Molestie sessuali sul cammino di Santiago, l'inchiesta del Guardian

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Le testimonianze raccolte dal giornale riguardano gli ultimi cinque anni, anche se sono un numero irrisorio rispetto alle migliaia che intraprendo il pellegrinaggio, la fondatrice di un forum dedicato ha definito il fenomeno come “endemico”

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Molestie sessuali durante il cammino di Santiago: è quanto hanno denunciato le nove donne coinvolte nell’inchiesta pubblicata dal Guardian, che ha raccolto le testimonianze di chi ha percorso da sola le tappe di una delle mete più note della cristianità. Le testimonianze riguardano ultimi cinque anni. Anche se sono un numero irrisorio rispetto alle migliaia di donne che intraprendo il pellegrinaggio, la fondatrice di un forum dedicato al cammino ha detto che le molestie sessuali sono un fenomeno come “endemico”.

"Ho pensato che sarei morta"

Era il 2019 quando Sara Dhooma, una pellegrina canadese, nel percorrere un tratto remoto del cammino ha notato un uomo che la stava seguendo. Si è rifugiata in un bar, ma quando è riemersa lui era ancora fuori in attesa. Alla vista della donna ha aperto i pantaloni e si è afferrato i genitali. “Ero inorridita”, ha detto Dhooma. Quando ha fatto per fuggire, l’uomo l’ha inseguita. “Ho pensato che sarei morta, che mi avrebbe fatto del male”. È riuscita e entrare in una casa apparentemente illuminata, che fortunatamente apparteneva a un agente di polizia fuori servizio e che potrebbe aver scongiurato il peggio.

Tratti disabitati, remoti, con poco segnale per le emergenze

Il cammino di Santiago de Compostela è un’attrazione per i fedeli e i curiosi di tutto il mondo, un’esperienza che parte da diversi punti d’Europa per convergere al santuario di San giacomo Apostolo nella capitale della Galizia. Gran parte degli incidenti sono avvenuti mentre le donne erano sole, in luoghi disabitati o remoti in cui c’è poco segnale per chiamare al telefono e chiedere aiuto. Una delle persone molestate ha chiamato la polizia perché un uomo ha iniziato a toccarsi e a pedinarla. Gli agenti le hanno detto di sentire le autorità locali, che però non hanno risposto al telefono. Quando è riuscita a denunciare, giorni dopo, la polizia locale le ha detto che avrebbe aumentato le pattuglie nella zona. “È stato terrificante”, ha raccontato la donna. “A quel punto mi sono sentita completamente sola”.

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