"Ogni perdita di vite innocenti è una tragedia, ma per Hamas è una strategia". Lo ha detto il premier israeliano in un'intervista alla Cnn. "I procuratori hanno portato avanti false accuse", ha poi detto commentando la richiesta della Corte penale internazionale di incriminarlo per crimini di guerra e contro l'umanità. "Inaccettabile che si equipari un governo eletto con un'organizzazione terroristica", afferma Tajani. "Quello che sta accadendo" nella Striscia di Gaza "non è genocidio" ribadisce Biden
Gallant: 'Cpi vuole negare a Israele diritto ad autodifesa'
''Un tentativo di negare allo Stato di Israele il diritto a difendere se stesso''. Così il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha definito la richiesta del procuratore generale della Corte penale internazionale (Cpi) Karim Khan di emettere un mandato di arresto internazionale nei suoi confronti e del premier Benjamin Netanyahu. ''Lo Stato di Israele sta combattendo dal 7 ottobre contro un nemico assassino e assetato di sangue, che commette atrocità contro le donne israeliane, i bambini e gli uomini. E ora usa il suo stesso popolo come scudo umano. Le Idf combattono nel rispetto delle regole del diritto internazionale, intraprendendo sforzi umanitari unici come mai sono stati fatti in alcun conflitto armato'', scrive Gallant su 'X'. ''Il parallelismo del procuratore tra l'organizzazione terroristica di Hamas e lo stato di Israele è spregevole e disgustoso. Lo Stato di Israele non fa parte della Corte e non riconosce la sua autorità. Il tentativo del procuratore Karim Khan di negare allo Stato di Israele il diritto a difendere se stesso e a liberare i suoi rapiti deve essere respinto'', ha aggiunto Gallant.
Gallant: 'Israele non riconosce l'autorità della Cpi'
"Un parallelo disgustoso" tra Israele e Hamas. Lo ha detto il ministro della difesa Yoav Gallant riferendosi alla decisione del Procuratore del Tribunale penale dell'Aja di emettere mandati di cattura sia per la leadership israeliana sia per quella di Hamas. "Israele - ha aggiunto - non riconosce l'autorità della Corte".
Madrid: "Lavoro cruciale della Cpi svolto con imparzialità"
"Il lavoro cruciale della Corte penale internazionale deve svolgersi liberamente e senza interferenze". Lo afferma oggi il ministero degli Esteri spagnolo in un messaggio postato su X. Il governo di Madrid difende "il lavoro cruciale" e "l'indipendenza e imparzialità" della Corte penale internazionale dopo la richiesta della procura di ordini di arresto contro il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, il ministro della Difesa, Yoav Gallant, e vari dirigenti di Hamas per presunto crimini di guerra e contro l'umanità per gli attacchi compiuti il 7 ottobre dal Movimento di resistenza islamica e la successiva offensiva israeliana sulla Striscia di Gaza. "La Spagna ribadisce il suo impegno a favore della corte penale internazionale", afferma il ministero degli esteri.
Pechino: "Cpi sia obiettiva, basta punizione palestinese"
La Cina ha affermato di sperare che la Corte penale internazionale (Cpi) mantenga una posizione "obiettiva" a seguito dei mandati di arresto richiesti dal procuratore Khan per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e per i leader di Hamas. "Speriamo che la Cpi mantenga una posizione obiettiva e imparziale ed eserciti i suoi poteri in conformità con la legge", ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin, chiedendo la fine della "punizione collettiva del popolo palestinese".
Bbc, palestinesi incatenati e bendati in un ospedale israeliano
I detenuti palestinesi di Gaza vengono regolarmente tenuti incatenati ai letti d'ospedale, bendati, a volte nudi e costretti a indossare pannolini: una pratica che secondo un medico equivale a "tortura": lo riporta la Bbc, che cita operatori sanitari in Israele. Un informatore ha spiegato all'emittente britannica come le procedure mediche in un ospedale militare venivano "normalmente" eseguite senza antidolorifici, causando "una quantità inaccettabile di dolore" ai detenuti. Un'altra fonte ha riferito che gli antidolorifici sono stati usati "selettivamente" e "in modo molto limitato" durante una procedura medica invasiva su un detenuto di Gaza in un ospedale pubblico. Da parte sua, un detenuto prelevato da Gaza per essere interrogato dall'esercito israeliano e successivamente rilasciato, ha detto alla Bbc che la sua gamba ha dovuto essere amputata perché gli erano state negate le cure per una ferita infetta. L'emittente riporta poi che un medico dell'ospedale militare al centro delle accuse ha negato che eventuali amputazioni fossero il risultato diretto delle condizioni della struttura, ma ha definito "disumanizzazione" le catene e le altre costrizioni usate dalle guardie. L'esercito israeliano ha affermato che i detenuti nell'ospedale in questione sono stati trattati "in modo appropriato e attento". La Bbc sottolinea che le due fonti con cui ha parlato erano entrambe nella posizione di valutare le cure mediche fornite ai detenuti. Entrambi hanno chiesto di rimanere anonimi a causa della delicatezza della questione.
Operazione Idf a Jenin, diversi "terroristi" colpiti
Tra le vittime ci sono il chirurgo dell'ospedale di Jenun, Aseed Jabareen, "aggredito all'ingresso del centro medico", l'insegnante Allam Jadarat e uno studente, che si trovavano in una scuola, ha riferito il direttore dell'ospedale, Wissam Bakr, all'agenzia palestinese Wafa. Secondo la Wafa, le forze israeliane hanno fatto irruzione nel campo con veicoli blindati, scatenando scontri armati sia nelle campagne che in altri quartieri della città e nel vicino villaggio di Burqin.
Gaza, Iran ad Ankara: "Continuare cooperazione contro genocidio"
"L'Iran chiede al governo turco di continuare la cooperazione con l'Iran, in quanto due grandi Paesi del mondo islamico, per contribuire a porre fine al genocidio da parte del regime sionista e sostenere il popolo palestinese oppresso": lo ha detto ieri il ministro degli Esteri ad interim iraniano, Ali Bagheri, in una conversazione telefonica con il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan. Lo riporta l'Irna. Fidan da parte sua ha affermato che il suo Paese resta vicino all'Iran, "come fanno i veri amici, nelle situazioni difficili". Ed ha invitato Bagheri a partecipare alla riunione d'emergenza dei ministri degli Esteri del D-8 sulla crisi a Gaza che si terrà nel prossimo futuro.
Israele, ucciso comandante Hezbollah a Tiro in Libano
L'esercito israelano ha annunciato di aver ucciso in un raid a Tiro in Libano "il terrorista Qassem Saqlawi, Comandante del sistema razzi e missili nel settore costiero centrale di Hezbollah". Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui Saqlawi era "responsabile della programmazione ed esecuzione di numerosi attacchi con i razzi contro Israele". La stessa fonte ha detto che la scorsa notte "una sere di razzi lanciati dagli Hezbollah lanciati vero la Galilea occidentale sono caduti in una zona aperta". In risposta, l'esercito ha colpito una postazione di lancio degli Hezbollah nella zona di Ramyeh, nel sud Libano.
Wafa: "Sei palestinesi uccisi in scontri a Jenin, 10 feriti"
Sei palestinesi sono stati uccisi in scontri con l'esercito israeliano a Jenin in Cisgiordania. Lo ha fatto sapere l'agenzia Wafa, secondo cui ci sono anche 10 feriti, tra cui alcuni gravi. L'Idf, citato dai media, ha fatto sapere di aver lanciato un'operazione anti terrorismo nel campo profughi della città palestinese.
Tajani: "Inaccettabile che si mettano sullo stesso piano Hamas e Israele"
- "È del tutto inaccettabile che si mettano sullo stesso piano Hamas e Israele, i capi del gruppo terroristico che ha avviato la guerra di Gaza massacrando cittadini innocenti e i capi del governo eletto dal popolo di Israele. È assurdo che il procuratore abbia solo concepito questo parallelismo. In nessun modo si può solo immaginare una equiparazione del genere. Attenzione a non legittimare posizioni anti-israeliane che possono alimentare fenomeni di antisemitismo". Ad affermarlo è il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, commentando in un'intervista al 'Corriere della Sera' la richiesta di arresto da parte della Corte penale internazionale nei confronti del premier israeliano Benjamin Netanyahu e dei leader di Hamas. Tajani assicura poi che "la nostra posizione non cambia: diciamo no all’attacco a Rafah, siamo per il cessate il fuoco immediato e per la possibilità di fornire aiuti umanitari e di salvaguardare le vite dei civili. Ma nello stesso tempo difendiamo il diritto di Israele a esistere e siamo per una politica dei due popoli e due Stati". "E dico di più", aggiunge. " Noi siamo anche favorevoli a inviare nostri soldati in una possibile missione Onu sotto il comando di un Paese arabo - come è stato proposto - per preparare il campo alla nascita di uno Stato palestinese. La nostra presenza potrebbe essere molto importante, perché siamo graditi sia agli israeliani sia ai palestinesi, come lo siamo per i serbi e gli albanesi in Kosovo".
Idf, ucciso comandante Hezbollah responsabile missili
Il comandante dell'unità missilistica di Hezbollah nella divisione costiera del gruppo terroristico è stato ucciso in un attacco aereo. Lo ha annunciato l'Idf secondo cui Qassem Saqlawi è stato colpito in un attacco di droni nell'area di Tiro. Hezbollah ha annunciato la sua morte in seguito all'attacco, ma non si è riferito a lui come a un comandante. Secondo Israele era responsabile della pianificazione e dell'esecuzione di "molti" attacchi con razzi e missili guidati anticarro dalla regione costiera nel sud del Libano.
Operazione Idf a Jenin, diversi "terroristi" colpiti
L'esercito israeliano ha lanciato un'operazione antiterrorismo nella città di Jenin, nel nord della Cisgiordania. Diversi uomini armati, ha reso noto l'Idf in una nota pubblicata dal Times of Israel, sono stati colpiti.
Usa, consegnate 569 tonnellate di aiuti attraverso il molo temporaneo
Gli Stati Uniti annunciano che "ad oggi, oltre 569 tonnellate di assistenza umanitaria sono state consegnate attraverso il molo temporaneo a Gaza, per poi essere successivamente distribuite". "Gli Stati Uniti, il Regno Unito, gli Emirati Arabi Uniti, l'Unione Europea e molti altri partner hanno donato questi aiuti umanitari. Il molo è una soluzione temporanea per incrementare l’assistenza umanitaria a Gaza per soddisfare i bisogni urgenti del popolo palestinese", si legge sull'account X del US Central Command.
W. Post, Israele rinuncia all'invio di due divisioni a Rafah, circoscrive operazione
Israele avrebbe deciso di accantonare i piani per una grande offensiva nella città meridionale di Rafah, nella Striscia di Gaza, e di circoscrivere le sue operazioni. A scriverne è l'analista del Washington Post David Ignatius, precisando che la decisione segue colloqui avuti con gli Stati Uniti sulla questione. Citando funzionari a conoscenza delle discussioni, Ignatius afferma che il piano che prevedeva l'invio di due divisioni nella città non andrà avanti e le operazioni saranno più limitate. Washington ritiene che i nuovi piani avranno conseguenze meno negative per i civili, motivo per cui non dovrebbe opporvisi, scrive l'analista.
La Francia appoggia Cpi su arresti Netanyahu e Hamas
La Francia "sostiene la Corte penale internazionale", il cui procuratore ha richiesto mandati di arresto per i leader israeliani, tra cui il primo ministro Benjamin Netanyahu, e il movimento islamista palestinese Hamas, ha dichiarato in serata il Quai d'Orsay. "La Francia sostiene la Corte penale internazionale, la sua indipendenza e la lotta contro l'impunita' in tutte le situazioni", hanno scritto i diplomatici francesi in un comunicato stampa sui mandati di arresto.
Netanyahu: "Disgustoso paragone di Cpi tra noi e Hama, è nuovo antisemitismo"
Il "disgustoso" paragone che il procuratore della Corte Penale Internazionale fa tra Israele e Hamas è un esempio "del nuovo antisemitismo" che va dai campus universitari all'Aja. E' quanto afferma Benjamin Netanyahu in video in cui rigetta come "assurda e falsa" la richiesta di mandato di arresto contro di lui, e il ministro della Difesa Yoav Gallant, insieme a 3 leader di Hamas, avanzata oggi dal capo procuratore Karim Khan. "Come osa paragonare i mostri di Hamas ai soldati dell'Idf, l'esercito più morale del mondo ? - prosegue il premier israeliano - con quale spudoratezza fai un paragone tra Hamas che assassina, brucia, macella, violenta e rapisce i nostri fratelli e sorelle e i soldati dell'Idf che combattono una guerra giusta che non ha paralleli, con una moralità che non ha pari?". Netanyahu conclude promettendo che il "tentativo della Cpi di legarci le mani fallirà" che nessun foro internazionale "ci impedirà di colpire quelli che vogliono la nostra distruzione" fino alla "vittoria totale" su Hamas.