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Migranti in Albania, la Corte dei Conti indaga sui costi dei Cpr

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©IPA/Fotogramma

Gli esposti sono stati presentati dai deputati di Italia Viva e Movimento 5 Stelle a ottobre. La Procura è al lavoro per valutare eventuali profili "di interesse" per decidere se aprire un fascicolo sul caso

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Gli esposti per danno erariale sui trasferimenti dei migranti in Albania sono arrivati sul tavolo della Corte dei conti. I deputati di Italia Viva e Movimento 5 Stelle ne hanno presentati due a fine ottobre per valutare se i costi sostenuti per le operazioni a Shengjin e Gjader possano configurarsi come un abuso del governo e ora Procura è al lavoro per valutare eventuali profili "di interesse" per decidere se aprire un fasciolo sul caso.

Le spese previste dal governo

Il ministro dell’Interno Piantedosi ha detto che è stato stanziato un budget di 134 milioni di euro all’anno per il mantenimento dei centri per il rimpatrio (Cpr) nel Paese balcanico: la spesa complessiva si aggirerebbe intorno ai 670 milioni. Per il governo, ha detto Piantedosi durante un question time, si tratta di “un investimento” che consentirà di abbassare le spese per la gestione della prima accoglienza straordinaria “che oggi sono pari a circa un miliardo e 700 milioni l’anno”. Nel protocollo siglato con Tirana, però, ci sono altre voci di spesa. Il vitto e alloggio delle forze di polizia italiane (circa 300 persone) sfiora i 9 milioni di euro per la locazione di strutture alberghiere e dei servizi di ristorazione. Il costo giornaliero per ogni singolo agente si aggira sugli 80 euro.

Magi: “Cpr costosi, disumani e contrari al diritto europeo”

Per le opposizioni si tratta di spese inaccettabili. Il portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli ha affermato che siamo in presenza di uno "sperpero di risorse pubbliche e dispendio di risorse umane per 'finanziare' la propaganda della premier: 1 miliardo di euro per realizzare e gestire i centri per i prossimi 5 anni". Il segretario di +Europa Riccardo Magi ha definito i centri "costosi, disumani e contrari al diritto europeo".

Nuovi trasferimenti

Oggi è previsto un nuovo trasferimento verso l’Albania. Il primo si era concluso con la decisione dei giudici della sezione immigrazione del tribunale di Roma che non hanno convalidato il trattenimento dei cittadini provenienti dal Bangladesh e dall'Egitto. In queste ore la nave della Marina, la Libra, è rimasta operativa nel Mediterraneo centrale in attesa di indicazioni del governo. È il segno che le operazioni vanno avanti e che è intenzione del governo non attendere la pronuncia della Corte Europea di giustizia dopo il rinvio da parte del tribunale di Bologna, che ha chiesto di esprimersi sulla definizione di Paese sicuro e sulla gerarchia di applicazione delle norme. Un'iniziativa che ha scatenato la violenta reazione delle forze di governo, tanto che l’Associazione nazionale magistrati ha organizzato per oggi un’assemblea straordinaria nel capoluogo emiliano, in segno di solidarietà verso i giudici. 

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