numan, a sud di Idlib, località chiave per il controllo del nord-ovest della Siria. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria.
Libano, tre feriti in raid Israele a sud, tra cui un bimbo
Il ministero della Salute libanese ha denunciato un attacco israeliano a un veicolo nel Libano meridionale nel quale sono rimaste ferite tre persone, tra cui un bambino, durante un cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. "Un attacco nemico israeliano a un'auto a Majdal Zoun ha ferito tre persone, tra cui un bambino di sette anni", ha affermato il ministero in una dichiarazione.
Wafa: "Arrestati 16 palestinesi in Cisgiordania"
Le forze israeliane hanno arrestato almeno 16 palestinesi in Cisgiordania tra ieri e oggi, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa palestinese Wafa. La Commissione per gli affari dei prigionieri e la Societa' dei prigionieri palestinesi hanno affermato che gli arresti sono avvenuti nei governatorati di Qalqilya, Nablus, Hebron, Tulkarem e Gerusalemme. Dall'inizio della guerra ad Hamas a Gaza, le truppe israeliane hanno arrestato in Cisgiordania e Gerusalemme Est oltre 11.900 palestinesi.
Esercito siriano: "Combattenti anti-regime in ampie zone Aleppo"
L'esercito siriano ha confermato che i combattenti anti-regime sono penetrati in "ampie zone" della città settentrionale di Aleppo, riferendo che decine di soldati sono stati uccisi in violenti scontri. Le "organizzazioni terroristiche armate" hanno lanciato "un vasto attacco da diversi assi sui fronti di Aleppo e Idleb" (nord-ovest), si legge in un comunicato in cui l'esercito riferisce di intensi combattimenti su "più di 100 chilometri". "Decine di uomini delle nostre forze armate sono stati uccisi e altri feriti", proseguito la nota, affermando che i combattenti anti-regime sono riusciti a "penetrare in ampie zone della città di Aleppo".
Media: "Jiihadisti presenti nel 60% dell'area di Aleppo"
Il canale tv libanese Al-Mayadeen, affiliato a Hezbollah, ha riferito che "gruppi terroristici armati si sono diffusi in circa il 60% dell'area di Aleppo" e "stanno imponendo un coprifuoco ai residenti nelle aree in cui sono schierati". Nelle immagini distribuite online, si vedono i ribelli sventolare le bandiere dell'opposizione dopo aver rimosso quelle siriane, oltre alle bandiere iraniane.
Media: "23 morti in attacchi Israele a Gaza dall'alba"
Almeno 23 palestinesi sono rimasti uccisi in attacchi israeliani nella Striscia di Gaza dall'alba, compresi 17 a Gaza City, uno a Jabaliya e 5 a Khan Younis, tra cui tre operatori locali dell'organizzazione umanitaria World Central Kitchen. E' quanto riferisce al Jazeera, aggiungendo che diversi altri palestinesi sono rimasti feriti in un raid israeliano su una casa nel quartiere di Shujayea, nella parte orientale di Gaza City.
Media: "Attacchi di artiglieria nel sud del Libano"
Secondo il quotidiano libanese al-Akhbar, vicino a Hezbollah, ci sono stati attacchi di artiglieria nella zona della città di Al-Khyam, nel sud del Libano, nonostante la tregua in corso.
Esercito Damasco: "Ribelli in gran parte di Aleppo"
L'esercito siriano ha confermato che i ribelli sono entrati in "gran parte" della città settentrionale di Aleppo, denunciando decine di soldati uccisi e feriti in scontri su larga scala. "Organizzazioni terroristiche armate" hanno lanciato "un ampio attacco da più assi sui fronti di Aleppo e Idlib", si legge in un comunicato delle forze armate, che segnala feroci battaglie "su una striscia di oltre 100 chilometri". "Decine di uomini delle nostre forze armate sono stati uccisi e altri feriti", aggiunge, perché "le organizzazioni terroristiche sono riuscite nelle ultime ore a entrare in gran parte dei quartieri della città di Aleppo".
Riunione Ntanyahu-intelligence questa sera su crisi in Siria
I funzionari dell'intelligence israeliana informeranno questa sera il primo ministro Benyamin Netanyahu sugli sviluppi in Siria, concentrandosi sugli sforzi dei ribelli per catturare Aleppo, sulle ramificazioni regionali e sul potenziale effetto domino che questi eventi potrebbero innescare in tutto il Medio Oriente. Lo riportano i media israeliani. Uno scenario in esame riguarda lo spostamento di forze e armamenti da parte di Hezbollah dal Libano alla Siria per rafforzare il regime di Assad. Iran e Russia stanno già fornendo supporto all'esercito siriano e c'è anche la possibilità che gli Houthi possano unirsi per aiutare Assad. Un'altra preoccupazione è il potenziale trasferimento di armi da parte dell'Iran in Siria per supportare lo sforzo bellico. Queste armi potrebbero poi raggiungere il Libano, dove Hezbollah potrebbe usarle per ricostruire le sue capacità militari, secondo le valutazioni israeliane. L'apparato di difesa israeliano sta monitorando attentamente le diverse fazioni ribelli in Siria. Alcuni gruppi, come Jabhat al-Nusra, fanno parte del movimento jihadista globale, mentre altri sono sostenuti dalla Turchia o dall'Ucraina o sono composti da civili siriani, riferisce il Jerusalem Post.
Siria, Fidan: "Estranei a scontri, prese precauzioni al confine"
Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha dichiarato che Ankara è estranea agli scontri che stanno infiammando la città siriana di Aleppo ed è pronta a evitare flussi di profughi verso il proprio confine. "Non prendiamo parte in questi scontri, purtroppo siamo dinanzi ad azioni che possono causare un flusso di profughi. Abbiamo preso le necessarie misure di prevenzione al confine", ha affermato il capo della diplomazia turca.
Iran: "Via Israele dalla Commissione Onu su status donne"
Il segretario dell'Alto consiglio per i diritti umani iraniano, Kazem Gharibabadi, ha chiesto l'espulsione di Israele dalla Commissione delle Nazioni Unite sullo status delle donne per "l'uccisione di civili, soprattutto donne e bambini, a Gaza". Lo riporta l'Irna. La richiesta è stata fatta in quattro lettere inviate al Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, e ai capi del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite e della Commissione sulla condizione delle donne, nonché al Commissario per i diritti umani. "La presenza del regime sionista criminale nella Commissione mette fine alla credibilità delle istituzioni internazionali e alle speranze per la loro efficacia durante le crisi e le minacce umanitarie", ha affermato Gharibabadi.
Al Jazeera: "3 operatori World Central Kitchen uccisi a Gaza"
Cinque persone, tra cui tre operatori umanitari della World central kitchen, sono stati uccisi a Khan Younis, nel sud di Gaza, secondo quanto riferisce Al Jazeera. Secondo l'emittente del Qatar, almeno 23 persone sono state uccise dall'esercito israeliano nella Striscia di Gaza dall'alba, di cui 17 a Gaza City, una a Jabalia e cinque nel sud.
Idf: "Colpite infrastrutture Hezbollah per contrabbando armi"
I jet dell'aeronautica militare israeliana hanno colpito infrastrutture militari nei pressi del confine tra Siria e Libano, che sarebbero utilizzate da Hezbollah per contrabbandare armi. Lo ha affermato l'esercito israeliano, secondo cui l'attacco si è svolto dopo notizie di intelligence di trasferimenti di armi a Hezbollah, in violazione dell'accordo di cessate il fuoco firmato di recente.
L'IDF ha accusato Hezbollah di sfruttare le infrastrutture civili per facilitare i trasferimenti di armi per attività terroristiche volte a danneggiare i civili israeliani, con il supporto del regime siriano. "L'Idf è impegnato a neutralizzare le minacce a Israele e a far rispettare gli accordi di cessate il fuoco", si legge in una dichiarazione dell'esercito.
Delegazione Hamas oggi al Cairo per i colloqui sulla tregua
Una delegazione di Hamas arriverà oggi al Cairo per i colloqui con i funzionari egiziani, ha riferito un alto funzionario del gruppo islamista che governa Gaza, Basem Naim. La visita avviene pochi giorni dopo che gli Stati Uniti hanno dichiarato che avrebbero avviato nuovi sforzi con Qatar, Egitto e Turchia per riprendere i colloqui per il cessate il fuoco a Gaza.
Wafa: "Almeno 10 civili uccisi da raid israeliani a Gaza"
Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, almeno 10 civili sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti questa notte in un attacco aereo israeliano nel quartiere Sheikh Radwan, nel nord-ovest di Gaza.
Idf: "Deposito armi Hezbollah in una moschea nel sud del Libano"
L'Idf ha reso noto di aver trovato un magazzino di armi di Hezbollah, nascosto all'interno di una moschea, durante i controlli nel Libano meridionale nei giorni scorsi. L'esercito ha diffuso le immagini delle numerose armi trovate.
Raid Idf in Siria, Hezbollah trasferisce armi dopo tregua
L'esercito israeliano (Idf) ha annunciato di aver attaccato le infrastrutture militari in Siria, vicino ai valichi di frontiera con il Libano. "Aerei da combattimento dell'aeronautica militare hanno attaccato questa mattina... le infrastrutture militari vicino ai valichi di frontiera tra Siria e Libano, che sono state utilizzate attivamente da Hezbollah per trasferire armi dalla Siria al Libano", si legge in un comunicato dell'Idf. "L'attacco è stato effettuato in seguito all'identificazione del trasferimento di armi, anche dopo l'accordo di cessate il fuoco", aggiunge la nota.
Siria, Ankara: "La priorità è riportare la calma" nel Paese
La calma in Siria è una priorità per la Turchia. Un concetto ribadito questa mattina dal portavoce del ministero degli Esteri, Oncu Keceli, che ha lanciato un appello alla "fine immediata" degli scontri tra i militari del regime di Damasco sostenuti da Russia e Iran e i ribelli guidati da Hayat Tahrir al Sham. Questi ultimi hanno raggiunto il centro di Aleppo, importante centro della Siria che si trova ad appena 60 km dal confine turco. "Questi attacchi devono finire immediatamente. Stiamo assistendo a una escalation regionale che nessuno vuole. Seguiamo con attenzione gli sviluppi della situazione e gli attacchi nei confronti dei civili. I gruppi terroristici a Tal Rifat e Manbij (curdi Ypg, ndr) potrebbero trarre vantaggio da questa situazione e attaccare le nostre truppe", ha detto Keceli, che ha sottolineato l'importanza dell'integrità territoriale della Siria. La Turchia ha un contingente militare schierato sia nella regione di Idlib che nelle province di Afrin e Kobane, tutte nel nord della Siria. Principale preoccupazione della Turchia è evitare flussi di profughi verso il proprio confine e contrastare i separatisti curdi siriani di Ypg, attivi nel nord est della Siria.
Centcom, generale Jeffers supervisiona la tregua in Libano
Il comando centrale dell'esercito statunitense ha annunciato che il generale Jasper Jeffers, dello Special Operations Command Central, è arrivato a Beirut per supervisionare l'attuazione e il meccanismo di monitoraggio del cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. Jeffers lavorerà con il co-presidente, l'inviato Amos Hochstein, che ricoprirà il ruolo fino alla nomina di un funzionario civile permanente negli Stati Uniti. L'annuncio sottolinea che il meccanismo di controllo sarà guidato dagli Stati Uniti e includerà gli eserciti libanese e israeliano, le forze di peacekeeping delle Nazioni Unite e la Francia.
Idf: "Trovato nascondiglio armi Hezbollah in una moschea nel sud del Libano"
Le forze armate hanno riferito di aver trovato un nascondiglio di armi di Hezbollah all'interno di una moschea nel Libano meridionale. Le truppe hanno anche disperso sospetti che si sono avvicinati a una zona proibita. L'Idf ha ribadito in una dichiarazione la sua fermezza contro "qualsiasi violazione dell'accordo di cessate il fuoco" in vigore dallo scorso mercoledì. Il portavoce in lingua araba dell'Idf, Avichay Adraee, su X ha riportato nuovamente un avviso ai residenti dei 62 villaggi libanesi di confine evacuati nei mesi scorsi durante i combattimenti contro Hezbollah, esortandoli a non tornare "fino a nuovo avviso". In base all'intesa per la tregua, le truppe israeliane hanno 60 giorni per ritirarsi da questi villaggi.