Guerra Gaza, l'Idf: "Abbiamo quasi smantellato Hamas a Rafah"

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"Ci stiamo chiaramente avvicinando al punto in cui possiamo dire di aver smantellato la Brigata Rafah", ha detto il capo di Stato maggiore Herzi Halevi. "La fase più intensa della guerra a Rafah sta per finire. Avremo la possibilità di spostare parte delle forze a nord", ha aggiunto Netanyahu in un'intervista a Channel 14, riferendosi alla battaglia contro Hezbollah. Otto persone sono morte in un attacco aereo israeliano che ha colpito una scuola vicino alla città di Gaza, utilizzata per distribuire aiuti

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Iran e Bahrein 'd'accordo ad avvio colloquio per riallacciare rapporti'

Si riavvicinano Iran e Bahrein. I due Paesi annunciano di aver concordato di "istituire i meccanismi necessari per discutere della ripresa dei rapporti politici", riferisce l'agenzia ufficiale iraniana Irna riportando di un incontro avvenuto ieri a Teheran tra il capo della diplomazia del Bahrein, Abdullatif bin Rashid Al Zayani, e il ministro degli Esteri ad interim iraniano, Ali Bagheri Kani.

L'agenzia Bna del Bahrein - che aveva rotto le relazioni con l'Iran nel 2016 - dà notizia di una dichiarazione congiunta in cui si precisa che il faccia a faccia è avvenuto nel contesto delle "fraterne storiche relazioni" tra il regno e la Repubblica Islamica "e dei legami di religione, vicinato, storia comune e interessi comuni che uniscono" i due Paesi.

I due ministri si sono incontrati a margine dei lavori dell'Asia Cooperation Dialogue, a cui - secondo l'Irna - partecipano più di 30 Paesi della regione. Al Zayani era a Teheran il mese scorso per l'ultimo saluto a Ebrahim Raisi, il presidente iraniano morto in un incidente di elicottero insieme al ministro degli Esteri Hossein Amir Abdollahian.

Capo stato maggiore Usa, 'Usa non in grado di difendere Israele in guerra contro Hezbollah'

Gli Stati Uniti non saranno in grado di aiutare Israele a difendersi in una eventuale guerra complessiva con Hezbollah così come invece avevano fatto lo scorso aprile durante l'attacco con i droni dell'Iran, ha affermato il capo degli stati maggiori riuniti Usa, Charles Brown, ribadendo che da Washington si continua a consigliare a Israele di evitare di aprire un fronte contro il sud del Libano. L'Iran, ha aggiunto, "sarà più orientato a sostenere Hezbollah, soprattutto se ritengono che sia particolarmente minacciato". Una offensiva militare di qualsiasi tipo israeliana in Libano rischia di scatenare una guerra su più vasta scala, e di mettere le forze americane in pericolo. La sicurezza delle forze Usa è la priorità del Pentagono.

Media, bambini malati escono da Gaza via Kerem Shalom

Per la prima volta dall'avvio della guerra dopo i fatti del 7 ottobre, ad un gruppo di bambini di Gaza con seri problemi di salute è stato consentito di uscire dalla Striscia attraverso il valico israeliano di Kerem Shalom. Lo hanno riferito i media palestinesi - ripresi da quelli israeliani - secondo cui i bambini, della parte nord di Gaza, saranno poi curati all'estero. L'iniziativa è stata coordinata dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). 

Manifestanti a sindacato Israele: serve sciopero generale

Manifestanti antigovernativi hanno chiesto al sindacato dei lavoratori israeliano, Histadrut, di dichiarare uno sciopero generale fino a quando non verrà fissata una data per le nuove elezioni. La polizia sta tentato di disperdere la protesta in corso davanti alla sede a Tel Aviv del sindacato, dove attivisti bloccano l'ingresso. 

Netanyahu, 'operazione Rafah quasi conclusa, poi potremo spostare militari a nord'

"La fase più intensa della guerra a Rafah sta per terminare. Avremo poi la possibilità di spostare parte delle forze a nord e lo faremo. Prima e soprattutto a scopo difensivo e in seconda battuta per riportare gli sfollati alle loro case", ha affermato il Premier  Benjamin Netanyahu, in una intervista a Channel 14, riferendosi alla battaglia contro Hezbollah. 

Una volta completata la fase più intensa delle operazioni a Rafah quindi, "affronteremo il nord. Faremo il necessario. Posso garantire agli israeliani che se sarà necessario impegnarsi in questa sfida, lo faremo. Siamo in grado di combattere su diversi fronti e ci stiamo preparando a farlo", ha detto. 

Israele è disposta ad accettare a una soluzione diplomatica per porre fine alla minaccia di Hezbollah, ha aggiunto, precisando che tale passo "dovrà essere secondo i nostri termini, quindi includere la rimozione di Hezbollah dal confine". I residenti del nord di Israele devono poter tornare a casa, ha concluso.

Israele, 'ucciso comandante di Hamas, responsabile armi'

L'esercito israeliano ha detto che in un raid nella scorsa notte "è stato ucciso Muhammad Salah, un alto comandante di Hamas nella Striscia di Gaza che aveva un ruolo chiave nell'operazione di produzione di munizioni del gruppo". Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che Salah "ha guidato le operazioni strategiche di Hamas nella Striscia e ha comandato le squadre terroristiche incaricate dello sviluppo di armi". Nel frattempo l'Idf sta continuando ad operare nell'area di Rafah dove hanno distrutto - secondo la stessa fonte - "diversi imbocchi di tunnel trovati nel quartiere Tel al-Sultan della città".

Borrell, il conflitto in Libano è sempre più probabile

"La consegna degli aiuti a Gaza è impossibile: nulla entra e una parte degli aiuti marcirà presto, sarà perso. E anche quel poco che entra non può essere distribuito, perché la società civile è stata distrutta. Il piano Biden non viene attuato, per mancanza di sostegno da entrambi i lati". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell tratteggiando uno scenario tragico sul terreno. "Questo weekend è stato tra i più sanguinosi dall'inizio del conflitto e il rischio di un contagio nel sud del Libano è ogni giorno sempre più grande", ha messo in guardia.

Borrell, accesso umanitaria a Gaza ora impossibile

"La fornitura di assistenza umanitaria all'interno di Gaza è diventata impossibile. Nonostante tutte le pause tattiche, gli annunci, la situazione è che nessun aiuto sta entrando a Gaza. Sono stoccati fuori dal confine, alcuni beni si stanno deteriorando e saranno distrutti. La cosa più importante non è il prezzo delle cose che andranno perse ma il fatto che non possono entrare. E se entrassero, non c'è possibilità di distribuirli a causa della mancanza di ogni tipo di organizzazione. Il tessuto sociale, non gli edifici, è stato distrutto". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Esteri a Lussemburgo. 

Manifestanti Israele bloccano autostrada, verso sciopero generale

I manifestanti antigovernativi in Israele hanno bloccato questa mattina il traffico sull'autostrada 2, vicino a Tel Aviv, come parte di una protesta finalizzata a chiedere le dimissioni del primo ministro Benjamin Netanyahu. Lo scrive il Times of Israel aggiungendo che i manifestanti hanno chiesto che giovedì si arrivi a uno sciopero generale in tutta Israele in modo da esercitare maggiore pressione sul governo. ''Mentre gli ostaggi vengono abbandonati a Gaza, il nord sta bruciando e un'altra guerra minaccia di scoppiare, il governo sta trascurando tutte le nostre vite'', hanno detto i manifestanti in una nota. ''Questa è una situazione di emergenza. E' chiaro che Netanyahu non è né adatto, né degno'' a guidare il Paese, aggiungono.

Israele, colpiti obiettivi Hezbollah nel sud del Libano

L'esercito israeliano ha effettuato diversi raid la notte scorsa su "obiettivi terroristici di Hezbollah nel Libano meridionale, inclusa una struttura militare di Hezbollah nell'area di Aitaroun, nonché siti di infrastrutture operative e terroristiche nelle aree di Kfarkela e Khiam". Lo ha fatto sapere il portavoce militare. La stessa fonte ha poi detto che "in seguito ad un attacco con proiettili anticarro nella zona di Metulla la scorsa notte  due riservisti dell'Idf, membri della squadra di sicurezza, sono rimasti feriti in modo lieve e grave". 

Israele testa sistema di propulsione a razzo

Il ministero della Difesa di Israele ha annunciato che da una base nel centro del Paese è stato effettuato un lancio di prova di "un sistema di propulsione a razzo". "L'esperimento - ha spiegato il ministero - è stato stabilito in anticipo dal sistema di sicurezza ed è stato eseguito come previsto". 

Gaza, famiglie ostaggi, Netanyahu arretra da proposta tregua Usa

Il Forum delle famiglie degli ostaggi israeliani critica Benjamin Netanyahu per le sue dichiarazioni di ieri all'emittente Channel 14 su un accordo per il cessate il fuoco, accusandolo di ritirare il suo sostegno alla proposta di tregua avanzata dagli Stati Uniti. "Condanniamo fermamente la dichiarazione del primo ministro in cui si è ritirato dalla proposta israeliana. Ciò significa che abbandona 120 ostaggi e danneggia il dovere morale dello Stato di Israele nei confronti dei suoi cittadini", afferma il gruppo in una nota citata dai media locali. Da parte sua Hamas ha rilasciato una dichiarazione in cui descrive le recenti osservazioni di Netanyahu come dimostrazione che il premier israeliano vuole solo un "accordo parziale dopo il quale la guerra riprenderebbe" nella Striscia di Gaza e non la proposta che l'amministrazione Biden "ha cercato di vendere". 

Gaza, Hamas: Netanyahu dimostra di non volere l'accordo Biden

Hamas ha rilasciato una dichiarazione in cui descrive le recenti osservazioni di Benjamin Netanyahu come dimostrazione che il primo ministro israeliano vuole solo un "accordo parziale dopo il quale la guerra riprenderebbe" e non la proposta che l'amministrazione Biden "ha cercato di vendere". "La nostra insistenza affinché qualsiasi accordo includesse un cessate il fuoco permanente e un ritiro completo" delle forze israeliane "era necessaria per bloccare il percorso di Netanyahu", aggiunge Hamas in un comunicato citato dai media arabi. Ieri il premier israeliano ha detto all'emittente Channel 14 che accetterà di sospendere temporaneamente i combattimenti nella Striscia di Gaza per il rilascio di alcuni ostaggi ma che non porrà fine alla guerra finché Hamas non sarà distrutto. In tarda serata poi l'ufficio di Netanyahu ha affermato che è il movimento islamista e non Israele a rifiutare l'accordo di tregua. 

Gaza, media: personale medico tra vittime ultimo raid Israele

L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che due operatori sanitari sono rimasti uccisi e diversi altri feriti in un bombardamento israeliano che nella tarda serata di ieri ha colpito la clinica Daraj, nel centro della città di Gaza. Raid sono stati segnalati nelle stesse ore anche a Khan Younis, nel sud della Striscia. Il bilancio delle vittime dal 7 ottobre nell'enclave palestinese è di almeno 37.598 morti e 86.032 feriti, secondo il Ministero della Sanità locale gestito dal movimento islamista Hamas. 

Gaza, Qatar insieme a Spagna per pace giusta ed equa

Il Qatar e la Spagna hanno ribadito il loro impegno per "una pace giusta ed equa" nella Striscia di Gaza che garantisca ai palestinesi uno Stato e "la sicurezza reciproca con Israele", secondo una dichiarazione rilasciata ieri sera dal Ministero degli Esteri qatariota a seguito di un vertice tra i due paesi a Doha. Spagna e Qatar "hanno rafforzato la loro richiesta per un cessate il fuoco immediato, duraturo e sostenibile" nell'enclave palestinese "che consenta la consegna senza ostacoli di aiuti umanitari urgenti e il rilascio degli ostaggi", si legge nel comunicato di Doha. 

Gaza, ufficio Netanyahu: è Hamas a rifiutare accordo tregua

Dopo che Benjamin Netanyahu ha detto all'emittente Channel 14 che accetterà di sospendere temporaneamente i combattimenti nella Striscia di Gaza per il rilascio di alcuni ostaggi ma che non porrà fine alla guerra finché Hamas non sarà distrutto, l'Ufficio del primo ministro israeliano ha affermato che è il movimento islamista a rifiutare l'accordo di tregua e non Israele. Il premier "Netanyahu ha chiarito che non lasceremo" l'enclave palestinese "finché non avremo riportato tutti i 120 ostaggi, vivi o morti", si legge in una nota diffusa nella tarda serata di ieri. "Hamas è quello che si oppone all'accordo, non Israele", sottolinea l'Ufficio del primo ministro israeliano. I media dello Stato ebraico fanno notare che i commenti di Netanyahu a Channel 14 sembrerebbero contraddire i termini dell'ultima proposta israeliana di cessate il fuoco e accordo sugli ostaggi, i cui dettagli sono stati presentati il ;;mese scorso dal presidente americano Joe Biden: una tregua temporanea nella prima fase dell'accordo, che sarebbe estesa a "una calma sostenibile (cessazione permanente delle operazioni militari e delle ostilità)" in una seconda fase. Netanyahu ha tuttavia ripetutamente negato che la proposta israeliana preveda la fine della guerra prima che lo Stato ebraico raggiunga i due obiettivi dichiarati di distruggere Hamas e riportare a casa tutti gli ostaggi. 

Gaza, media: 8 morti in raid Israele su scuola usata da Unrwa

Otto persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite ieri in un attacco aereo israeliano che ha colpito una scuola vicino alla città di Gaza, utilizzata per distribuire aiuti. Lo riportano i media internazionali, citando fonti palestinesi. Il raid avrebbe centrato parte di un istituto gestito dall'Agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa). L'esercito israeliano ha affermato da parte sua che il sito era stato utilizzato dall'Unrwa ma ad oggi veniva usato da militanti di Hamas e della Jihad islamica, aggiungendo di aver preso misure precauzionali prima del bombardamento per ridurre il rischio di danni ai civili. L'Unrwa comunica che sta esaminando i dettagli dell'attacco segnalato prima di fornire ulteriori informazioni. 

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