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Guerra Ucraina, Kiev: "Colpita postazione russa a Kursk con bombe Usa"

©Getty

Il 22 agosto l'aeronautica militare ucraina ha effettuato un attacco aereo con bombe americane GBU-39 ad alta precisione su una base di plotone nella regione di Kursk. Lo ha detto il comandante dell'aeronautica militare ucraina Mykola Oleschuk. Il presidente russo Putin ha accusato le truppe ucraine di avere cercato di attaccare la scorsa notte la centrale nucleare della regione di Kursk. Mosca conquista il villaggio di Mezhevoye nel Donetsk, in direzione della cittadina di Pokrovs

 

LIVE

Zelensky: "Nel Kursk per finire la guerra alle nostre condizioni"

"Le nostre operazioni di difesa nella regione di Donetsk, nella regione di Kharkiv, nell'Ucraina meridionale, la nostra liberazione dalla flotta russa del Mar Nero, la nostra operazione nella regione di Kursk" "è il nostro modo sistemico di difendere l'Ucraina, il modo per porre fine a questa guerra alle condizioni di un'Ucraina indipendente". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky nel suo discorso al 7  Forum Internazionale dei Veterani secondo un corrispondente di Ukrinform. "Portando la guerra dove la Russia l'ha portata nella nostra terra, la stiamo rimandando a casa. Questo e' assolutamente giusto. Oltre alla giustizia, è anche molto efficace", ha detto Zelensky. "Dobbiamo tutti capire che per espellere l'occupante dalla nostra terra, dobbiamo creare quanti più problemi possibili allo stato russo sul suo territorio. Questo è il lavoro eroico dei nostri soldati. E questo lavoro eroico tanto più è accurato e a lungo raggio e più efficace", ha concluso. 

Ucraina, l'addestramento dei cani anti mine. VIDEO

Il governatore del Kursk: "Circa 133mila persone sfollate"

Sono circa 133mila le persone che finora hanno abbandonato le loro case a causa dell'offensiva ucraina nella regione russa di Kursk. Lo ha indicato il governatore ad interim della regione, Alexei Smirnov, durante una riunione in videoconferenza con il presidente Vladimir Putin. Smirnov, citato dall'agenzia Tass, ha precisato che sono invece circa 20mila le persone che rimangono ancora negli otto distretti per i quali era stata ordinata l'evacuazione a causa di rischi per la sicurezza. 

Ratifica dello Statuto di Roma, Amnesty: "Fatto positivo, ma c’è un’importante limitazione"

Il 21 agosto il parlamento dell’Ucraina ha approvato la legge di ratifica dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale, già firmato nel 2000. L’Ucraina diventerà ufficialmente uno stato parte dello Statuto di Roma il primo giorno del mese successivo ai 60 giorni trascorsi da quando lo strumento di ratifica sarà stato depositato alle Nazioni Unite. “Apprezziamo la decisione dell’Ucraina di ratificare lo Statuto di Roma, un passo fondamentale perché ci sia giustizia per le vittime dei crimini di diritto internazionale commessi durante l’invasione russa. È anche il segnale della volontà del governo di accettare i diritti e gli obblighi che riguardano gli stati membri della Corte”, ha dichiarato Erika Guevara-Rosas, direttrice delle ricerche e delle campagne di Amnesty International.

La legge approvata dal parlamento ucraino, tuttavia, contiene una dichiarazione, ai sensi dell’articolo 124 dello Statuto di Roma, in base alla quale, per sette anni dall’effettiva entrata in vigore della ratifica, l’Ucraina “non riconoscerà la giurisdizione della Corte penale internazionale” sui crimini di guerra “quando, probabilmente, commessi da suoi cittadini”.

“Questa dichiarazione è contraria ai principi fondamentali della giustizia internazionale. In pratica, rischia di creare incertezza nei procedimenti attuali e futuri della Corte e di essere potenzialmente in conflitto con le precedenti dichiarazioni dell’Ucraina che avevano garantito alla Corte la giurisdizione su crimini commessi sul suo territorio dal 20 febbraio 2014. Inoltre, l’eccezione relativa ai cittadini ucraini consentirà ancora alla Corte di avere giurisdizione su presunti crimini di guerra commessi da cittadini russi o di altre nazionalità in Ucraina? Quest’ambiguità potrebbe impedire indagini rapide ed efficaci da parte della Corte”, ha commentato Guevara-Rosas.

Ucraina, il capo dell'AIEA: "Dopo la visita nel Kursk spero di parlare con Zelensky"

Il direttore generale dell'AIEA Rafael Grossi dopo aver visitato la centrale nucleare di Kursk intende andare in Ucraina e spera di parlare con Vladimir Zelensky. Lo ha detto lo stesso Grossi in un'intervista a Bloomberg rilanciata da Ria Novosti.  L'AIEA ha confermato che la visita di Grossi alla centrale nucleare di Kursk è prevista probabilmente per l'inizio della prossima settimana. "Dopo la mia visita a Kursk e in Russia la prossima settimana sarò a Kiev , spero di parlare con Zelensky", ha detto Grossi.

Grossi

©Ansa

Tusk: "L'India può mediare sulla guerra in Ucraina"

L'India potrebbe mediare nella guerra in Ucraina. È quello che ha affermato oggi il premier polacco Donald Tusk, dopo un incontro bilaterale a Varsavia con Nerendra Modi. "Sono molto lieto che il primo ministro abbia ribadito la sua disponibilità a spendersi personalmente per una fine della guerra giusta e veloce", ha detto Tusk, citato dalla Dpa. Da Varsavia Modi si sposterà direttamente a Kiev, dove incontrerà Zelensky. "L'India è profondamente convinta che quasi nessun problema possa risolversi sul campo di battaglia. La perdita di vite umane innocenti è la più grande sfida dell'umanità", ha detto Modi. 

Putin: "Tentato attacco ucraino a centrale nucleare Kursk"

Il presidente russo Vladimir Putin ha accusato le truppe ucraine di avere cercato di attaccare la scorsa notte la centrale nucleare della regione di Kursk. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti.

Le celebrazioni per il Giorno della bandiera in Russia

Soldati russi arrotolano la bandiera del Paese nel Giorno della Bandiera della russia, che segna l'anniversario di quando il Consiglio supremo delle Repubblica federale socialista sostituì il vessillo sovietico con quello della Russia.

Soldati russi a Poklonnaya hill

©Ansa

Ucraina, Modi: "Nessun conflitto si risolve sul campo di battaglia"

Nessun conflitto può risolversi "su un campo di battaglia". Lo ha dichiarato il primo ministro indiano, Narendra Modi, parlando dalla Polonia, dove si trova in visita ufficiale da ieri, alla vigilia della sua partenza per Kiev, per quella che sarà la sua prima missione in terra ucraina dall'invasione russa. "L'India è fermamente convinta che nessun problema possa essere risolto su un campo di battaglia", ha affermato Modi, aggiungendo che il suo Paese sostiene "il dialogo e la diplomazia per il ripristino della pace e della stabilità il prima possibile".

Russia, 'a Kursk inizia la costruzione di rifugi contro i raid'

Il governatore ad interim della regione di Kursk, Alexey Smirnov, ha annunciato che stanno iniziando a installare strutture modulari in cemento armato per creare rifugi per la protezione dai raid nel capoluogo dell'oblast russa in cui è in corso un'offensiva militare ucraina. Lo riporta la Tass citando il canale Telegram di Smirnov. "Oggi è iniziata l'installazione dei rifugi in cemento armato a Kursk. La decisione di installare tali strutture è stata presa dal quartier generale operativo", ha scritto il governatore aggiungendo che l'amministrazione della città di Kursk ha identificato alcuni luoghi solitamente affollati dove posizionare i rifugi, che saranno a ridosso di 60 fermate dei mezzi pubblici. Secondo Smirnov, altri 10 rifugi saranno realizzati nella cittadina di Zheleznogorsk e, secondo l'Afp, misure simili saranno adottate a Kurchatov.

Mosca, conquistato un altro villaggio nel Donetsk

Il ministero della Difesa di Mosca ha detto che le truppe russe hanno conquistato un altro villaggio nella regione ucraina di Donetsk, quello di Mezhevoye, in direzione della cittadina di Pokrovsk. 

Zelensky, un altro insediamento nel Kursk in mani ucraine

Un altro insediamento nella regione russa di Kursk "è sotto il controllo ucraino": lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che riferisce di una sua visita nella regione di Sumy al confine con la Russia. "Ho visitato la zona di confine della regione di Sumy e ha tenuto un incontro con il Comandante in capo (Oleksandr, ndr) Syrsky e il capo dell'Amministrazione militare di Sumy - si legge nel messaggio -. Il Comandante in capo ha riferito sulla situazione operativa in tutte le aree di operazioni attive... c'è un altro insediamento sotto il controllo ucraino".

Ucraina, rogo in sito militare dopo raid droni su Volgograd

L'attacco di un drone ucraino nella regione russa di Kursk ha innescato un incendio in un sito militare che alcuni osservatori hanno identificato come un aeroporto che ospita aerei da guerra e che potrebbero essere coinvolti in operazioni di combattimento contro le forze ucraine nella regione di Kursk. Lo riferisce il Moscow Times, mentre una fonte dei servizi segreti ucraini (Sbu) ha detto al Kyiv Independente che il sito colpito è un deposito di carburante e bombe Kab nella base aerea di Marinovka. "La Russia usa in modo attivo l'aerobase di Marinovka nella regione di Volgograd per bombardare le linee del fronte in Ucraina", ha spiegato la fonte. Il governatore della regione, Andrei Bocharov, ha riferito che le difese aeree russe hanno respinto un attacco di droni nei pressi del villaggio di Marinovka, circa 300 chilometri a est del confine con l'Ucraina e sede di una base dell'aeronautica militare russa. "A seguito dello schianto di drone, e' scoppiato un incendio in una struttura del ministero della Difesa", ha scritto Bocharov su Telegram. "I vigili del fuoco e i servizi di soccorso hanno prontamente avviato gli sforzi antincendio. Non ci sono state vittime", ha aggiunto. Il ministero della Difesa russo non ha commentato immediatamente la notizia dell'incendio, affermando solo che le sue forze hanno distrutto 13 droni nella regione di Volgograd nell'ambito di un più ampio attacco di droni ucraini in tutto il Paese durante la notte.

Zelensky, 'dall'inizio della guerra distrutte più di 500 chiese'

"Dall'inizio di questa guerra, i colpi russi hanno già distrutto più di 500 chiese, case di preghiera e altri edifici religiosi. Tutti i credenti in Ucraina hanno sofferto per l'invasione del male russo": lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Apprezziamo molto ogni manifestazione di sostegno al nostro Paese e al nostro popolo nella battaglia per le nostre vite, vite che la Russia vuole distruggere completamente - si legge nel messaggio -. Chiunque prenda di mira chiese con bombe e missili merita solo la condanna del mondo intero. E questo è esattamente l'atteggiamento che dovrebbe ricevere lo Stato russo, il più grande terrorista al mondo oggi".

Usa, 'aumento rischio attacchi russi in Ucraina'

L'Ambasciata degli Stati Uniti a Kiev ha messo in guardia contro "un aumento del rischio di attacchi notturni e diurni da parte di droni e missili russi in tutta l'Ucraina, in concomitanza con la Giornata dell'Indipendenza dell'Ucraina del 24 agosto". L'allerta, si legge sul sito dell'Ambasciata, si riferisce ai "prossimi giorni e per tutto il fine settimana". L'Ambasciata invita i cittadini americani in Ucraina, tra l'altro, a "monitorare i media locali per gli aggiornamenti, identificare i luoghi di rifugio prima di qualsiasi allarme aereo e ripararsi immediatamente se viene annunciata un'allerta aerea".

Mosca, 'fiamme in struttura Difesa a Volgograd dopo raid droni'

Il governatore della regione russa di Volgograd, Andrei Bocharov, sostiene che un incendio sia divampato in una non meglio precisata "struttura del ministero della Difesa russo" nella zona di Marinovka in seguito a un attacco di droni ucraino. Il Moscow Times scrive che "alcuni osservatori hanno identificato" la struttura dove sarebbe divampato l'incendio "con un aerodromo che ospita aerei militari che potrebbero essere utilizzati in operazioni di combattimento contro le forze ucraine nella regione di Kursk". Questa versione non è però al momento verificabile in modo indipendente. Secondo Bocharov - citato dall'agenzia Interfax - non ci sarebbero vittime. Il governatore sostiene che la contraerea russa abbia respinto un attacco di droni vicino alla cittadina di Marinovka ma che un apparecchio, precipitando, abbia fatto scoppiare l'incendio.

Russia apre procedimento contro inviato Cnn in Kursk

Un procedimento penale è stato aperto dalle autorità di Mosca nei confronti di un giornalista americano e due colleghe ucraine della Cnn per essere entrati illegalmente in Russia al seguito delle truppe d'invasione di Kiev nella regione di Kursk. Lo ha reso noto il servizio d'intelligence interno, Fsb, citato dall'agenzia Ria Novosti. Il reporter americano è Nick Peyton Walsh, le giornaliste ucraine sono Olesya Borovik e Diana Butsko. Si tratta dello stesso provvedimento adottato in precedenza nei confronti degli inviati della Rai Stefania Battistini e Simone Traini.

Zelensky al confine con Kursk, in visita a Sumy

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha visitatola zona di confine nella regione di Sumy, da cui è diretta l'offensiva nel Kursk, sul territorio della Russia. Come riferito dallo stesso leader di Kiev su Telegram, sul posto ha avuto un incontro con il comandante in capo delle Forze ucraine, Oleksandr Syrsky, il quale gli ha riferito della conquista di un altro insediamento nella ragione di Kursk e della cattura di nuovi prigionieri russi. Sirksy ha anche informato sulle misure adottate per "rafforzare la difesa nelle direzioni di Pokrovsk e Toretsk. Allo stesso tempo, le autorità militari locali hanno riferito al presidente che nella regione di Sumy, dopo l'avvio dell'incursione nel Kursk, "si registra una diminuzione dei bombardamenti russi e delle vittime civili". 

Aiea, Grossi visiterà centrale nucleare nella regione di Kursk

Il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, visiterà la centrale nucleare nella regione russa di Kursk, che confina con l'Ucraina. "Possiamo confermare" questa visita "la prossima settimana", ha dichiarato all'Afp un portavoce dell'Agenzia senza fornire ulteriori dettagli.

Rafael Grossi

©IPA/Fotogramma

Dopo attacco droni, riapre aeroporto russo Volgograd

L'aeroporto internazionale di Volgograd, nel Sud della Russia, ha ripreso le normali operazioni dopo un attacco con droni nella regione omonima. Lo ha annunciato il servizio stampa dell'aeroporto. "Le restrizioni all'uso dello spazio aereo della regione sono state revocate. L'aeroporto di Volgograd sta operando normalmente", ha affermato il servizio stampa. 

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