Introduzione
Nel weekend c’è stato il rush finale di incontri e martedì la candidata democratica in corsa per la Casa Bianca dovrà partecipare al primo incontro pubblico con il suo numero due. I nomi in lizza sono Tim Walz, Mark Kelly e Josh Shapiro: quest’ultimo, governatore della Pennsylvania, è dato come favorito. Per Harris la scelta è cruciale, visto il poco tempo a disposizione prima del giorno delle elezioni e considerate le attuali difficoltà dell’avversario Donald Trump che potrebbe vedersi costretto a sostituire in corsa il suo numero due. J.D. Vance infatti da alcune settimane è nell’occhio del ciclone. "Chi vota lo fa per me", ha detto il tycoon provando a smorzare le tensioni ma i sondaggi parlano chiaro: la candidata democratica ha invertito la tendenza rispetto a quando il candidato era Biden e ora è in vantaggio di un punto.
Quello che devi sapere
I tre candidati
Tim Walz, Mark Kelly e Josh Shapiro. Questi sono i nomi dei tre possibili candidati per la vicepresidenza di Kamala Harris, in corsa per la Casa Bianca contro Donald Trump. Lo scorso fine settimana si sono tenuti gli ultimi incontri di consultazione e a breve la democratica dovrà sciogliere la riserva. Harris e il suo vice designato dovranno infatti apparire insieme al prossimo appuntamento pubblico di martedì.
Vantaggio Harris su Trump
Scegliere bene il suo vicepresidente è cruciale per Kamala Harris. Soprattutto ora che i sondaggi la danno testa a testa con Donald Trump negli stati in bilico e in vantaggio di un punto a livello nazionale. Un trend inverso per i democratici rispetto a quando il candidato era Joe Biden. La scelta del numero due per Kamala Harris diventa ancora più importante ora che il vice di Trump, J.D. Vance, è nell’occhio del ciclone per alcune affermazioni infelici che hanno portato molti repubblicani a non escludere la possibilità che possa essere sostituito. Il vicepresidente non pesa sulla vittoria, "chi vota lo fa per me", ha detto il tycoon nel tentativo di smorzare le tensioni ma su Vance le polemiche non si placano
Shapiro il favorito
Prima dello scorso weekend i candidati erano sei: il governatore del Minnesota Tim Walz, il senatore dell'Arizona Mark Kelly, il governatore del Kentucky Andy Beshear, il segretario a Trasporti Pete Buttigieg, il governatore dell'Illinois J.B. Pritzker e il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro. Dopo il rush finale di incontri sono rimasti in tre e tra loro Shapiro risulta essere il favorito: il governatore della Pennsylvania è uno dei più popolari d'America e ha conquistato lo stato nel 2022, battendo Doug Mastriano, il candidato di Donald Trump.
Chi è Josh Shapiro
Cresciuto a Dresher, località fuori Philadelphia, Shapiro ha studiato alla Georgetown University e alla University of Rochester. Ha trascorso alcuni anni a Capitol Hill prima di entrare nella politica statale. Shapiro ha ottenuto i suoi maggiori risultati come procuratore generale, quando è stato alla guida dell'indagine che ha smascherato gli sforzi della chiesa cattolica di coprire lo scandalo delle molestie sessuali sui bambini. Shapiro potrebbe favorire la chance di vittoria di Harris in Pennsylvania, stato chiave nella corsa alla Casa Bianca con i suoi 19 voti elettorali che possono decidere la presidenza.
Shapiro: a chi piace e a chi no
Ebreo praticante, il governatore della Pennsylvania non piace ai progressisti democratici, che temono possa minare le chance di vittoria di Harris a novembre alienando il voto dei musulmani e dei pro-palestinesi. I suoi sostenitori invece ritengono che la nomina di Shapiro aiuterebbe la vicepresidente perché sarebbe in grado di attirare i democratici moderati, gli indipendenti e parte degli elettori di Nikki Haley, oltre a rassicurare gli elettori ebrei addolcendo le posizioni di sinistra di Harris.
Chi è Mark Kelly
Subito dopo Shapiro, l’altro nome in vetta alla classifica è quello del senatore dell'Arizona Mark Kelly. Il senatore ha un curriculum che potrebbe attirare gli elettori, dai più progressisti ai conservatori. Ex pilota di combattimento della Marina e astronauta della Nasa, è arrivato a Washington nel 2020 e la sua storia personale, come ricorda la Bbc, potrebbe far leva sugli elettori sul tema della sicurezza delle armi: sua moglie, Gabby Giffords, ex membro della Camera dei Rappresentanti, è stata colpita alla testa nel 2011 durante un comizio in Arizona.
Chi è Tim Walz
Le chance di Tim Walz sono invece più ridotte. Il governatore del Minnesota piace ai progressisti che invece attaccano le posizioni di Shapiro. Tuttavia, il suo Stato non è cruciale per la conquista della presidenza (a differenza della Pennsylvania che porta 19 voti elettorali): la campagna di Harris sa infatti che la vittoria passa per la conquista di Pennsylvania, Wisconsin e Michigan, i tre Stati per i quali Hillary Clinton perse contro Trump nel 2016. Walz ha servito 12 anni nel Congresso prima di diventare governatore nel 2018. Nel 2020 ha guidato il Minnesota nel periodo delle proteste seguite all'uccisione di George Floyd, schierando la Guardia Nazionale per arginare le rivolte.