Chi è Björn Höcke, il leader di AfD che proclama frasi naziste e ha vinto in Turingia

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Introduzione

La destra estrema tedesca ha trovato la sua figura di punta in Björn Höcke, leader dell'Alternativa per la Germania (AfD) nel Land della Turingia, dove il suo partito ha ottenuto il 32.8% dei consensi in Turingia. La sua notorietà è cresciuta grazie a provocazioni attentamente orchestrate e a una strategia che ha spinto il partito verso posizioni sempre più radicali. Höcke ha visto la sua immunità parlamentare revocata ben sette volte a causa delle sue esternazioni razziste e considerate filonaziste

 

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Quello che devi sapere

Immigrazione nemico numero 1 di AfD

Gran parte della retorica dell'AfD si concentra sul rifiuto dell'immigrazione e ora il partito sta cercando di sfruttare il recente attacco di Solingen in cui tre persone sono state pugnalate a morte da un richiedente asilo. "Hocke o Solingen", si leggeva sui social network dell'AfD prima del voto di domenica mentre si intensificava il dibattito sull'immigrazione

La crociata contro media e partiti

Da quando è entrato in politica nel 2013, Hocke ha portato avanti una sorta di crociata contro i partiti e i media tradizionali - non rilascia quasi mai interviste - e talvolta i suoi discorsi pubblici rasentano il revisionismo storico. Evita anche i forum in cui deve confrontarsi con gli avversari

La formazione antisemita in famiglia

Nato nell'aprile del 1972 a Lunen, dove i suoi nonni erano arrivati dopo essere stati deportati dalla Prussia orientale. ha avuto un'infanzia segnata dalla nostalgia per la patria perduta. Il padre era abbonato alla rivista ultraconservatrice Junge Freiheit e alla rivista "Der Bauernschaft", più volte censurata a causa di posizioni apertamente antisemite

Ossessionato dai bombardamenti su Dresda durante la Seconda guerra

Durante gli studi sviluppò una vera ossessione per i bombardamenti alleati di Dresda del 1945, sui quali tornerà regolarmente. Durante i suoi giorni da studente - dopo il servizio militare ha studiato storia per andare a insegnare - si tenne relativamente lontano dalla politica e le sue prime dichiarazioni politiche furono lettere ai giornali quando era insegnante in un liceo. In una di esse, del 2006, lamentava una presunta "dittatura dell'opinione", in un'altra affermava che l'obiettivo dei bombardamenti di Dresda era stato solo quello di uccidere quanti più tedeschi possibile prima della fine della guerra, una posizione in linea con quella di revisionisti alla David Irving

La vicinanza col neonazista Heise

Nel 2008, trasferitosi con la famiglia a Bornhagen, in Turingia, entrò in contatto con il leader del Partito democratico tedesco (NPD), il noto neonazista Thorsten Heise. In seguito avrebbe affermato che il suo rapporto con Heise era superficiale e che era dovuto solo al fatto che i loro figli frequentavano la stessa scuola. L'Ufficio federale per la protezione della Costituzione (BfV) è tuttavia convinto che Hocke abbia scritto per le pubblicazioni gestite da Heise sotto lo pseudonimo di Landof Ladig

Il rapporto con Kubischek

Un altro attore chiave nel processo di politicizzazione e radicalizzazione di Hocke è stato un personaggio curioso chiamato Gotz Kubischek, proprietario della casa editrice Antaios dove diffonde letteratura di estrema destra. Kubitschek vedeva nell'AfD una buona piattaforma per la propria agenda politica euroscettica cui poi Hocke affiancò il rifiuto dell'immigrazione

Le frizioni ideologiche col fondatore dell'AfD

Quando il fondatore di AfD, Bernd Lucke, propose di allontanare dal partito coloro che si avvicinavano a movimenti come i Patrioti europei contro l'islamizzazione dell'Occidente (Pegida) o il Movimento Identitario, Hocke rispose con la cosiddetta Dichiarazione di Erfurt, firmata anche dall'allora leader del partito in Sassonia Anhalt Andreé Poggeburg, il cui testo fu ideato dallo stesso Kubitschek. Quella dichiarazione segnò l'inizio della fine per Lucke come leader del partito e un momento chiave nella radicalizzazione dell'AfD

La posizione radicale contro l'immigrazione

"I migranti non sono il problema. Il problema è che la Germania negli ultimi anni ha lasciato entrare 10 milioni di persone. Molte sono illegali. Credo che il risultato di queste elezioni rappresenti la volontà dei cittadini della Turingia di dire basta a tutto questo", ha recentemente dichiarato Hocke parlando di immigrazione

Il continuo richiamo a Solingen

"Il 50% del Welfare va agli immigrati. La sicurezza interna ormai è al collasso. Basta pensare a che cosa è successo la settimana scorsa nell’attento con 3 morti a Solingen. C’è ormai la cultura del coltello anche in Turingia che non esisteva 10 anni fa. Statisticamente in Germania ci sono 2 stupri di gruppo al giorno. Questo paese sta cambiando proprio a causa dell’immigrazione incontrollata", aveva aggiunto il leader AfD

Contro il multiculturalismo

Sul multiculturalismo ha affermato: "Sta portando al collasso dello Stato. Questo potrebbe sfociare in una guerra civile. Si tratta delle persone lasciate entrare negli ultimi anni e che non condividono i nostri valori. Questi sono problemi che devono essere affrontati e sarà la AfD a farlo"

Il rifiuto di considerarsi di estrema destra

Dopo il trionfo in Turingia, Hocke ha contestato la definizione che l'Ufficio per la tutela della Costituzione ha dato dell'AfD come di un chiaro caso di movimento di estrema destra: "Smettetela di stigmatizzarci, un terzo degli abitanti della Turingia ha votato per noi. Non considererete un terzo degli elettori come di estrema destra"

L'attacco al memoriale sull'Olocausto

In passato, ha definito il memoriale dell’Olocausto di Berlino un "monumento alla vergogna", aggiungendo: "Noi tedeschi siamo l’unico popolo al mondo che ha piantato un monumento alla vergogna nel cuore della sua capitale"

Lo slogan nazista durante un comizio

Hocke è stato accusato di aver usato uno slogan nazista durante un comizio del 2021 a conclusione di un comizio. Aveva urlato: "Tutto per la nostra patria! Tutto per la Sassonia-Anhalt! Tutto per…", facendo completare ai suoi supporter al pubblico la frase con "la Germania!". “Tutto per la Germania” era uno dei motti usato dallo Sturmabteilung (SA, “Sezione d’assalto”), le prime milizie paramilitari naziste

Il giudizio su Hitler

Nel 2019, un tribunale tedesco aveva stabilito che Hocke poteva essere chiamato "fascista" sulla base di "prove fattuali verificabili", tra cui alcune affermazioni presenti in un libro da lui pubblicato l’anno precedente. Tra le sue dichiarazioni, il leader AfD ha sostenuto che non è corretto definire Hitler "il male assoluto"