Women's Equality Day, cos'è e perché si festeggia il 26 agosto

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Il Women's Equality Day commemora la ratifica del diciannovesimo emendamento della Costituzione Usa, che garantì il diritto di voto alle donne. Questa giornata ricorda le sfide affrontate e i progressi ottenuti dai movimenti che si battevano per i diritti delle donne e sottolinea l'importanza di continuare a lottare per la parità di genere

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Il diritto di voto senza discriminazioni di genere è una conquista relativamente recente, spesso però data per scontata. Negli Stati Uniti, le donne ottennero questo diritto solo nel 1920, con la ratifica del diciannovesimo emendamento della Costituzione, adottato il 26 agosto. Per questo, ogni anno, in questa data si celebra il Women's Equality Day, istituito nel 1971 su iniziativa della rappresentante del Congresso Bella Abzug.

La ratifica del diciannovesimo emendamento

Il diciannovesimo emendamento fu ratificato il 18 agosto 1920, ma fu ufficialmente promulgato il 26 agosto, dopo la certificazione tramite una maggioranza di due terzi degli Stati. Il Women's Equality Day ricorda le sfide affrontate dalle donne americane nella lotta per i propri diritti e i progressi fatti, ma sottolinea anche l'importanza di continuare a lottare per la parità di genere. Il testo dell'emendamento recita: “Il diritto di voto dei cittadini non può essere negato o limitato dagli Stati Uniti o da alcuno Stato a causa del sesso”.

Un passo importante per i diritti delle donne

La ratifica dell’emendamento fu il risultato di decenni di impegno da parte dei movimenti che si battevano per i diritti delle donne. All'inizio del XIX secolo, le donne americane, che in genere non potevano ereditare proprietà e guadagnavano la metà degli uomini, iniziarono a organizzarsi per ottenere diritti politici e rappresentanza.

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Il movimento per il suffragio femminile

Il successo del movimento per il suffragio femminile fu il risultato della collaborazione tra donne e uomini che chiesero riforme per includere le donne nelle regole della democrazia.
Cambiare la Costituzione fu una lotta lunga e complicata. Iniziò nel 1848 con la prima Women's Rights Convention a Seneca Falls (New York). L'incontro, organizzato da Elizabeth Cady Stanton e Lucretia Mott, segnò l'inizio del Women's Suffrage Movement e culminò nella Declaration of Sentiments, firmata da 68 donne e 32 uomini.

Verso l’uguaglianza

Nonostante la ratifica del diciannovesimo emendamento nel 1920, molte donne non poterono esercitare il loro diritto di voto fino a metà del XX secolo. Le donne native americane ottennero il diritto di voto nel 1924, le donne cinesi americane nel 1943, e le donne giapponesi e di altre origini asiatiche nel 1952. In molti Stati, inoltre, ostacoli come test di alfabetizzazione e tasse elettorali impedirono a molte donne di votare fino all'approvazione del Voting Rights Act del 1965.

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