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Guerra Israele-Hamas, Idf: "Ondata di attacchi contro Hezbollah in Libano"

©Ansa

L'Idf ha annunciato che si è verificata un'ondata di attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah nel Libano meridionale, con l'obiettivo di indebolire il gruppo terroristico che oggi ha lanciato continui raid sulla Galilea. Nasrallah: "Quello che ha fatto in Israele" facendo esplodere cercapersone e walkie talkie colpendo i civili "è una dichiarazione di guerra contro la sovranità del Libano, è un atto di guerra". Intanto si aggrava il bilancio delle vittime, salito a 37: sono diverse migliaia i feriti

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Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato che si è verificata un'ondata di attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah nel Libano meridionale, con l'obiettivo di indebolire il gruppo terroristico che oggi ha lanciato continui raid sulla Galilea. "L'organizzazione terroristica Hezbollah ha trasformato il Libano meridionale in una zona di guerra e per decenni ha armato le case dei cittadini, scavato tunnel sotto di esse e li ha usati come scudi umani", afferma l'Idf.  I media libanesi intanto riferiscono di massicci attacchi aerei israeliani nei pressi di Deir Qanoun al-Nahr, nel distretto di Tiro.

"Quello che ha fatto in Israele" facendo esplodere cercapersone e walkie talkie colpendo i civili "è una dichiarazione di guerra contro la sovranità del Libano, è un atto di guerra". Lo ha detto il leader degli Hezbollah libanesi, Hassan Nasrallah, durante un discorso televisivo. "Quello che è successo è stata una grande operazione terroristica", Israele "ha compiuto due massacri tra martedì e ieri", ha poi aggiunto.

Intanto il bilancio delle esplosioni, tra quelle dei cercapersone di martedì e quelle dei walkie talkie di ieri, è salito a 37 morti. Lo ha reso noto il ministero della Sanità libanese. Oggi in ospedale sono finite 450 persone. "Israele pagherà", dice l'Iran. Mosca e Erdogan condannano il gesto.  



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Usa: "Hezbollah fermi gli attacchi e diremo a Israele di fare altrettanto"

Hezbollah fermi gli attacchi al confine tra Libano e Israele e gli Stati Uniti diranno agli israeliani di fare altrettanto. Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller, affermando che il leader di Hezbollah "Nasrallah potrebbe fermare gli attacchi terroristici in tutto Israele, e vi garantisco che, se lo facesse, faremmo capire a Israele la necessità di mantenere la calma''.

Ma ''finché Hezbollah continuerà a lanciare attacchi terroristici oltre confine, Israele lancerà ovviamente azioni militari per difendersi come farebbe qualsiasi altro paese", ha aggiunto.

Miller ha quindi affermato che "quello che continuiamo a chiedere a tutte le parti è di non far degenerare il conflitto, di non lasciarlo degenerare in una guerra che non pensiamo serva agli interessi di nessuna delle due parti e, in ultima analisi, di cercare di arrivare a un cessate il fuoco a Gaza che aiuterebbe a riportare la calma oltre la Linea Blu".

Israele: "Ci prepariamo a uno scontro senza precedenti"

Alti funzionari israeliani hanno commentato la situazione della sicurezza nel nord, a seguito delle esplosioni dei cercapersone e degli apparecchi radio, affermando di prevedere una risposta da parte di Hezbollah. "Ci stiamo preparando a uno scontro di una portata che non abbiamo mai visto dall'inizio della guerra", hanno dichiarato. 

Hamas: "Grati per sostegno Hezbollah"

Hamas ha aafermato oggi di essere "molto grata" per il sostegno di Hezbollah dopo che il capo della formazione libanese, Hassan Nasrallah, ha promesso di mantenere la pressione su Israele fino a quando non sarà raggiunto un cessate il fuoco nella guerra di Gaza. Il movimento palestinese ha dichiarato in un comunicato che la posizione del leader di Hezbollah ostacola "i piani per minare il fronte di sostegno al nostro popolo e la nostra resistenza nella striscia di Gaza". Hamas e Hezbollah hanno attribuito l'attacco a Israele, che nonha fatto commenti.

Usa a Hezbollah: "Basta attacchi contro Israele"

Gli Stati Uniti esortano Hezbollah a cessare gli "attacchi terroristici" contro Israele. Lo afferma il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller.