Barcone di migranti si rovescia nel fiume Drina: 11 morti, tra cui un bambino

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Le operazioni di ricerca per il recupero di eventuali dispersi sono ancora in corso. Secondo le autorità, erano almeno 30 le persone a bordo del barcone. Tra i 18 superstiti che sono riusciti a salvarsi ci sarebbero 10 minori dei quali 6 non accompagnati

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Un barcone che trasportava 30 migranti partiti da Medio Oriente e diretti in Italia attraverso la rotta balcanica si è rovesciata nel fiume Drina, tra Serbia e Bosnia. Sono almeno 11 le vittime del naufragio tra cui un bimbo di 9 mesi. In un primo momento il ministro dell'Interno Ivica Dacic aveva parlato di 25 persone a bordo del gommone, ma dalla Bosnia sono stati segnalati 18 migranti, tra cui 10 minori, che sarebbero riusciti a salvarsi attraversando il fiume a nuoto, quindi sul barcone dovevano esserci all’incirca 30 persone, secondo le prime stime. Potrebbero esserci ancora dispersi da recuperare. Le operazioni di ricerca sono ancora in corso.

Recuperati i corpi di unamamma e del suo bambino 

L'ultimo corpo recuperato dai soccorritori è quello del bimbo di 9 mesi trovato in località Ljubovije (Bosnia). Il piccolo era con la madre, il cui corpo è stato tirato fuori dal fiume oggi. La maggior parte dei tentativi di attraversamento negli ultimi mesi proviene da Siria, Afghanistan, Turchia, Marocco e Pakistan. La Serbia, infatti, è uno dei principali paesi di transito verso l'Europa occidentale lungo quella che viene definita "rotta balcanica". Da lì molti migranti e richiedenti asilo provano ad entrare illegalmente nei Paesi europei. Nella prima metà del 2024 il Paese ha registrato 10.389 ingrassi illegali, circa il 70% in meno rispetto allo sorso anno.

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