Guerra in Medioriente, Hezbollah: "Abbiamo lanciato 100 razzi contro Israele"

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"Come parte della risposta all'attacco e all'assassinio compiuto dal nemico" nella città costiera meridionale di Tiro, i combattenti di Hezbollah hanno attaccato due postazioni israeliane sulle alture annesse del Golan "con 100 razzi Katyusha", si legge in una nota del Partito di Dio libanese. I mediatori dell'accordo su una possibile tregua a Gaza hanno trasmesso a Israele "il riferimento" di Hamas sulle linee generali dell'intesa. Lo ha fatto sapere l'ufficio del premier per conto del Mossad

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Gallant: "Tank da Rafah possono raggiungere il fiume Litani"

I tank in uscita dall'operazione di terra a Rafah "possono arrivare fino al fiume Litani". Lo ha detto il ministro della difesa Yoav Gallant durante una visita ai soldati al confine con Gaza riferendosi al fiume in Libano a circa 16 chilometri a nord della frontiera con Israele. "Stiamo colpendo duramente Hezbollah e siamo in grado di intraprendere qualsiasi azione necessaria in Libano o a raggiungere un accordo da una posizione di forza. Preferiamo un accordo, ma se la realtà ce lo impone, sapremo combattere". La linea del fiume Litani è quella oltre la quale  Israele vuole ritornino gli Hezbollah. 

Piantedosi, per condotte antisemitismo 22 denunce in 6 mesi

"L'antisemitismo è uno degli aspetti più preoccupanti che è emerso all'indomani dell'attacco terroristico del 7 ottobre e infatti ho immediatamente disposto un rafforzamento di tutti i dispositivi di osservazione e controllo riferiti agli obiettivi sensibili presenti sull'intero territorio nazionale". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, rispondendo in question time alla Camera ad una interrogazione di AVS. "La situazione è costantemente monitorata anche dal Comitato analisi strategica antiterrorismo - ha ricordato il titolare del Viminale - le cui analisi hanno reso possibile elaborare una puntuale ricognizione delle migliaia di obiettivi sensibili in Italia, sui quali è stata intensificata l'attività di vigilanza. 

'Israele dichiara statali 3.000 acri in Valle Giordano'

L'Amministrazione Civile israeliana - che gestisce anche quelli in Cisgiordania - ha dichiarato 2.965 acri nella Valle del Giordano "terra statale", idonei dunque per lo sviluppo futuro. Lo ha denunciato l'ong israeliana 'Peace Now' secondo cui si tratta della maggiore designazione del tipo dalla firma degli Accordi di Oslo del 1993 e ne segue altre già effettuate a febbraio e marzo scorso. La stessa ong ha denunciato che tra due giorni, il Consiglio di pianificazione discuterà piani per la costruzione di 6.016 unità abitative in dozzine di insediamenti ebraici in Cisgiordania. 

Mozione centrodestra, riconoscere la Palestina. Soluzione due Stati

Domani nell'Aula della Camera ci sarà il seguito della discussione sulle mozioni volte al riconoscimento dello Stato di Palestina. Il centrodestra nella sua mozione sottolinea, tra l'altro, che nel conflitto in Medio Oriente il governo italiano, "anche in qualità di titolare della Presidenza del G7, continua a lavorare perche' proseguano i negoziati tra le parti per raggiungere al più presto un cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi" e che tredici ministri degli esteri hanno firmato una lettera al ministro degli esteri Katz, sollecitando la controparte israeliana a porre fine alle operazioni militari su vasta scala a Rafah e a garantire l'accesso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza". "E' essenziale affrontare l'emergenza umanitaria del popolo palestinese e le sue legittime aspirazioni ad avere un proprio Stato, così come è necessario tutelare l'altrettanto legittima aspirazione alla sicurezza dello Stato di Israele; sul fronte umanitario, prosegue l'impegno del Governo italiano per l'assistenza alla popolazione civile palestinese attraverso l'iniziativa 'Food for Gaza'", si aggiunge nella bozza della mozione. Il centrodestra impegna il Governo "a continuare a profondere ogni sforzo diplomatico per sostenere l'attuazione del piano di pace nei termini previsti dalla risoluzione n. 2735 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite; a continuare a operare, anche attraverso l'iniziativa 'Food for Gaza', affinché venga assicurata la costante e continua fornitura di aiuti umanitari alla popolazione civile della Striscia di Gaza; a collaborare con gli altri partner internazionali per coordinare e promuovere iniziative per una pace negoziata e duratura tra Israele e Palestina; a sostenere nelle opportune sedi europee e internazionali iniziative finalizzate al riconoscimento dello Stato di Palestina nel quadro di una soluzione negoziata fondata sulla coesistenza di due Stati sovrani e democratici, che possano riconoscersi reciprocamente e vivere fianco a fianco in pace e sicurezza".

Gaza, quasi 38mila palestinesi uccisi dal 7 ottobre

Sono almeno 37.953 i palestinesi uccisi e 87.266 quelli che sono rimasti feriti nell'offensiva militare israeliana sulla Striscia di Gaza dal 7 ottobre. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Gaza in una nota precisando che 28 palestinesi sono stati uccisi e altri 125 feriti nelle ultime 24 ore.

Fonti: alto comandante Hezbollah ucciso in raid Israele

In un raid israeliano su Tiro in Libano è stato ucciso un alto comandante di campo degli Hezbollah. Lo hanno riferito fonti vicine ai miliziani sciiti, citate dai media israeliani. "Un comandate degli Hezbollah responsabile di uno dei tre settori del Libano sud è stato ucciso", ha spiegato la fonte. Secondo media arabi, anche questi ripresi da quelli israeliani, si tratta di Abu Ali Nasser, il capo del gruppo 'Aziz', una delle tre divisioni regionali di Hezbollah del sud Libano al confine con Israele.

Israele, un morto nell'attacco nel centro commerciale

E' morto uno dei due giovani israeliani feriti a coltellate in un centro commerciale a Karmiel, nel nord di Israele. Lo hanno riferito i media. A compiere l'attacco terroristico è stato, secondo la polizia, un arabo israeliano, poi ucciso dalla reazione delle vittime stesse. Restano ancora gravi le condizioni del secondo ferito nell'attacco.

Chiese a sindaco Gerusalemme, ‘non conformi a status quo azioni legali per riscossione tasse’

I patriarchi e i capi delle Chiese di Terra Santa hanno incontrato “in un clima positivo" il sindaco di Gerusalemme, Moshe Leon, per consegnarli una lettera indirizzata al primo ministro Netanyahu e per esprimergli  “la loro preoccupazione per le recenti azioni legali intentate dalla municipalità contro le Chiese per la riscossione delle cosiddette tasse comunali”. Lo fanno sapere i patriarchi e i capi delle Chiese di Terra Santa in una nota.   Nell’incontro, “i capi delle Chiese hanno ribadito la loro posizione secondo cui tali azioni unilaterali dei Comuni non sono conformi allo Status Quo e ai diritti delle Chiese, riconosciuti e sostenuti da secoli e concessi alle Chiese per il loro immenso contributo dato alla Terra Santa e alla Città di Gerusalemme”. Per i leader cristiani “qualsiasi soluzione alle questioni pendenti tra le Chiese e i Comuni deve essere conseguita attraverso il dialogo con il Governo che ha una visione olistica della complessa questione e delle relazioni”. I capi delle Chiese, riferisce la nota, hanno ribadito “la loro disponibilità a dialogare con il Comitato speciale creato a questo scopo dal Governo nel 2018, e guardano ai Comuni come parte di questa soluzione olistica”.



IDF attacca Gaza, colpiti "terroristi" a Shejaiya

Nelle ultime 24 ore l'esercito israeliano ha continuato le sue operazioni di attacco su tutta la Striscia di Gaza, ma ha colpito infrastrutture e "terroristi" soprattutto nell'area di Shejaiya, nei dintorni di Gaza City a Nord. Qui, si legge sul profilo Telegram di IDF, i militari hanno "eliminato terroristi, localizzato armi e smantellato siti e infrastrutture" di Hamas. Inoltre, "durante i raid mirati, le truppe dell'IDF hanno localizzato tunnel operativi e armi, inclusi fucili AK-47, granate, caricatori e ulteriore equipaggiamento militare". Quanto a Rafah, anche nella citta' del Sud "in collaborazione con le truppe di terra, la Israel Air force ha smantellato diverse infrastrutture".

Israele, "neutralizzato" autore attacco con coltello a Karmiel

L'aggressore che ha accoltellato due persone - di cui una gravemente - in un centro commerciale a Karmiel, nel nord di Israele, è stato "neutralizzato" Lo ha fatto sapere la polizia. Secondo i media è stato ucciso.

L'Iran sanziona gli Usa per repressione proteste pro Palestina

L'Iran ha imposto sanzioni contro 11 cittadini americani accusati di essere coinvolti "nella violazione di diritti umani reprimendo proteste pacifiche a favore della Palestina da parte di studenti universitari e professori negli Usa". Lo si legge in una dichiarazione del ministero degli Esteri di Teheran, secondo cui le sanzioni sono state imposte in linea con la legge che combatte "le violazioni dei diritti umani e alle attività avventuristiche e terroristiche degli Stati Uniti nella regione". Le sanzioni di Teheran prevedono "il blocco dei conti e delle transazioni nel sistema finanziario e bancario iraniano, il blocco dei beni all'interno della giurisdizione iraniana e il divieto di rilascio di visti e ingresso nel territorio iraniano", riferisce Mehr. Tra gli individui sanzionati ci sono il commissario del Dipartimento della Sicurezza pubblica della Georgia, William Billy Hitchens, il comandante per le operazioni sul campo della Georgia, Eddie Grier, il capo del dipartimento di polizia dell'Università della Florida, Linda J. Stump-Kurnick, il capo del dipartimento della polizia metropolitana del Distretto della Columbia, Pamela A. Smith e il capo assistente esecutivo del dello stesso dipartimento di polizia, Jeffery Carroll. Nella dichiarazione del ministero degli Esteri iraniano, compaiono tra i sanzionati anche Karl Jacobson, capo del dipartimento di polizia di New Haven, Shane Streepy, vice capo del dipartimento di polizia dell'Università del Texas (UTPD), Michael Cox, commissario del dipartimento di polizia di Boston, Scott Dunning, direttore del dipartimento centrale di polizia dell'Università dell'Indiana, Michael Thompson, capo della polizia dell'Arizona State University e John Brockie, capo della polizia del dipartimento di CAL State Long Beach.

Israele-Hezbollah, incontro tra inviati Usa e Francia

L'inviato americano Amos Hochstein incontrerà oggi a Parigi l'inviato del presidente francese Emmanuel Macron in Libano, Jean-Yves Le Drian, tra le preoccupazioni di una guerra tra Hezbollah e Israele. Il mese scorso Hochstein ha visitato Israele e Libano come parte degli sforzi per allentare le tensioni. Mentre era a Beirut, Hochstein ha affermato che una soluzione diplomatica tra Israele e Hezbollah è "realizzabile ed urgente". 

Singapore pronta a riconoscere lo Stato di Palestina

Il ministro degli Esteri di Singapore, Vivian Balakrishnan, ha dichiarato in Parlamento che la città-Stato è pronta a riconoscere lo Stato di Palestina. Balakrishnan ha sottolineato che è necessario un governo palestinese efficace che riconosca il diritto di Israele a esistere e condanni fermamente il terrorismo. E ha affermato: "Entrambe le parti hanno diritti legittimi ed entrambi i popoli hanno il diritto di vivere in pace e dignità all'interno di confini sicuri".

Il ministro degli Affari esteri di Singapore, Vivian Balakrishnan

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Il bilancio delle vittime

Piè di 37 mila palestinesi e oltre 1400 israeliani sono rimasti uccisi da quando il 7 ottobre 2023 Hamas ha lanciato un'offensiva contro Israele. Il bilancio è del Plaestinian Health Ministry e dell'IDF.

Khan Younis (Gaza) evacuata su ordine dell'esercito israeliano

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Il 2 luglio l'esercito israeliano ha ordinato l'evacuazione di Khan Younis, a sud di Gaza.

Le origini del conflitto

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso la miccia di un conflitto che ha origini lontane nel tempo e nei principi. Negli anni, qualche tentativo di trovare la pace è stato fatto. TUTTO SULLA QUESTIONE ISRAELO-PALESTINESE

Media: Solo due o tre persone sanno dove si trova Sinwar

Solo due o tre persone sanno dove si trova il leader di Hamas Yahya Sinwar, secondo quanto riferito fonti del gruppo islamista al quotidiano londinese Asharq Al-Awsat. La fonte ha poi sottolineato che mentre Israele ha tentato di assassinare "molti dei leader di primo e secondo livello" di Hamas ma senza mai arrivare davvero a Sinwar. Stando all'articolo, il leader di Hamas non prenderebbe mai in considerazione un accordo con Israele che preveda il suo esilio dall'enclave palestinese.

Yahya Sinwar, leader e fondatore del movimento di Hamas a Gaza

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Yahya Sinwar, leader e fondatore di Hamas, durante un discorso fatto alla popolazione di Gaza il 14 aprile 2023, durante il "Jerusalem Day"

Media, probabile incontro Biden-Netanyahu a Washington a fine luglio

Un funzionario della Casa Bianca ha fatto sapere al Times of Israel che nelle prossime settimane dovrebbe avvenire un incontro tra Benjamin Netanyahu e Joe Biden. Il presidente israeliano sarà in viaggio a Washington, dove il 24 luglio pronuncerà un discorso al Congresso degli Stati Uniti. "Il presidente Biden conosce il primo ministro Netanyahu da 30 anni. Probabilmente si vedranno quando il primo ministro sarà qui durante quella settimana, ma non abbiamo nulla da annunciare in questo momento", ha affermato il funzionario.

Cominciata evacuazione avamposto ebraico in Cisgiordania

Le forze di sicurezza israeliane hanno cominciato ad evacuare l'avamposto illegale ebraico di Oz Zion in Cisgiordania. Lo ha riferito la Radio Militare segnalando che sul posto ci sono incidenti con i coloni che hanno dato alle fiamme pneumatici e cercato di impedire alle forze di sicurezza di arrivare sul luogo. L'avamposto è costruito su terra privata palestinese ed è stato eretto la prima volta nel 2005, poi demolito dall'esercito e quindi ricostruito. Ora il nuovo intervento di evacuazione e abbattimento.

M.O, nella tendopoli di Gaza la pelle dei bambini è malata

Scabbia, varicella, pidocchi, impetigine e altre eruzioni cutanee debilitanti: la pelle dei bambini di Gaza è malata. "Mio figlio non riesce a dormire tutta la notte perché non riesce a smettere di grattarsi il corpo", ha detto Wafaa Elwan raccontando l'ultima epidemia che ha colpito la tendopoli dove lei e i suoi sette figli si sono rifugiati. Il bambino ha macchie bianche e rosse su piedi e gambe, e altre sotto la maglietta. Più di 150.000 persone nei territori palestinesi hanno contratto malattie della pelle nelle condizioni in cui sono stati costretti gli sfollati di Gaza da quando è scoppiata la guerra tra Israele e Hamas il 7 ottobre scorso, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità. "Dormiamo per terra, sulla sabbia, dove sono presenti", ha detto Elwan. La sua famiglia è una delle migliaia che vivono su una distesa sabbiosa vicino al mare, nei pressi della citta' centrale di Gaza di Deir al-Balah. "Non possiamo fare il bagno ai nostri bambini come prima - prosegue e non ci sono prodotti igienici e sanitari per lavare e pulire il posto. Non c'è niente". Lo stesso mare, dove i bambini si lavavano, e' malato: "E' tutto liquami. Buttano persino immondizia e pannolini per bambini in mare". L'Oms ha segnalato 96.417 casi di scabbia e pidocchi dall'inizio della guerra a Gaza, 9.274 casi di varicella, 60.130 casi di eruzioni cutanee e 10.038 casi di impetigine.

Casa Bianca, Biden potrebbe ricevere Netanyahu a Washington

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, probabilmente incontrerà il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, quando sarà a Washington alla fine di questo mese per parlare a una sessione congiunta del Congresso. Lo ha annunciato la Casa Bianca. "Il presidente conosce il primo ministro Netanyahu da tre decenni. Probabilmente si vedranno quando il primo ministro sarà qui nel corso di quella settimana, ma non abbiamo nulla da annunciare in questo momento", ha detto un funzionario della Casa Bianca al Times of Israel. Netanyahu dovrebbe parlare al Congresso il 24 luglio. 


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