Un bilancio ancora provvisorio e destinato a salire. Le forti piogge hanno causato alluvioni e frane in diversi distretti
In Nepal sono salite a oltre 100 le persone decedute, di cui almeno 34 solo a Kathmandu, la città più colpita dall'alluvione di ieri, e altre 64 sono disperse dopo che violenti acquazzoni hanno provocato inondazioni nella repubblica himalayana. La stagione dei monsoni è iniziata a giugno e di solito termina a metà settembre. Lo riferisce la polizia locale, al lavoro con uomini e mezzi, che avverte che il bilancio delle vittime dovrebbe aumentare ulteriormente man mano che arrivano segnalazioni dai villaggi. Il tempo oggi è migliorato e nelle zone inondate sono in atto operazioni di soccorso, recupero e pulizia.
I soccorsi
Centinaia di persone sono state tratte in salvo da unità di ricerca e soccorso dopo essere rimaste intrappolate dalle acque alluvionali. Le inondazioni hanno anche distrutto case e danneggiato autostrade, bloccando le strade in 39 distretti. In totale, 44 distretti in tutto il Paese sono stati colpiti da alluvioni, frane e fenomeni di erosione. Soccorritori nepalesi hanno recuperato 14 corpi durante la notte da due autobus diretti a Kathmandu rimasti sepolti da una frana su un'autostrada vicino alla capitale. Almeno un altro autobus e altri veicoli sarebbero ancora sepolti nello stesso punto e i soccorritori stanno scavando tra rocce e fango cercando di trovare altre persone, mentre tutto il Paese tenta di far fronte a gravi conseguenze del maltempo.
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Kathmandu isolata
Kathmandu è rimasta isolata poiché le principali autostrade che vi danno accesso sono state bloccate dalle frane. Agenti di polizia e militari stanno collaborando ai soccorsi, anche con mezzi pesanti per liberare le strade dalle frane. Il governo ha annunciato la chiusura delle scuole in tutto il Nepal per i prossimi tre giorni. Agli autobus era stato vietato di viaggiare di notte sulle autostrade ed è sconsigliato anche l'uso dell' auto.