Seul, in scena "Olimpiadi del far niente": 90 minuti in silenzio e senza usare cellulare

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Ai partecipanti viene monitorata la frequenza cardiaca e chi tra le 10 persone scelte dagli spettatori ha quella più stabile si porta a casa il trofeo: una statuetta dorata a forma di scultura di Auguste Rodin "Il Pensatore". In più di 4000 persone hanno fatto richiesta

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Seul. 100 persone in silenzio per 90 minuti su tappetini da yoga. Vietato addormentarsi e soprattutto toccare o consultare il cellulare. Sembra la scena di un film. Si tratta invece delle “Olimpiadi del silenzio”. Un evento che è in parte una sfida fisica, in parte un'opera d'arte e in parte una tregua dalla società iper-competitiva. Il concorso annuale, chiamato Space-out, è giunto quest’anno alla sua decima edizione e premia chi è il migliore a non fare assolutamente nulla per un'ora e mezza.

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I partecipanti

Ai partecipanti viene monitorata la frequenza cardiaca e chi tra le 10 persone scelte dagli spettatori ha quella più stabile si porta a casa il trofeo: una statuetta dorata a forma di scultura di Auguste Rodin "Il Pensatore". In più di 4000 persone hanno fatto richiesta. 117 concorrenti selezionati spaziavano da un bambino di seconda elementare a persone sulla sessantina. Per molti partecipanti si è trattato di un modo per riprendersi dal burnout e dallo stress, spesso dovuto al lavoro. Come dichiara lo YouTuber 26enne Kim Seok- hwan: "Di solito avevo molte preoccupazioni e stress, quindi ho fatto domanda per partecipare perché pensavo che sarebbe stato carino spazzare via le preoccupazioni distanziando la competizione". Tra i partecipanti anche il pattinatore di velocità Kwak Yoon-gy, due volte medaglia d'argento olimpica. "Ho provato per le Olimpiadi cinque volte e non mi sono mai riposato adeguatamente mentre mi allenavo per 30 anni", ha detto il 34enne specialista di short track, che ha ottenuto il terzo posto. "Ho sentito che questo posto è dove posso schiarirmi la mente e riposarmi almeno durante questo periodo, quindi sono venuto qui pensando: 'Wow, questo è ciò di cui avevo così tanto bisogno'". A vincere è stato l’annunciatore freelance Kwon So-a, 35 anni. Non fare nulla fa “bene alla salute mentale e a quella fisica perché il tuo corpo deve rilassarsi, ma il tuo corpo può rilassarsi solo quando il tuo cervello si rilassa”.

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Come nasce il concorso

Fondato da un'artista visiva, conosciuta con lo pseudonimo di Woopsyang, il concorso Space-out si è espanso a livello internazionale, con competizioni che si sono svolte in varie città come Pechino, Rotterdam, Taipei, Hong Kong e Tokyo. La prima edizione invece a Seul nel 2014. L’idea di Woopsyang arriva dopo un grave esaurimento. L’ozio competitivo “ribalta la convenzione sociale secondo cui distanziarsi è una perdita di tempo nella società frenetica di oggi e la trasforma in un’attività preziosa”, ha affermato. “Questo concorso ti dice che distanziarsi non è più una perdita di tempo ma un tempo di cui hai davvero bisogno”. "Sebbene i concorrenti stiano fermi all'interno del luogo della competizione, il pubblico è in costante movimento", ha detto Woopsyang, aggiungendo che il suo obiettivo era quello di "creare un contrasto visivo tra un gruppo che non fa nulla e un gruppo che è occupato". 

TOKYO, JAPAN - DECEMBER 17: A staff member illustrates working at a coworking space at the hotel Anshin Oyado on December 17, 2020 in Tokyo, Japan. The hotel Anshin Oyado renovated its capsule style hotel room into coworking space due to a financial blow caused by the COVID-19 coronavirus pandemic. (Photo by Yuichi Yamazaki/Getty Images)

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