La ministra degli Esteri argentina aveva salutato la notizia della cessione della sovranità di Londra sulle isole a Mauritius come “un passo nella buona direzione” di tornare alla “piena sovranità” di Buenos Aires sulle Falkland/Malvinas. Un portavoce del governo britannico, però, ha risposto alle domande dei giornalisti sulla questione ribadendo che la sovranità del Regno Unito sulle isole dell’Oceano atlantico (e sulla rocca di Gibilterra rivendicata dalla Spagna) “non è negoziabile”
La recente cessione delle isole Chagos alla Repubblica di Mauritius non è da considerarsi un precedente: la sovranità su Falkland/Malvinas e sulla rocca di Gibilterra “non è negoziabile”. Lo ha ribadito il nuovo governo laburista di Keir Starmer, negando che la recente rinuncia alla sovranità sulle Chagos possa dare speranza alle rivendicazioni rispettivamente di Argentina e Spagna sulle isole storicamente contese. Un portavoce di Downing Street ha commentato così ai giornalisti il dossier relativo alle Chagos, specificando ancora che “non ha alcuna incidenza su altri territori d’oltremare” della corona britannica.
La sovranità delle Chagos alla Repubblica di Mauritius
L’accordo con la Repubblica di Mauritius è stato annunciato la settimana scorsa, dopo mezzo secolo di contenziosi. Gli ultimi governi conservatori avevano lasciato in stallo i negoziati per la restituzione, su cui si era espressa in modo favorevole anche l’Onu. Ora la sovranità è stata ceduta a Mauritius, ma il controllo sull’isola di Diego Garcia, dove ha sede la base militare britannica, continuerò ad essere esercitato da Londra.
Le speranze dell'Argentina sulle Malvinas (Falkland)
Diana Mondino, la ministra degli Esteri argentina, aveva commentato la notizia della restituzione come “un passo nella buona direzione”, e come un auspicio che ritorni si ritorni, in futuro, la “piena sovranità” di Buenos Aires “sulle Malvine” (così l’Argentina chiama le isole rivendicate dal Regno Unito come Falkland). L’attuale opposizione dei Tory, invece, aveva definito la cessione come un atto “di debolezza” e un cedimento pericoloso.