Il ritorno di Marco Polo in Cina ... a 700 anni dalla scomparsa
MondoUna grande mostra per ricordare Marco Polo a 700 anni dalla scomparsa. Un evento fortemente voluto dall’Istituto italiano di Cultura a Pechino per raccontare la storia del viaggiatore e mercante veneziano che aprì una porta tra Oriente ed Occidente. In arrivo una nuova puntata del podcast trafug’Arte con il racconto della misteriosa scomparsa della prima edizione de “Il Milione” di Marco Polo.
“Marco Polo è ritornato, è tornato dal suo viaggio…”. Iniziava così una celebre canzone per ragazzi degli anni ’80 che chi oggi ha cinquant’anni ricorda bene. Ma, a ben vedere, Marco Polo dalla Cina non se ne è mai andato, la sua figura è più che mai presente nell’immaginario collettivo orientale. Se avete la fortuna di comunicare con un cinese a Pechino – anche se difficilmente vi parleranno in italiano o in inglese – vi accorgerete subito di quanto questo viaggiatore italiano del 1200 sia ancora amato. Si fermeranno a lungo a parlarne con voi (sempre che riusciate a capirvi!). Diverse sono le vie e le piazze a lui intitolate. È così apprezzato che sul grande bassorilievo circolare del China World Art Museum di Pechino - che riassume la storia millenaria della Cina - gli unici due occidentali ad essere raffigurati sono Marco Polo e Matteo Ricci.
Ed è proprio al China World Art Museum che è stata inaugurata – alla presenza del presidente del Consiglio Giorgia Meloni - la mostra "Viaggio di Conoscenze. Il Milione di Marco Polo e la sua eredità tra Oriente e Occidente”. Un grande evento concepito e realizzato in soli sei mesi - di concerto e con l'incoraggiamento dell’ambasciatore italiano in Cina Massimo Ambrosetti – su iniziativa di Federico Roberto Antonelli, direttore dell’Istituto italiano di cultura a Pechino.
Marco Polo, figura iconica tra Oriente e Occidente
Una mostra - quella inaugurata al China World Art Museum di Pechino - che racconta, con documenti rari e preziose opere d’arte antiche, la vita del viaggiatore e mercante veneziano durante la prima globalizzazione della storia ma anche l’eredità fondamentale che Marco Polo ha lasciato nei secoli successivi, tanto che il resoconto dei viaggi de “Il Milione” è stato preso a riferimento e ispirazione da un altro grande esploratore: Cristoforo Colombo. Marco Polo figura iconica nei rapporti tra Oriente e Occidente, ripresa anche nella letteratura italiana del 20esimo secolo da Italo Calvino e le sue “Città invisibili”. Ma soprattutto la sua figura viene apprezzata da chi ancora oggi commercia o vuole commerciare con la Cina tanto che - racconta Antonelli - la mostra è stata finanziata da sponsor privati che credono che nell’attualità della figura di Marco Polo come facilitatore di rapporti economici tra l’Italia e la Cina, come del resto la presenza fisica della premier Giorgia Meloni – insieme al ministro della Cultura cinese – sta lì a dimostrare.
Tredici musei italiani per una mostra cinese
Guicciardo Sassoli de’ Bianchi Strozzi è il curatore della mostra su Marco Polo. Insieme a Giorgia Cestaro, ha passato gli ultimi sei mesi in una lotta contro il tempo per selezionare e ottenere in prestito dai più importanti musei italiani oggetti, documenti e reperti preziosi in grado di raccontare la figura e la storia di Marco Polo. Oggetti come il mappamondo di Fra Mauro, tanto per citarne uno. Tra i musei che hanno accolto la richiesta di Sassoli de' Bianchi Strozzi il Poldi Pezzoli di Milano, lo Stibbert di Venezia, i Musei civici di Bologna, d Genova, la Fondazione Musei Civici di Venezia con la direttrice Chiara Squarcina presente a Pechino e ancora l’Accademia dei Lincei e l’Accademia nazionale di arte moderna di Roma. Un grande sforzo collettivo anche per costruire e rendere “bello” lo spazio in cui è stata allestita la mostra, di cui si è occupato l’architetto italiano di prestigio internazionale con sede a Shanghai Aldo Cibic che con Joseph Dejardin ha curato direzione artistica e allestimento dell’evento culturale.
I curatori scientifici della mostra
Infine, è importante ricordare il contributo di altissimo livello scientifico degli altri curatori della mostra, tra cui il professor Eugenio Burgio dell’Università Cà Foscari di Venezia (che insieme a tanti altri avremo ospite nel prossimo podcast trafug’Arte su Marco Polo) e i professori Antonio Montefusco (Cà Foscari) e Andrea Nanetti della Nanyang University di Singapore. Oltre al contributo dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani nella persona di Giovanna Fazzuoli (anche il direttore Massimo Bray era presente ospite a Pechino) e poi ancora i contributi di Marco Cerbo, Tommaso Giordano dell’Istituto italiano di cultura e Ginevra Oliva, primo consigliere d’Ambasciata d’Italia a Pechino.
"Wow!" esclamò Giorgia Meloni
“Presidente, dobbiamo andare, Xi Jinping ci sta aspettando” incalza lo staff della premier. "Per una volta che mi diverto, mi portate via!", riponde Giorgia Meloni, ancora immersa nell'esperienza di realtà virtuale a 360°, che in quel momento l'aveva magicamente trasportata nella Venezia del 13esimo secolo. "Presidente, se aspetta ancora dieci secondi si troverà presso l'antica abitazione di Marco Polo", suggerisce in quel momento Marco Pizzoni di Way Experience. E la premier aspettò. Pizzoni - che ci ha raccontato questo divertente aneddoto - insieme a Pier Francesco Jelmoni è uno dei fondatori di questa start up che ha vinto il bando per l'implementazione digitale della mostra, sbaragliando tutti i concorrenti. Ci ha raccontato il dietro le quinte della visita riservata della premier alla mostra su Marco Polo, insieme ad una delegazione di una cinquantina di persone. La realtà aumentata è stata uno dei punti di forza di questa mostra, ci ha puntato molto lo stesso ambasciatore Ambrosetti, soddisfatto dell'esito finale. Una scommessa che, almeno stando alla reazione di chi ha indossato i visori speciali - Meloni compresa - può considerarsi vinta. Prossima tappa la futura mostra di Caravaggio a Pechino a novembre. Questa volta non ci sarà la Meloni ma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in persona. E chissà che anche lui non si faccia catturare dalla magica dimensione parallela della realtà virtuale in 3D.
Trafug'Arte e il "Milione perduto" di Marco Polo
Il 30 agosto uscirà una nuova puntata del podcast sui misteri dell'Arte di Sky TG24 trafug'Arte sulla storia de "Il Milione" di Marco Polo e la scomparsa del primo manoscritto originale redatto da Rustichello da Pisa. Nel podcast ci saranno anche le voci dei massimi esperti al mondo del grande mercante e viaggiatore veneziano e dei curatori della mostra di Pechino.