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Usa 2024, Trump dopo l'attentato: "Dio vuole che io sia il presidente degli Stati Uniti"

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Il tycoon è anche tornato ad accusare Joe Biden e Kamala Harris, sostenendo che il nuovo piano per ucciderlo è nato "per colpa della retorica dei miei avversari”. Prima, aveva avuto una "conversazione cordiale" con il presidente Usa, seguita al tentato attacco nei suoi confronti

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“Dio vuole che io sia il presidente degli Stati Uniti". A dirlo Donald Trump, parlando in diretta su X all'indomani del nuovo attentato contro di lui, mentre stava giocando a golf in Florida. L'ex presidente ha poi attaccato i due attentatori, quello in Pennsylvania due mesi fa e quello della Florida, definendoli "estremisti di sinistra": un'affermazione che per il momento non ha avuto riscontri ufficiali. Trump è anche tornato ad accusare il presidente Usa Joe Biden e la sua vice, candidata alla presidenza per i democratici, Kamala Harris, sostenendo che il nuovo piano per ucciderlo è nato "per colpa della retorica dei miei avversari”.

L'ironia del tycoon: "Volevo tirare nell'ultima buca"

Nel corso della diretta, Trump ha ricostruito i momenti dell'attentato contro di lui in Florida. Il tycoon ha detto di aver sentito diversi spari in lontananza e poi di essere stato afferrato e portato via dagli agenti del Secret Service. "Hanno fatto un lavoro fantastico", ha detto ringraziando la polizia di Miami per aver arrestato l'attentatore. Donald Trump riesce ad ironizzare sull'attentato contro di "Avrei voluto tirare il colpo finale per finire la buca, ma gli agenti del Secret Service mi hanno portato via", ha scherzato il tycoon.

 

Il colloquio "cordiale" tra Trump e Biden

 In seguito all’attentato, Donald Trump e Joe Biden hanno avuto un colloquio telefonico definito una "conversazione cordiale” dalla portavoce della Casa Bianca Emilie Simons su X. Biden ha espresso il suo sollievo per il fatto che Trump fosse al sicuro e l'ex presidente ha espresso i suoi ringraziamenti per la chiamata, ha detto Simons. "Abbiamo avuto una chiamata molto piacevole. Riguardava la protezione dei servizi segreti", ha detto Trump in una dichiarazione alla Cnn. E' stata la seconda chiamata in due mesi tra i due, che si erano già parlati in seguito al tentativo di assassinio di Trump a luglio.

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