Shigeru Ishiba è stato confermato premier del Giappone dopo aver ottenuto 221 voti al secondo turno contro i 160 di Yoshihiko Noda, leader del Partito democratico costituzionale
La Camera bassa del Parlamento giapponese ha rieletto Shigeru Ishiba primo ministro, grazie alla maggioranza semplice di cui dispone la coalizione di governo nonostante abbia perso la maggioranza assoluta nelle elezioni di ottobre. Ishiba ha ottenuto 221 voti tra i 465 deputati nel secondo turno di votazioni contro Yoshihiko Noda, il principale leader dell'opposizione, che ha ottenuto 160 voti.
Decisivo voto Camera Bassa, per la prima volta in 30 anni
Shigeru Ishiba è stato confermato premier del Giappone nel ballottaggio resosi necessario alla Camera Bassa del Parlamento per la prima volta in 30 anni, dopo che nessuno dei leader dei partiti politici aveva ottenuto la maggioranza al primo turno di voto, a seguito delle elezioni generali svolte il 27 ottobre. Lo riportano i media. Prima della sessione parlamentare straordinaria di questa mattina - convocata secondo la legge entro 30 giorni dal voto generale - l'esecutivo di Shigeru Ishiba, presidente del Partito Liberal-democratico (Ldp), si era dimesso in massa, come da prassi.
Ishiba pronto a formare un governo di minoranza
Ishiba, 67 anni, e' entrato in carica all'inizio di ottobre e ha indetto elezioni anticipate che sperava avrebbero rafforzato il suo mandato come leader del Partito Liberal Democratico (Ldp) al potere. Invece, gli elettori scontenti dell'inflazione e di uno scandalo sui fondi neri che hanno contribuito ad affondare il suo predecessore Fumio Kishida hanno consegnato al partito il suo peggior risultato dal 2009, che potrebbe causare un blocco politico in un parlamento in stallo. Il conservatore Ldp e il suo alleato di coalizione hanno perso la maggioranza alle elezioni generali, ma rimangono il blocco piu' grande nella camera bassa del parlamento. Con i partiti di opposizione giapponesi profondamente divisi su molte questioni chiave, si prevede che Ishiba guiderà un governo di minoranza, quando i legislatori si riuniranno per una sessione speciale di quattro giorni per nominare il primo ministro.