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Francia, annunciati i ministri del governo Barnier: chi sono. Ancora proteste della gauche

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Getty Images / ANSA

Jean-Noel Barrot è il nuovo ministro dell'Europa e degli Esteri. Bruno Retailleau diventa ministro dell'Interno, mentre Antoine Armand va all'Economia. Il primo consiglio dei ministri è stato convocato da Macron per lunedì alle ore 15. Intanto non si fermano le proteste della gauche, Mélenchon: “Sbarazzarsi il più presto possibile" dell'esecutivo Barnier

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Sono stati annunciati i ministri del nuovo governo francese, guidato da Michel Barnier: Jean-Noel Barrot è il nuovo ministro dell'Europa e degli Esteri. Bruno Retailleau diventa ministro dell'Interno, mentre Antoine Armand va all'Economia. Tra gli altri ministri annunciati questa sera, Geneviève Darrieussecq va al dicastero della Salute, Sébastien Lecornu a quello dell’Esercito, Didier Migaud diventa invece il ministro della Giustizia mentre  Maud Bregeon è il nuovo Portavoce del governo. Rachida Dati, infine, va al dicastero della Cultura. Il presidente francese Emmanuel Macron ha convocato il primo consiglio dei ministri del nuovo governo per lunedì alle ore 15. Mentre il leader di France Insoumise, Jean Luc Mélenchon, subito dopo l'annuncio della composizione del nuovo governo francese ha fatto appello a "sbarazzarsi il più presto possibile" del governo Barnier. Le Pen: nuovo governo “ben lontano dal desiderio di cambiamento e di alternanza espresso nel giugno scorso”.

La composizione del governo

L’esecutivo è composto da 39 ministri, tra cui 17 titolari 'con portafoglio'. Di questi, 7 provengono dal campo macroniano, 3 dai Républicains, 2 indipendenti di destra, 2 centristi del MoDem, 1 indipendente di sinistra, 1 Horizons (il piccolo partito centrista dell'ex premier Edouard Philippe), e 1 del gruppo parlamentare Liot. ''Una squadra, adesso al lavoro'', ha scritto su X Michel Barnier, aggiungendo le bandiere della Francia e dell'Unione europea. Tra le nomine più rilevanti di questo nuovo governo maggiormente orientato a destra rispetto al precedente governo Attal, il 'falco' dei Républicains, paladino della lotta all'immigrazione, Bruno Retailleau, al ministero dell'Interno.

La protesta della gauche

Intanto, prima dell’annuncio arrivato questa sera, le piazze del Paese oggi si sono riempite di migliaia di manifestanti che hanno protestato contro un futuro esecutivo ritenuto troppo a destra, in contraddizione con le elezioni politiche anticipate del 30 giugno e del 7 luglio: nelle urne infatti il cartello di sinistra Nouveau Front Populaire si era piazzato primo - ma senza maggioranza assoluta - davanti ai macroniani e al Rassemblement National di Marine Le Pen. Mentre i Républicains, il partito neogollista da cui proviene lo stesso premier settantaduenne ex caponegoziatore Ue per la Brexit, erano arrivati soltanto quarti.

Le inquietudini dei centristi

Alcune nomine erano già finite al centro dell’attenzione prima della conferma ufficiale: alcune personalità ritenute eccessivamente a destra - come il Républicain Bruno Retailleau designato per l'Interno - hanno suscitato inquietudini, in particolare, tra i centristi del MoDem. Intanto, la gauche è scesa in piazza a Parigi e in almeno una cinquantina di altre città di Francia, tra cui Marsiglia, per protestare contro un esecutivo ''Macron-Barnier'' ritenuto "illegittimo".  Le odierne manifestazioni, dopo quelle del 7 settembre, hanno ottenuto l'adesione di una parte dei partiti della gauche (France Insoumise ed ecologisti), oltre Ong e associazioni come Greenpeace, Union étudiante, e Collectif droits des femmes. La partecipazione è stata tuttavia meno massiccia del previsto, soprattutto in provincia. A Marsiglia, hanno manifestato in 2.200 contro i 3.500 del 7 settembre, 400 a Bordeaux, 200 ad Angoouleme e Nantes e un centinaio a Strasburgo.

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