Il giudice di primo grado ha rifiutato di citare in giudizio il locale accogliendo la tesi dei suoi proprietari, una coppia della comunità parsi, secondo i quali l'azienda statunitense non può reclamare nessun diritto né "danni alla reputazione", dal momento che la multinazionale non era presente in India quando loro hanno aperto l'attività e che "i loghi utilizzati sono notevolmente differenti"
Il colosso mondiale del fast food Burger King ha perso il primo round di una lunga battaglia legale contro un ristorante locale di Pune, in India. La multinazionale di Miami, in Florida, si è rivolta all'Alta Corte di Bombay per bloccare un ristorante che dal 2008 utilizza il suo stesso nome. Il giudice di primo grado della città indiana ha rifiutato di citare in giudizio il locale accogliendo la tesi dei suoi proprietari, una coppia della comunità parsi, secondo cui l'azienda statunitense non può reclamare nessun diritto né "danni alla reputazione" dal momento che la multinazionale non era presente in India quando loro hanno aperto l'attività. I parsi sostengono che le loro attività sono iniziate nel 1992, vari anni prima del 2014, quando Burger King è arrivato in India, e che "i loghi utilizzati sono notevolmente differenti".
Il ricorso
Nel ricorso presentato all'Alta Corte di Bombay, la catena americana sottolinea di avere intimato già dal 2009 agli indiani di cambiare denominazione, in osservanza delle leggi internazionali sui marchi. L'ordinanza del giudice Vedpathak ha evidenziato la mancanza di prove fornite dalla Burger King Corporation a sostegno delle affermazioni di violazione del marchio e di danni effettivi. "In assenza di prove convincenti, ritengo che il querelante non abbia diritto al risarcimento dei danni, alla restituzione dei conti e al risarcimento dell'ingiunzione perpetua", ha affermato il togato. Non è la prima volta che la Burger King Corporation si trova ad affrontare sfide con il suo marchio nei mercati internazionali. In Australia, ad esempio, la società opera con il nome di "Hungry Jack's" perché un'altra entità possiede già il marchio "Burger King".