Parigi, 5 bare sotto torre Eiffel: "Sono soldati francesi in Ucraina". Sospetti su Russia

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I fatti ricordano un recente episodo in cui la polizia francese ritiene possano essere stati coinvolti agenti russi, quello delle "mani di vernice rossa" che hanno imbrattato qualche settimana fa il muro del Memoriale dell'Olocausto. In entrambi i casi si sospetta il tentativo di manipolare l'opinione pubblica

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I tre uomini sospettati di aver lasciato cinque bare piene di gesso davanti alla Tour Eiffel lo scorso fine settimana sono comparsi oggi davanti al giudice. Secondo Le Monde, che cita una fonte investigativa, una delle persone arrestate avrebbe avuto contatti telefonici con un sospettato bulgaro ricercato per il caso scoppiato la notte tra il 13 e il 14 maggio, quando "mani rosse" furono dipinte con vernice spray all’esterno del Museo dell’Olocausto di Parigi. Entrambi gli episodi si sospetta siano stati organizzati grazie a "un'ingerenza straniera", dicono gli inquirenti. I sospetti si concentrano sulla Russia: sulle bare lasciate sotto la Tour Eiffel c'era la scritta "Soldati francesi dell'Ucraina".

Fino a tre anni di carcere e 45 mila euro di multa

 

I tre comparsi oggi davanti al giudice sono il conducente del furgone che ha trasportato le bare, un uomo di 38 anni di nazionalità bulgara, e altri due, un tedesco di 25 anni e un ucraino di 17. Il bulgaro che guidava il furgone è stato fermato quasi subito nei dintorni della Tour Eiffel, gli altri due sono stati bloccati mentre si trovavano alla stazione dei pullman di Bercy, pronti per prendere un bus per Berlino. Interrogato, il conducente ha detto di non conoscere i due giovani e di essere stato pagato 120 euro per portare le bare. I due più giovani hanno affermato di essere stati pagati 400 euro ognuno. Il reato che si potrebbe configurare è quello di "gesto di violenza psicologica", ha precisato la procura. Se colpevoli, gli arrestati rischiano fino a tre anni di carcere e 45.000 euro di ammenda.

 

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Sospetti su Mosca

 

L'intelligence francese sospetta che ci sia la Russia dietro la bravata delle cinque bare lasciate vicino alla Torre Eiffel. La procura fa sapere che sono in corso indagini "per vedere se tutto ciò sia stato organizzato dall'estero". I fatti ricordano due recenti episodi in cui la polizia francese ritiene possano essere stati coinvolti agenti russi. In entrambi i casi si sospetta il tentativo di manipolare l'opinione pubblica. Ma le indagini si dirigono, come per il caso del Memoriale dell'Olocausto imbrattato, verso lo schema descritto dal ministro degli Esteri, Stéphane Séjourné: "Esecutori pagati per destabilizzare e approfittare delle spaccature della società francese".

 

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