Il leader è in cerca di una maggioranza parlamentare che gli consenta di governare con maggiore stabilità. Al potere da marzo, ha accusato l’opposizione di ritardare la sua agenda di riforme radicali
Il presidente del Senegal ha sciolto il parlamento guidato dall’opposizione e ha indetto elezioni lampo, a soli sei mesi dalle presidenziali che gli sono valse la vittoria con il 54% dei voti. “Sciolgo l'Assemblea nazionale per chiedere al popolo sovrano i mezzi istituzionali per realizzare la trasformazione sistemica che ho promesso di realizzare”, ha dichiarato Bassirou Diomaye Faye alla tv nazionale, giovedì. Le elezioni si terranno il 17 novembre.
Il motivo dello scioglimento
Faye vuole cambiare la composizione dell’assemblea per governare con maggiore stabilità. Ha detto che lavorare con l’attuale maggioranza parlamentare, che dalle legislative del 2022 fa capo al suo principale oppositore, l’ex presidente Macky Sall, è diventato difficile. I deputati si sono rifiutati di avviare discussioni sulla legge di bilancio, e hanno respinto i tentativi di sciogliere le istituzioni statali accusate di sprecare risorse. Nel suo discorso, Faye ha messo in discussione la gestione delle finanze pubbliche del suo predecessore, citando un rapporto presentato alla Corte dei conti, incaricato di pubblicare una relazione.
La reazione dell'opposizione
Il presidente è leader del partito Pastef, Patrioti africani del Senegal per il lavoro, l’etica e la fraternità. È molto popolare tra gli elettori, quindi potrebbe ottenere la maggioranza alle elezioni anticipate. La piattaforma di opposizione Benno Bokk Yaakar, guidata dall'ex presidente Macky Sall, ha condannato la mossa, accusando il presidente di “spergiuro”.