Draghi a New York: "Economia e Difesa Ue più vulnerabili di fronte a nuove sfide"

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L'ex premier ha ricevuto il premio dell'American Academy in Berlin al Metropolitan Museum of Art di New York insieme a Marina Kellen French e Julie Mehretu. Nel suo discorso, ha ribadito che all'Unione europea serve "politica economica estera" comune e che il suo futuro "è nell'unità"

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L'ex presidente del Consiglio Mario Draghi ha ricevuto ieri il prestigioso premio dell'American Academy a Berlino presso il Metropolitan Museum of Art di New York. Nel discorso pronunciato durante la cerimonia di consegna, l'ex numero 1 della Bce si è soffermato sull''Europa e sulle diverse sfide che deve affrontare per mantenere la sua prosperità e indipendenza. In questo processo, per Draghi è essenziale non perdere di vista che il futuro del Vecchio continente è basato sulla sua unità. Questo significa anche una "politica economica estera che affronti le vulnerabilità con un'unica strategia, sia rimuovendo internamente le barriere che limitano il nostro potenziale sia garantendo esternamente le risorse a cui nessun paese europeo può accedere da solo".

Premiato con Marina Kellen French e Julie Mehretu

Nel corso del 25mo gala dell'American Academy in Berlin durante il quale è stato premiato insieme a Marina Kellen French e Julie Mehretu, l'ex premier italiano ha sottolineato che per lui "è molto gratificante ricevere questo onore da un'istituzione che vede fra i suoi fondatori il presidente von Weizsacker, Henry Kissinger e Richard Holbrooke". L'istituzione "è sempre stata un punto di riferimento e di amicizia fondamentale per gli scambi politici e culturali fra Stati Uniti e Germania prima e poi il resto d'Europa", ha osservato Draghi.

Il fermo immagine mostra Mario Draghi in un'intervista a Washington dopo aver ricevuto il premio Volcker alla carriera, 15 febbraio 2024.
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"Economia sempre più usata come arma geopolitica"

"Il numero e l'importanza dei cambiamenti che l'Europa deve intraprendere per preservare la sua prosperità e la sua indipendenza sono senza precedenti nella storia dell'Unione che, a sua volta, è senza precedenti ed ha contribuito al più lungo periodo di pace nel nostro continente", ha spiegato l'ex presidente della Bce osservando come nel "nuovo mondo" più frammentato "l'Europa è divenuta strategicamente ed economicamente più vulnerabile. In un mondo in cui l'economia è sempre più usata come arma geopolitica, l'apertura dell'Europa è divenuta una vulnerabilità strategica. Ci troviamo ad affrontare minacce fisiche, che non abbiamo la capacità militare e la sicurezza per contrastare". Per questo - ha continuato Draghi - l'Europa deve "aumentare la nostra capacità di difesa riducendo la costosa frammentazione della spesa europea". Poi ha concluso: "Nonostante l'incertezza che avvolge i prossimi mesi, noi europei non perderemo di vista che il nostro futuro è costruito sulla nostra unità e che nello scegliere gli amici di questo viaggio verso un ordine differente, c'è un'ancora stabile che sono i nostri valori e la nostra fede nella democrazia, nella libertà e nell'indipendenza"

Mario Draghi e Ursula von der Leyen

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