L’impresa del Forrest Gump inglese: attraversa l’Africa di corsa

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Tiziana Prezzo

Tiziana Prezzo

Il 27enne Russ Cook ha attraversato per beneficenza il continente dal Sudafrica fino alla Tunisia per un totale di 16mila chilometri in quasi un anno (la corrispondente)

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Londra - A guardarlo, barba lunga, magrino, circondato da fan che corrono dietro di lui, ispirati dal suo gesto, l’associazione scatta immediatamente: Russ Cook, 27enne di Worthing, cittadina del sud dell’Inghilterra, è il Forrest Gump britannico. Domenica 7 aprile si è conclusa la sua impresa straordinaria: attraversare l’intero continente africano, partendo dal Sudafrica, superando 16 nazioni, fino ad arrivare al punto più a Nord della Tunisia. Sempre rigorosamente correndo. Per giungle come per deserti.

La rapina in Angola, il problema del visto in Algeria

Un totale di 16 mila chilometri percorsi, senza mai mollare, affrontando qualsiasi genere di problemi: dagli infortuni alle guerre e alle tempeste di sabbia, da una rapina a mano armata in Angola ai problemi di visto in Algeria (è dovuta intervenire l’ambasciata).

Raccolte 700 mila sterline in beneficenza

Al contrario del celebre personaggio cinematografico, Cook ha però compiuto questa corsa  - pari all’incirca a una maratona ogni giorno per quasi un anno - spinto da una ragione ben precisa: raccogliere circa 700 mila sterline (815 mila euro) da dare in beneficenza alle Ong  Running Charity, che si occupa di giovani senza tetto, e  a Sandblast,  che aiuta le persone sfollate nelle aree occidentali del Sahara.

“Sono un po’ stanchino”

Cook, che ha raccontato come la corsa lo abbia aiutato ad affrontare problemi di salute mentale, aveva in passato coperto una tratta di circa 3.000 chilometri: da Istanbul a casa sua in 68 giorni.

Tolta una maglia della nazionale di calcio inglese più vecchia di lui - risalente ai mondiali di Italia ‘90 -, salutato il mare a missione compiuta, si è concesso davanti a sostenitori, telecamere e fotografi un daiquiri alla fragola per festeggiare. E ha ammesso: “Sono un po’ stanchino”.

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