Guerra Israele Medioriente, missile intercettato su Tel Aviv causa incendio: feriti

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I frammenti di un missile a lungo raggio proveniente dal Libano, intercettato e distrutto in volo, sono caduti in una zona di Tel Aviv ferendo quattro persone e scatenando un incendio. Un attacco aereo israeliano avrebbe colpito una zona nei pressi della sede delle Nazioni Unite e del Parlamento a Beirut. La risposta di Hezbollah alla bozza di accordo di cessate il fuoco con Israele, presentata dagli Stati Uniti, è stata "sì, ma" e i negoziati continuano per chiudere i punti rimasti in sospeso

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Netanyahu: metà di ostaggi in vita, altri 50 sono morti

Secondo indiscrezioni ottenute da Walla, il premier israeliano Benyamin Netanyahu nel corso di un colloquio confidenziale ha stimato davanti ai membri della Commissione per gli affari esteri e la sicurezza della Knesset che la metà degli ostaggi  a Gaza è ancora in vita, gli altri 50 sarebbero morti.

G20, Ue: escalation Mosca aumenta tensione in Medio Oriente

"Purtroppo, la Russia, membro di questo stesso G20, sta intensificando la guerra in Ucraina con l'aiuto di droni e missili iraniani e di soldati nordcoreani. Chi crede che i droni e i missili iraniani o i soldati nordcoreani porteranno mai la pace in Europa? Non solo ritarderà una pace giusta e duratura in Ucraina, ma aumenterà le tensioni in Asia orientale e in Medio Oriente". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen nel suo intervento alla prima sessione dei lavori del G20 a Rio de Janeiro. 

Libano: nuovo attacco israeliano in centro di Beirut

Un  funzionario della sicurezza libanese ha dichiarato che un attacco  israeliano ha colpito un quartiere centrale della capitale Beirut, il  terzo attacco di questo tipo nelle ultime 24 ore. "Un attacco aereo israeliano ha colpito vicino alla Al-Zahraa  Husseiniya a Zuqaq al-Blat", ha detto all'AFP chiedendo l'anonimato,  riferendosi a un luogo di culto sciita nel quartiere densamente  popolato.

Pimpa in arabo sui banchi di scuola del Kurdistan iracheno

Le strisce dell'iconica cagnolina Pimpa, nata dalla fantasia del noto fumettista italiano Altan e ora tradotta anche in arabo, per raccontare le bellezze storiche e architettoniche dell'Italia ai giovani studenti del Kurdistan iracheno: è questo il senso dell'iniziativa realizzata, per il secondo anno consecutivo, dal consolato d'Italia di Erbil. Dopo aver consegnato a dicembre scorso copie del volume della Pimpa tradotto in arabo a una scuola di Erbil, quest'anno il console Michele Camerota si è recato a Suleimaniya, l'altra principale città del Kurdistan iracheno. Alla locale scuola Al-Jawahiri, dove si insegna l'arabo, il console italiano ha consegnato cento copie del volume illustrato "Pimpa viaggia in Italia" tradotto in arabo. L'iniziativa, promossa dalla Direzione Generale del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, realizzata in collaborazione con la casa editrice Franco Cosimo Panini, "mira a divulgare e far conoscere ad un pubblico giovane, le bellezze storiche, architettoniche, gastronomiche e paesaggistiche dell'Italia, raccontando appunto il viaggio di Pimpa nella nostra penisola e nei suoi territori". Come si legge nel comunicato del consolato, "il Console Camerota, nel ricordare che un'analoga iniziativa ha avuto luogo ad Erbil presso la scuola Mar Qaradakh lo scorso anno, ha ringraziato la direttrice della Scuola Pakiza Al Zangana e il Governatore di Sulaymaniyah Havel Abubakir, presente all'evento, per la calorosa ospitalità ricevuta e per aver con entusiasmo accolto l'iniziativa, a conferma delle eccellenti relazioni di amicizia che legano il Kurdistan iracheno all'Italia".

Netanyahu: 'In attacco a Iran colpita componente programma nucleare'

"C'è una componente specifica nel loro programma nucleare che è stata colpita in questo attacco". E' quanto ha detto, secondo il Jerusalem Post, il premier israeliano Benjamin Netanyahu davanti alla Knesset in riferimento alla 'risposta' israeliana di fine ottobre all'attacco iraniano del primo del giorno del mese scorso contro Israele. 

Netanyahu si assume responsabilità dell'uccisione di Nasrallah

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu parlando davanti alla Knesset si è preso la responsabilità della decisione di uccidere il leader di Hezbollah Hasan Nasrallah, nonostante ci fossero opposizioni.

Biden ai leader G20: aumentare pressione su Hamas

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha  invitato lunedì i leader del G20 ad aumentare la pressione su Hamas per  un cessate il fuoco con Israele, mentre ha promesso di "continuare a  spingere" per un accordo nelle ultime settimane prima del ritorno di  Donald Trump alla Casa Bianca. "Chiedo a tutti i presenti di aumentare  la pressione su Hamas, che al momento rifiuta l'accordo", ha dichiarato  Biden nel suo discorso di apertura del vertice del G20 a Rio de Janeiro. Il presidente americano uscente ha anche rinnovato l'invito a  Israele a limitare le vittime civili nella sua guerra a Gaza, lanciata  in seguito agli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023 contro Israele.  "Israele ha il diritto di difendersi dopo il peggior massacro di ebrei  dai tempi dell'Olocausto. Ma il modo in cui si difende... conta molto",  ha dichiarato Biden, che partecipa alla sua ultima riunione del G20. "Continueremo a spingere per accelerare un accordo di cessate il  fuoco che garantisca la sicurezza di Israele, riporti a casa gli ostaggi  e ponga fine alle sofferenze del popolo e dei bambini palestinesi". Per  più di un anno Biden ha sostenuto con fermezza Israele consigliando la  moderazione, ma resta da vedere quale sarà la politica degli Stati Uniti  dopo l'insediamento di Trump il 20 gennaio. Trump ha scelto persone fortemente pro-Israele per il suo gabinetto e  non si è mai impegnato per uno Stato palestinese indipendente, ma la  sua smania di fare accordi storici lo rende imprevedibile. Venerdì Hamas ha invitato Trump a "fare pressione" su Israele e ha  dichiarato che il gruppo è "pronto per un cessate il fuoco".

Axios: 'Slitta missione inviato Usa per Beirut'**

Slitta l'annunciata visita in Libano dell'inviato Usa Amos Hochstein. A riferirlo via X è Barak Ravid, giornalista di Axios, che cita funzionari Usa dopo le notizie dei media libanesi secondo cui Hochstein era atteso domani a Beirut. Secondo Ravid, Hochstein ha informato il capo del Parlamento di Beirut, lo sciita Nabih Berri, del rinvio della partenza per Beirut fin quando non avrà maggiori chiarimenti sulla posizione libanese riguardo un accordo per un cessate il fuoco con Israele. 

Media: 'Netanyahu, Hamas vuole fine della guerra per tornare al potere'

Parlando alla Commissione affari Esteri e Difesa della Knesset il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha affermato che "l'unica cosa che Hamas vuole è un accordo che ponga fine alla guerra e che l'df lasci la Striscia per poter tornare al potere. Non sono pronto a permetterlo in nessuna circostanza". Lo riferiscono i media locali. Secondo il report, Hamas "ritiene di poter resistere fino a un accordo migliore". Netanyahu intanto ha dichiarato di aver dato istruzioni affinché entro giovedì abbia sulla sua scrivania un piano per sostituire Hamas nella distribuzione degli aiuti umanitari: "Abbiamo colpito militarmente Hamas, ma non abbiamo danneggiato abbastanza la sua capacità di governare", ha affermato, secondo Channel 12.

Biden: Israele ha il diritto di difendersi ma dipende come

"Israele ha il diritto di difendersi dopo il peggior massacro di ebrei dall'Olocausto. Ma il modo in cui si difende... è molto importante". Lo ha detto Joe Biden alla prima sessione del G20 di Rio de Janeiro. 

Media: inviato Usa rinvia visita in Libano per cessate il fuoco

Media libanesi riferiscono che l'inviato speciale Usa Amos Hochstein non si recherà domani in Libano, come riferito in precedenza da organi di stampa, perché non ci sono ancora le condizioni per discutere faccia a faccia con i rappresentanti istituzionali libanesi di un possibile cessate il fuoco tra Hezbollah e Israele. I media di Beirut citano l'ufficio del presidente del parlamento Nabih Berri, negoziatore per conto di Hezbollah con Hochstein. Secondo le fonti, Hochstein ha riferito a Berri che attualmente non ci sono le condizioni per una sua visita in Libano e che attende invece chiarimenti sulla posizione libanese rispetto alla proposta di cessate il fuoco. In precedenza, il premier libanese Najib Miqati aveva affermato che Hezbollah era d'accordo con la proposta israeliano-statunitense per un cessate il fuoco. E nelle ultime ore Berri aveva confermato di aver ricevuto dal partito armato libanese una risposta in merito, senza però precisare il contenuto della reazione di Hezbollah.

Hezbollah: uccisi 4 membri ufficio stampa in raid Israele

Quattro membri dell'ufficio stampa di Hezbollah sono morti in un attacco  israeliano a Beirut nello stesso raid in cui è stato ucciso il  portavoce del gruppo, Mohammed Afif. Lo rende noto Hezbollah. "Le  relazioni con i media di Hezbollah piangono quattro cavalieri dei media  della resistenza che sono stati martirizzati sulla strada per  Gerusalemme insieme al loro amato leader", Afif, si legge in una nota.  Il ministero della Salute libanese aveva segnalato quattro morti, tra  cui una donna, e 14 feriti, tra cui due bambini, nell'attacco al  distretto di Ras al-Nabaa a Beirut. 

Ankara: "Nessun ufficio di Hamas in Turchia"

Il governo turco ha negato categoricamente che l'organizzazione palestinese Hamas aprirà un ufficio politico in Turchia. La smentita è arrivata attraverso un comunicato del ministero degli Esteri dopo che ieri, l'emittente pubblica israeliana Kan, aveva riferito che l'organizzazione palestinese avrebbe spostato il proprio ufficio politico dal Qatar alla Turchia. Secca la smentita: i membri dell'ufficio politico di Hamas, costituito da dirigenti dell'organizzazione in esilio all'estero, si riuniscono occasionalmente in Turchia con il beneplacito del presidente Recep Tayyip Erdogan, ma non avranno una sede fissa nel Paese. La notizia smentita oggi era circolata in seguito ad alcune indiscrezioni secondo cui il governo del Qatar avrebbe chiesto ad Hamas di abbandonare l'ufficio nella capitale Doha. Una circostanza smentita anche dal Qatar, che però sembra aver abbandonato il ruolo di mediatore nel conflitto a Gaza, frustrato dalla riluttanza di Hamas e Israele a raggiungere un'intesa. Nel recente passato alcuni leader di Hamas come Ismail Haniye e Saleh Al Rouri hanno trascorso lunghi periodi in Turchia. Erdogan ha offerto loro un porto sicuro prima che entrambi venissero uccisi da operazioni israeliane in Iran e in Libano.



Unrwa: non esiste alternativa a noi in territori della Palestina

Non esiste un'alternativa all'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) nei Territori palestinesi occupati, ha dichiarato il commissario generale Philippe Lazzarini, nonostante la decisione di Israele di metterla al bando. "Non esiste un piano B all'interno della famiglia delle Nazioni Unite, perché non c'è un'altra agenzia in grado di fornire le stesse attività", ha assicurato Lazzarini durante una conferenza stampa a Ginevra.

Irc: carestia imminente a nord Gaza;Israele sblocchi aiuti

Nel nord della Striscia di Gaza la carestia è  "imminente" e il numero delle persone coinvolte è destinato a  triplicare, pertanto urge far entrare gli aiuti umanitari. A lanciare  l'allarme è l'International Rescue Committee (Irc), alla luce delle  ultime scoperte del Famine Review Committee dell'Integrated Food  Security Phase Classification (Ipc), sostenuto dalle Nazioni Unite. In una dichiarazione, l'Irc ha affermato che il rapporto, pubblicato  due settimane fa, ha segnato un "deterioramento netto e allarmante"  rispetto a quello del mese scorso, che prevedeva il triplicarsi del  numero di persone che affronteranno carenze alimentari nei prossimi  mesi. "Lo scenario peggiore potrebbe essere già in corso: in tutta Gaza, la  fame, la malnutrizione e la mortalità eccessiva dovuta a malnutrizione e  malattie stanno aumentando rapidamente. La situazione è critica.  Abbiamo giorni, non settimane, per adottare misure decisive per  alleviare queste terribili condizioni", ha affermato l'Irc. "Il governo  di Israele deve adempiere ai propri obblighi per garantire che le  persone in tutta Gaza possano accedere a cibo, forniture mediche e altre  necessità di base necessarie per la sopravvivenza della popolazione.  Ora ci sono delle vite in bilico", si legge nella dichiarazione  rilanciata da Al Jazeera.

Ex ministro Israele: cessate il fuoco "dietro l'angolo"

Secondo l'ex  ministro della Giustizia israeliano, Yossi Beilin, il cessate il fuoco  con Hezbollah in Libano è forse "dietro l'angolo". In un commento ad Al  Jazeera ha dichiarato che "questa è la mia speranza e anche la mia  valutazione", aggiungendo che l'intensificazione degli attacchi di  Israele contro il Libano non rappresenta una "contraddizione" a tale  valutazione. "Di solito, quando ci si avvicina a un cessate il fuoco, si vede che  gli eserciti intendono provare a raggiungere gli ultimi risultati in  modo che quando il cessate il fuoco viene dichiarato, siano in una  posizione migliore", ha detto ad Al Jazeera da Tel Aviv. Nel contempo, Beilin ha affermato di non condividere la stessa  valutazione quando si tratta della guerra di Israele a Gaza. "Il caso a  Gaza riguarda gli ostaggi, i neonati, i bambini piccoli, le persone  molto anziane", ha detto l'ex ministro. "E Israele non può tornare a  casa se tutti questi ostaggi sono ancora a Gaza ed è nostro compito  garantire che quelli che sopravvivono torneranno", ha sottolineato.

I calciatori brasiliani in Ucraina sperano in un miracolo al G20

Nonostante la discussione sul conflitto tra Mosca e Kiev non sia un focus nel vertice del G20 di Rio de Janeiro, i calciatori brasiliani in Ucraina sperano che a margine dei lavori i leader possano aprire comunque un miracoloso spiraglio di pace. "Il G20 è il gruppo di Paesi più influente al mondo. Se questo non ha il potere di influenzare la ricerca della pace, chi può farlo?", afferma l'ex attaccante dello Shakhtar Donetsk Júnior Moraes in un intervista con Uol. "Questo argomento deve essere discusso, è una questione prioritaria", aggiunge il calciatore costretto a tornare in Brasile allo scoppio del conflitto nel 2022 e oggi attivo in iniziative a favore della pace. Lo Shakhtar ha attualmente sette brasiliani nella sua rosa. Tra questi Marlon Gomes. Dall'inizio dell'anno a Donetsk racconta quanto la guerra cambi la routine degli ucraini e di coloro che vivono lì. "La guerra coinvolge l'intera società dell'Ucraina, della Russia e dei paesi vicini. È una questione gravissima che deve essere discussa, e spero che possa essere inserita nell'agenda del G20", afferma. "Molte persone sono già morte, molti bambini, molte famiglie sono state colpite. Spero che l'incontro possa concentrarsi su questo, tra le altre questioni importanti, affinché il conflitto si concluda nel miglior modo possibile", conclude.

Unrwa: 'Saccheggiati 98 tir con aiuti a Gaza,carico perso'

Un alto funzionario dell'Agenzia delle Nazioni unite Unrwa ha riferito che 98 su 109 camion di aiuti umanitari sono stati violentemente saccheggiati a Gaza ieri dopo aver attraversato la Striscia e il carico è andato perduto. Lo riferisce la tv pubblica israeliana Kan citando Reuters.

Hamas: bilancio delle vittime a Gaza sale a 43.922 morti

Secondo il ministero della Sanità di Hamas, il bilancio delle vittime palestinesi è salito a 43.922 dall'inizio della guerra, i feriti sono 103.898. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa.

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