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Israele-Hamas, Netanyahu: "Non lasceremo Gaza senza gli ostaggi"

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Otto americani restano in ostaggio a Gaza, comprese tre persone decedute secondo Israele. La crisi umanitaria nel sud di Gaza sta "rapidamente peggiorando" per decine di migliaia di persone. Nei campi per sfollati nella zona centrale e meridionale,  si legge nell'ultimo rapporto  dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Unocha), l'accesso all'acqua è estremamente scarso e vi è una grave carenza di cibo e di latte e latte artificiale per i bambini

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 La crisi umanitaria nel sud di Gaza sta "rapidamente peggiorando" per decine di migliaia di sfollati stipati in un'area lungo la costa in mezzo al "calore estivo ardente" e dove "il conflitto attivo e l'illegalita'" rendono quasi impossibile per gli operatori umanitari far fronte alle necessità e ai bisogni crescenti". E' quanto si legge nell'ultimo rapporto sulla situazione a Gaza dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Unocha). L'agenzia Onu riferisce inoltre che nei campi per sfollati nella zona centrale e meridionale di Gaza, l'accesso all'acqua è estremamente scarso e vi e' una grave carenza di cibo, nonche' di latte e latte artificiale per i bambini. "Molte famiglie riferiscono di consumare un solo pasto al giorno, e alcune di consumarne uno ogni due o tre giorni", afferma il rapporto. Il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah ha detto che nessun luogo di Israele sarà risparmiato in caso di guerra totale. Intanto il premier Benyamin Netanyahu che ha incontrato le famiglie degli ostaggi ha dichiarato che "non lasceranno Gaza finché non ritorneranno tutti gli ostaggi e non andremo via finché non avremo eliminato le capacità militari e governative di Hamas".


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Il molo Usa per gli aiuti a Gaza riprende le operazioni

Il molo americano riprende le attività a Gaza anche se gli aiuti sono trasportati in un'area di smistamento. Lo ha detto il Pentagono. Il molo era stato temporaneamente spostato venerdì per il maltempo. Secondo indiscrezioni riportate nei giorni scorsi dal New York Times, il molo sarà smantellato prima del previsto, forse già il mese prossimo. 

Avere le mestruazioni a Gaza: mancano acqua pulita e 10 milioni di assorbenti

Secondo  le stime di UN Women, ogni mese sono necessari circa 10 milioni  di  assorbenti igienici usa e getta o 4 milioni di assorbenti  riutilizzabili  per quasi 700 mila donne e ragazze che rischiano virus e   infezioni. Le  storie raccolte da ActionAId nella Giornata mondiale   dell'igiene  mestruale. LE STORIE

Israele avrebbe organizzato una campagna di persuasione online rivolta a politici USA

Lo rivela il New York Times, che cita fonti del Ministero della Diaspora  di Israele. Anche OpenAI e Meta affermano di aver individuato  un’operazione di disinformazione portata avanti da una società  israeliana. LEGGI L'ARTICOLO

Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente

Il 28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzzato il  riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 è stata la volta della  Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri  Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e  Stati Uniti. QUALI SONO

Ancora proteste davanti casa Netanyahu per ostaggi e Nord

Continuano le proteste dei manifestanti israeliani che si oppongono alla gestione del conflitto con Hamas da parte del premier Benjamin Netanyahu. Si tratta del movimento della "settimana di rottura": secondo quanto riferisce la stampa israeliana, molte persone manifestano con slogan e cartelli davanti alle residenze private del capo del governo, a Cesarea e Gerusalemme. I manifestanti chiedono la liberazione degli ostaggi, la convocazione di nuove elezioni, e sicurezza per i villaggi vicini al confine nord con il Libano. 

Da Gaza a Trieste, l'Ong che ha salvato otto bambini palestinesi dalla guerra

Un gruppo di bambini palestinesi, malati o feriti, è stato  trasferito all'ospedale pediatrico triestino Burlo Garofolo grazie  all'operazione umanitaria organizzata dall'associazione Gaza Kinder  Relief (GKR), in collaborazione con Save a Child LEGGI

Blinken discute sforzi per cessate il fuoco con consiglieri Netanyahu

Antony Blinken discuterà il lavoro che si sta facendo per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi in un incontro con consiglieri di Benjamin Netanyahu. Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato, Matthew Miller, spiegando che nell'incontro oggi con il ministro degli Affari Strategici Ron Dermer e con il consigliere per la Sicurezza Nazionale, Tzachi Hanegbi, il segretario di Stato Usa parlerà anche dalla situazione al confine nord di Israele con il Libano. 

Mezzaluna, '80 camion aiuti su 200 respinti a valico da Israele'

Il vicepresidente della Mezzaluna Rossa egiziana nel Nord Sinai, Mohamed Radwan, ha fatto sapere che ieri dal valico di Kerem Shalom, tra Egitto e Gaza, sono entrati 120 camion di aiuti, incluse 4 cisterne di carburante, sui 200 camion di aiuti inviati ieri, mentre 80 sono stati respinti da Israele. La fonte ha aggiunto che i camion sono ancora soggetti ad attente e prolungate ispezioni al valico prima di entrare a Gaza, e che migliaia di camion sono stipati nei magazzini della Mezzaluna Rossa egiziana nel Nord Sinai, nelle piazze e nelle strade del Governatorato del Nord Sinai e al valico di frontiera di Rafah, reso ormai inutilizzabile per i danni sul lato palestinese, nonostante sia in parte operativo sul lato egiziano per le spedizioni verso Kerem Shalom e Al-Awja. Nelle ultime due settimane 2.100 camion di aiuti umanitari, medici e alimentari sono stati consegnati dal valico di Kerem Shalom. La Mezzaluna egiziana continua a prepararne e inviarne giornalmente 200, anche in questi giorni di festa dell'Aid El-Adha, mentre il valico di Rafah è fermo ormai da 7 settimane per l'invasione israeliana. Bloccato da allora il passaggio di persone in uscita da Gaza e di feriti diretti agli ospedali egiziani.

Netanyahu: "Accetto attacchi personali ma Usa mandino armi"

"Sono pronto a subire attacchi personali a condizione che Israele riceva dagli Usa le munizioni di cui ha bisogno nella guerra per la sua esistenza". Così il premier Benyamin Netanyahu in risposta alle affermazioni di John Kirby, portavoce del consiglio di sicurezza Usa, che aveva definito "deludente e irritante" l'ultimo video del premier sulla questione delle armi. 

Medio Oriente, secondo i mediatori "solo 50 ostaggi" israeliani sarebbero ancora vivi

Mediatori in Medio Oriente riferiscono che "solo 50 ostaggi" israeliani nelle mani di Hamas sarebbero ancora vivi. Gli Usa li avvertono: "Stop ai raid o appoggiamo operazioni israeliane limitate" in Libano.

Netanyahu: "Non lasceremo Gaza senza gli ostaggi"

Non lasceremo Gaza finché non ritorneranno tutti gli ostaggi e non andremo via finché non avremo eliminato le capacità militari e governative di Hamas". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu che oggi ha incontrato le famiglie degli ostaggi uccisi nell'encalve palestinese. "Non abbiamo alcuna possibilità di arrenderci, non abbiamo alcuna possibilità di rinunciare alla vittoria. Questa - ha spiegato - è la mia posizione. Chi si oppone, si opponga apertamente". "Ci impegniamo - ha concluso - a riportare indietro tutti i 120 rapiti, sia i vivi sii i morti, Anche se a tappe non rinunceremo a nessuno". 

Usa: Netanyahu irritante sulle armi, nessuno fa più di noi

"Deludente, offensivo, irritante e falso visto che nessuno altro paese sta facendo più di noi". Lo afferma il portavoce del consiglio della sicurezza nazionale della Casa Bianca John Kirby a chi gli chiedeva del video dei giorni scorsi in cui il premier israeliano Benyamin Netanyahu criticava gli Stati Uniti per aver trattenuto le armi dirette a Israele.

Casa Bianca: offensive accuse Netanyahu su blocco armi

Le accuse del premier israeliano Benjamin Netanyahu nei confronti degli Usa in merito al presunto blocco nelle consegne di armi allo Stato ebraico sono "offensive". Lo ha affermato la Casa Bianca, alla luce del videomessaggio di Netanyahu diffuso nei giorni scorsi. 

Olp, 'dobbiamo avere il controllo di Gaza a fine guerra'

L'Olp deve avere il controllo di governo su Gaza alla fine della guerra, pena "una guerra civile". Lo ha detto in una intervista ad Al Arabiya - ripresa dai media israeliani - il segretario generale Hussein al-Sheikh. "L'organizzazione - ha sottolineato - deve avere i controllo nella Striscia di Gaza, altrimenti scoppierà una guerra civile". Al-Sheikh ha poi aggiunto che gli Usa e Israele hanno offerto il controllo del valico di Rafah, nel sud dell'enclave palestinese, alla ripresa delle attività ma che l'Olp si oppone. "Riprendere il controllo del valico - ha spiegato - dovrebbe essere fatto in coordinamento con Hamas". 

Ministro Iran, nessuna pace regionale fino a che esiste Israele

La regione dell'Asia occidentale non vedrà la pace fino a che esisterà Israele. Lo ha affermato il ministro degli Esteri ad interim iraniano, Ali Bagheri Kani. "Non c'è spazio per crimini, occupazione e attacchi contro Gaza e la Palestina nella regione. La nozione secondo cui la regione vedrà un ritorno alla pace nonostante la continua occupazione e aggressione da parte del regime sionista non è nulla più che un miraggio", ha affermato Bagheri Kani durante un'intervista con Al Jazeera, come riferisce Irna, in occasione della sua visita in Qatar. Secondo il capo della diplomazia di Teheran, "più il regime sionista fa minacce, più cadrà nel pantano dei suoi crimini nella Striscia di Gaza" mentre "i sionisti dovrebbero comprendere che i loro crimini non porteranno loro alcun risultato ma causeranno nuove azioni contro di loro". 

Manifestazione pro Palestina sabato a Milano

La Confederazione unitaria di base (Cub), insieme alle associazioni palestinesi in Italia, a studenti, centri sociali e cittadini, manifesterà sabato prossimo a Milano - così come avviene da mesi - per chiedere l'immediato cessate il fuoco nella striscia di Gaza. Il concentramento è previsto, è spiegato dagli organizzatori, a partire dalle 15 in Largo Cairoli. L'iniziativa è per "la fine delle violenze perpetrate sulla popolazione civile palestinese dopo mesi di assedio in cui anche ai convogli umanitari è stato quasi del tutto impedito l'accesso alle aree sottoposte a bombardamenti e in buona parte private dei più elementari servizi". "Migliaia di uomini, donne e bambini sono morti o rimasti gravemente feriti - denuncia la Cub -, gli ospedali non dispongono degli strumenti per curare le persone e anche il cibo è insufficiente per il sostentamento della popolazione. La comunità internazionale si è già espressa su quanto sta avvenendo, definendo 'genocidio' ciò che a Gaza è purtroppo una realtà da nove mesi".

Cipro, molo temporaneo Usa a Gaza di nuovo operativo

Il molo temporaneo, costruito dagli Usa al largo di Gaza, è di nuovo funzionante dopo essere stato staccato per la seconda volta la scorsa settimana a causa del mare mosso. Lo ha annunciato Cipro, Paese chiamato a controllare gli aiuti internazionali destinati alla Striscia. Nessuna conferma finora è arrivata dagli Usa, ha fatto sapere l'AP. Secondo Theodoris Gotsis, portavoce del ministero degli Esteri cipriota, il molo e la strada rialzata che portano alla spiaggia di Gaza funzionano entrambi.

Di Battista: il 28/6 in Senato per riconoscimento Palestina

"Venerdì 28 giugno consegneremo in Senato le firme raccolte per la legge che chiede il riconoscimento dello Stato di Palestina. Appuntamento alle 13 in piazza delle Cinque Lune". Così su Facebook l'ex deputato dei Cinque stelle Alessandro Di Battista. 

Dal Libano 25 razzi su nord Israele, gravi danni a case

Circa 25 razzi sono stati lanciati dal Libano su Zar'it, nel nord di Israele sul confine con il Paese dei Cedri. Lo ha riferito l'Idf ed Hezbollah ha rivendicato. Il capo del villaggio, Itzik Ben Moha, ha detto che diverse case sono state colpite direttamente e hanno subito gravi danni ma non ci sono vittime. Uno dei razzi ha provocato un incendio e le squadre di emergenza sono al lavoro per spegnerlo.