Neuralink di Elon Musk ha impiantato il chip nel cervello di un secondo paziente

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L'obiettivo dell'azienda del magnate è migliorare la procedura chirurgica e modificare il posizionamento del dispositivo per evitare i problemi riscontrati durante il primo test

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L'operazione era stata annunciata a inizio luglio, con l'obiettivo, come spiegato dall'azienda, di "migliorare la procedura chirurgica e modificare il posizionamento del dispositivo" per evitare i problemi riscontrati durante il primo test. "Non voglio portare sfortuna, ma sembra che sia andato tutto benissimo con il secondo impianto di Neuralink", ha dichiarato Elon Musk durante il podcast di Lex Fridman. "C'è il segnale, molti elettrodi, tutto sta funzionando molto bene." Il primo paziente, Noland Arbaugh, ha infatti avuto dei problemi. Dopo l'operazione, alcuni fili hanno smesso di funzionare correttamente e Arbaugh ha perso il controllo del cursore. Come sottolineato da Neuralink, "siamo ancora in fase di prova". L'azienda sta testando il dispositivo, destinato ad aiutare le persone con lesioni al midollo spinale, con l’obiettivo di “creare un’interfaccia neuronale per il ripristino dell’autonomia di coloro che oggi hanno bisogni medici insoddisfatti". 

Telepathy: come funziona

Neuralink lavora a questo chip dal 2016 e a dicembre 2022 sono state annunciate le prime sperimentazioni umane. A settembre 2023 è stata aperta la lista d'attesa per coinvolgere oltre 20.000 persone nella sperimentazione entro il 2030, cercando i primi 11 pazienti per verificare la sicurezza e l'efficacia del chip. Telepathy consente di controllare dispositivi esterni, come un computer o un arto robotico, attraverso il pensiero. Il dispositivo si basa sulla brain-computer interface (BCI), un’interfaccia cervello-computer che permette la comunicazione tra l’attività cerebrale e un qualsiasi device esterno. Neuralink impianterà un chip nel cervello di un altro paziente. "Il dispositivo Neuralink è simile a un Fitbit o un Apple Watch con piccoli fili o elettrodi. Il chip Neuralink è pensato per aiutare le persone con disabilità", ha spiegato Musk, ma l'obiettivo a lungo termine è sviluppare un dispositivo capace di “sbloccare il potenziale umano”, migliorando le capacità fisiche e mentali fino a raggiungere la “simbiosi con l’intelligenza artificiale.”

 

Il primo paziente

Noland Arbaugh è stato operato a gennaio 2024. "Sono passati quasi sei mesi da quando mi hanno impiantato Telepathy e per ora sta andando bene", ha raccontato Noland a Fanpage.it. "Sento di aver fatto di più negli ultimi sei mesi di quanto non abbia fatto in tutti i trent’anni precedenti." Arbaugh ha 29 anni ed è rimasto paralizzato dalla spalla in giù dopo un incidente subacqueo. Il dispositivo gli ha permesso di giocare ai videogiochi, navigare su Internet, postare sui social media e muovere un cursore sul suo laptop. Poche settimane dopo l'operazione, l'impianto ha iniziato a funzionare male. Neuralink ha spiegato in un post sul blog che i fili si sono ritratti, riducendo i bit al secondo. Arbaugh ha quindi perso velocità e precisione nel controllo del cursore. "Crediamo che i malfunzionamenti possano essere risolti inserendo i fili che si sono staccati dal cervello più in profondità." L’obiettivo della seconda operazione è infatti migliorare la procedura chirurgica e modificare il posizionamento del dispositivo per evitare i problemi riscontrati durante il primo test.

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