Usa Weekly News, Biden: "Antisemitismo un virus". Al processo Trump parla Stormy Daniels
Un virus che muta e continua nel tempo: Joe Biden definisce con queste parole l’antisemitismo, in occasione delle giornate del ricordo dell’Olocausto. “In America non c’è nessun posto per discorsi d’odio” ha sottolineato il Presidente. Che continua a ricevere molte critiche da Trump, perché non in grado di gestire le proteste nei college usa e il conflitto in Medio Oriente. Trump questa settimana ha ascoltato la lunga testimonianza di Stormy Daniels, nel processo che lo vede imputato
A cura di Valentina Clemente
"Antisemitismo è un virus" – "L’antisemitismo è un virus che muta e continua nel tempo". Lo ha detto Joe Biden in una cerimonia al Congresso in occasione delle giornate del ricordo dell’Olocausto. "Non c’è posto in nessun campus dell’America o in nessun luogo in America per discorsi d’odio e antisemitismo", ha sottolineato il presidente
Biden e Gaza - Joe Biden sempre più isolato sulla guerra a Gaza dopo il rapporto del Dipartimento di Stato sull’uso di armi americane, secondo cui Israele ha probabilmente violato le leggi internazionali ma può continuare a ricevere aiuti militari statunitensi. I progressisti democratici, secondo il WP, hanno accusato il rapporto di essere poco chiaro in merito alla catastrofe umanitaria in corso a Gaza. I conservatori lo hanno bollato come l’ultimo esempio di come il presidente sta cercando di mettere in pericolo un alleato chiave nel mezzo di una guerra
Proteste di student e docenti - La New School del New York City College è il primo college americano in cui la protesta pro-Gaza è stata abbracciata da docenti e ricercatori. Circa una ventina di membri del corpo docente ha passato notti nei sacchi a pelo nei corridoi dell’edificio accademico al Greenwich Village a sostegno dei propri studenti e contro l’attacco di Israele a Gaza. L’iniziativa è stata presa dopo che, la settimana scorsa, la polizia aveva sgomberato il campus arrestando una quarantina di studenti, poi sospesi dalla scuola
Pulitzer - I giornalisti del New York Times hanno vinto un Pulitzer per il miglior giornalismo internazionale per la copertura dell’attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre, il fiasco dell’intelligence israeliana e la vasta risposta militare di Israele. La redazione del Washington Post hainvece vinto il Premio Pulitzer 2024 per una serie di articoli che esaminano l'ascesa del fucile semiautomatico AR-15
TikTok Vs. Usa - TikTok ha formalizzato la causa contro gli Stati Uniti per la legge che costringe la casa madre cinese a vendere la piattaforma di social media, a pena di essere messa al bando. Negli atti si invoca il primo emendamento sostenendo che la vendita forzata è incostituzionale
La testimonianza di Stormy Daniels – La testimone più attesa del processo a Donald Trump, Stormy Daniels, non ha deluso le aspettative. In aula ha raccontato per più di due ore i dettagli della notte trascorsa con Donald Trump, a cui è seguito il pagamento di 130 mila dollari per non rivelare quell’incontro che avrebbe danneggiato la candidatura di Trump alla vigilia delle elezioni del 2016. Soldi pagati personalmente da Michael Cohen, avvocato di The Donald, e rimborsati dal tycoon come spese legali fittizie in violazione delle leggi contabili ed elettorali
Due giorni, 6 ore e 10 minuti - La testimonianza di Stormy Daniels al processo contro Donald Trump è durata sei ore e 10 minuti, suddivisa in due giorni
No reply - Donald Trump non potrà rispondere pubblicamente a Stormy Daniels, la pornostar che ha rivelato al processo in corso a Manhattan di aver avuto una relazione sessuale con lui nel 2006. Lo ha deciso il giudice, respingendo la richiesta dei legali del tycoon che chiedevano un’eccezione al cosiddetto gag order, il divieto imposto dalla corte a Trump di attaccare i testimoni con dichiarazioni pubbliche
"Il processo è un disastro" – "Questo è stato un giorno molto importante, in cui si è capito che il caso contro di me non esiste". Lo ha detto Donald Trump uscendo dal tribunale dopo la testimonianza della porno star Stormy Daniels. La procura di New York "non ha nulla", ha attaccato il tycoon definendo il processo contro di lui per i pagamenti all’attrice hard un disastro
Un’altra multa - Il giudice Juan Merchan ha imposto una nuova multa da 1.000 dollari a Donald Trump per aver violato l’ordine di non commentare il processo. Dopo averlo avvertito, per l’ennesima volta, che rischia il carcere il giudice ha optato per la sanzione pecuniaria come la settimana scorsa quando lo ha multato per 9.000 dollari
Continuano gli attacchi – "Sono costretto a New York per un processo-show dovuto a Joe Biden". Donald Trump continua ad attaccare il procuratore di Manhattan Alvin Bragg e citando esperti legali secondo i quali "non c’è alcun reato" nel procedimento in corso per i soldi alla pornostar. "Mi perseguitano perché sono candidato alla Casa Bianca e sono avanti nei sondaggi: i democratici hanno rubato le elezioni del 2020 e non gli consentiremo di farlo nel 2024", ha aggiunto Trump
Un processo rimandato - Donald Trump ottiene il rinvio di un altro dei suoi processi, dopo quello (sine die) per le carte segrete di Mar-a-Lago. Una corte d’appello ha accolto la sua richiesta di esaminare l’impugnazione della decisione del giudice Scott McAfee, che aveva respinto l’istanza di destituire la procuratrice Fani Willis dal procedimento per i tentativi di ribaltare il voto in Georgia nel 2020
L’inizio del procedimento non era ancora stato fissato ma l’esame dell’appello garantirà al tycoon un ulteriore slittamento del dibattimento. Trump e altri co-coimputati contestano i conflitti di interesse della Pm per l’affaire con un altro inquirente
100 milioni - Secondo un’indagine dell’Internal Revenue Service scoperta dal New York Times e ProPublica, l’ex presidente Donald Trump ha utilizzato "una dubbia manovra contabile per richiedere agevolazioni fiscali improprie dalla sua torre di Chicago in difficoltà". Perdere una battaglia di audit durata anni sulla richiesta potrebbe significare una fattura fiscale di oltre 100 milioni di dollari, scrive il New York Times
Le promesse di Trump - Donald Trump ha incontrato i Ceo del settore petrolifero chiedendogli di raccogliere 1 miliardo di dollari per la sua campagna elettorale. Come riporta il Washington Post, in un appuntamento nella sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida, il tycoon ha promesso loro che se tornerà alla Casa Bianca invertirà rapidamente le politiche climatiche ed energetiche di Joe Biden, puntando su un aumento delle trivellazioni petrolifere offshore, delle esportazioni di gas naturale liquefatto e del sostegno alle auto a gas, e non ai veicoli elettrici
Secondo fonti informate, Trump ha spiegato loro che dare 1 miliardo di dollari alla sua campagna sarebbe un affare, considerato la tassazione e le regolamentazioni che grazie a lui eviterebbero. Tra i dirigenti che hanno partecipato all'incontro, spiega il Wp, c’erano Mike Sabel, Ceo e fondatore di Venture Global, Jack Fusco, Ceo di Cheniere Energy, e altri funzionari di aziende come Chevron, Continental Resources, Exxon e Occidental Petroleum
Nikki for VP? - Donald Trump ha dichiarato di non considerare la sua ex avversaria Nikki Haley come possibile candidata alla vicepresidenza. "Nikki Haley non è in considerazione per la carica di vicepresidente, ma le auguro il meglio”" ha scritto Trump sul suo social network Truth Social, liquidando le speculazioni che vedevano la sua campagna elettorale includere come numero due l'ex ambasciatrice statunitense all'Onu durante il suo mandato
Billionaires in NYC - La Grande Mela ospita il maggior numero di milionari al mondo. A rivelarlo è una classifica della società di consulenza Henley & Partners, secondo cui a New York ci sono 350 mila milionari, pari ad un abitante su 24. E la percentuale è cresciuta del 48% rispetto a dieci anni fa, quando i residenti con un patrimonio a sette cifre erano un abitante su 36. Henley & Partners definisce il termine milionario come “individui con un patrimonio liquido investibile pari o superiore a 1 milione di dollari”. Al secondo posto c'è la Bay Area