Corea del Nord, Kim Jong-un minaccia l'uso di armi nucleari in caso di attacco nemico

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"Tutta la potenza militare" del Paese "sarà usata senza esitazione se i nemici tentassero di usare la forza contro di noi, e l'uso di armi nucleari non sarà escluso", ha confermato il leader nordcoreano. Le parole di Kim arrivano dopo quelle del leader sudcoreano Yoon Suk-yeol che ha allertato la Corea del Nord dicendo che si troverebbe ad affrontare "la fine del proprio regime" qualora tentasse di usare armi nucleari per via di una risposta "risoluta e schiacciante" da parte dell'alleanza Corea del Sud-Usa

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Il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un ha confermato, in un discorso tenuto nelle scorse ore presso la National Defense University, che "tutta la potenza militare" del Paese "sarà usata senza esitazione se i nemici tentassero di usare la forza contro di noi, e l'uso di armi nucleari non sarà escluso". Kim ha riferito anche che la Costituzione del Paese "darà un ordine severo all'esercito" di intervenire, se provocato, ma senza fornire ulteriori dettagli. La minaccia è stata annunciata proprio nel giorno in cui il Paese ha consolidato Seul come proprio "nemico primario".

 La risposta alla Corea del Sud   

Le parole di Kim, tra l’altro, arrivano a distanza di alcuni giorni rispetto a quelle del presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol che ha allertato la Corea del Nord rispetto al fatto che si troverebbe ad affrontare "la fine del proprio regime" qualora tentasse di usare armi nucleari per via di una risposta "risoluta e schiacciante" da parte dell'alleanza Corea del Sud-Usa. Kim, inoltre, ha definito Yoon un "uomo anormale" per aver parlato di azioni militari contro il Nord, assicurando che accelererà gli step necessari per trasformare il Paese "in una superpotenza militare e nucleare". Proprio in un periodo nel quale “l'alleanza Seul-Washington "è stata completamente trasformata in un'alleanza nucleare, come pubblicizzato, la postura di risposta nucleare della nostra nazione deve essere completata a un'altezza che non ha limiti", ha sottolineato Kim. 

Due Stati “ostili l’uno all’altro”

Nel suo discorso, il leader nordcoreano ha anche ribadito la sua posizione secondo cui la Corea del Sud e la Corea del Nord sono "due Stati ostili l'uno all'altro". In passato, ha continuato Kim, "abbiamo parlato di liberazione del lato meridionale o di unificazione con la forza. Ma adesso non ci interessa poiché abbiamo dichiarato la posizione di due Stati separati. Non abbiamo intenzione di attaccare la Repubblica di Corea ed è inquietante anche solo essere consapevoli di quel Paese", ha concluso.

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