Fine Ramadan, la festa e la preghiera nel campo sportivo di Turbigo
MondoDopo settimane di polemiche, dibattiti e ricorsi al Tar, la preghiera di fine Ramadan nel centro vicino a Milano si è tenuta nel campo sportivo
È stato necessario l’intervento della prefettura di Milano per mediare tra il sindaco di Fratelli d’Italia Fabrizio Allevi, che aveva escluso la disponibilità di spazi comunali da destinare alla festività, e la comunità islamica lombarda.
L’intervento del tar: il comune di Turbigo garantisca gli spazi richiesti
È stato il tribunale amministrativo a intervenire contro il Comune di Turbigo e a intimare al sindaco di rispondere alla sua comunità islamica che chiedeva il campo sportivo comunale per la festa di fine Ramadan e, nel caso di risposta negativa, di indicare eventuali spazi idonei.
La comunità islamica: ha vinto la costituzione
Munib Asfaq, lei è il portavoce della comunità islamica lombarda. In quanti siete?
La nostra comunità di Turbigo è formata da un centinaio di famiglie, circa 500 residenti. È una comunità ben integrata, in tanti hanno avviato attività lavorative. Persone che si sentono turbighesi a tutti gli effetti e parte integrante della città. Hanno ottimi rapporti con la chiesa di Turbigo. Oggi qui è presente anche il parroco don Carlo per farci gli auguri e condividere questo momento di festa per noi importante. Si tratta di un messaggio positivo di rispetto reciproco. Quando le comunità religiose si incontrano ne esce un messaggio di fede comune e di fratellanza .
Lo scorso anno dove si è svolta la preghiera?
Lo scorso anno non abbiamo potuto festeggiare perché il comune non ci aveva concesso spazi. Sono diversi anni che cerchiamo di avere spazi comunali per la festa di fine Ramadan. Ora ci siamo riusciti.
Come è iniziato il braccio di ferro con il comune di Turbigo?
Avevamo scritto formalmente per richiedere uno spazio qualsiasi in base alle disponibilità. Non ci hanno mai riposto. L’associazione questa volta si è rivolta a un avvocato e abbiamo vinto il primo ricorso. Il TAR ha chiesto al Comune di dare una risposta immediata e nel caso di diniego, di motivarlo. Quando ci è stata negata l’autorizzazione, siamo ricorsi nuovamente al TAR.
Alla fine è dovuto intervenire il prefetto di milano.
Abbiamo vinto entrambe le cause. Nel secondo decreto il tar chiede l’intervento del Prefetto che noi ringraziamo. Ha fatto da mediatore e di comune accordo ci ha concesso questo campo.
Siete soddisfatti?
La comunità è molto felice perché è la prima volta che a Tiebogo possiamo festeggiare tutti insieme. Ci auguriamo che non ci saranno più bracci di ferro con l’amministrazione comunale .