Le suggestive immagini riprese dal fotografo islandese Jeroen Van Nieuwenhove, mostrano la lava che scivola su un paesaggio innevato dopo l’eruzione vulcanica a Sundhnukagigar, vicino a Grindavik avvenuta lo scorso febbraio. Alcuni hanno sospettato che si trattasse di un falso generato con l’IA, ma in realtà si tratta di un fenomeno fisico chiamato "effetto Leidenfrost" o calefazione
Rosso e bianco, caldo e freddo, si incontrano e non si fondono insieme. Ovvero uno strato di lava incandescente che scivola su un manto di neve bianchissimo senza che si veda nulla: la neve non si scioglie, né fuoriesce vapore. Uno spettacolo della natura, o un trucco dell’intelligenza artificiale? In molti se lo sono chiesto vedendo queste immagini girate in Islanda dopo l’eruzione vulcanica a Sundhnukagigar, vicino a Grindavik e pubblicate sui social da Jeroen Van Nieuwenhove, il fotografo islandese che era sul posto ad assistere a questo evento incredibile. La spiegazione sta tutta in un fenomeno fisico che si chiama “effetto Leidenfrost” o calefazione.
L'effetto Leidenfrost, o calefazione
E’ un fenomeno fisico che si può osservare quando una sostanza liquida entra in contatto con una superficie che ha una temperatura significativamente più alta del suo punto di ebollizione. Il fenomeno prende il nome dal medico tedesco Johann Gottlob Leidenfrost che nel 1756 ne parlò nel suo De Aquae Communis Nonnullis Qualitatibus Tractatus ("Trattato circa alcune qualità della comune acqua"). Lo strato più esterno del liquido evapora, producendo uno strato gassoso solante che impedisce al resto di raggiungere rapidamente la temperatura di ebollizione. Ciò avviene perché i gas hanno una conducibilità più bassa dei liquidi: pertanto fino a quando lo strato aeriforme resterà sotto la massa liquida, quest'ultima non cambierà di stato.