John Barnett, 62 anni, per 32 dipendente dell'azienda, aveva sollevato dubbi sugli standard di produzione. Pochi giorni fa è stato trovato morto nel parcheggio del suo hotel prima di un interrogatorio. Lo riporta la Bbc
Un ex dipendente della Boeing Co., noto per aver sollevato in passato preoccupazioni e dubbi sugli standard di produzione dell'azienda, è stato trovato morto negli Stati Uniti. John Barnett, questo il nome dell'uomo, ha lavorato per Boeing per 32 anni, fino al suo pensionamento nel 2017. Nei giorni precedenti la sua morte, secondo quanto riporta la Bbc, aveva testimoniato in una causa contro la società, che dopo la notizia del decesso di Barnett ha dichiarato in una dichiarazione diffusa via mail di essere "rattristata per la sua scomparsa".
Il decesso prima di un interrogatorio
Pochi giorni fa Barnett aveva testimoniato in un’azione legale contro la Boeing, e sabato 10 marzo, scrive ancora la Bbc, avrebbe dovuto sottoporsi a un ulteriore interrogatorio, al quale non si è mai presentato. A quel punto l'uomo è stato cercato nel suo hotel, prima di essere trovato morto all'interno del suo furgone nel parcheggio dell’albergo, si legge nel rapporto.
L'allarme sicurezza
Barnett, 62 anni, ha lavorato per il colosso aereo americano per 32 anni, fino al suo pensionamento nel 2017 per motivi di salute. Dal 2010 ha lavorato come responsabile della qualità presso lo stabilimento di North Charleston realizzando il 787 Dreamliner, un aereo di linea all'avanguardia utilizzato principalmente su rotte a lungo raggio. Nel 2019 Barnett aveva dichiarato alla Bbc che alcuni lavoratori sotto pressione avevano deliberatamente montato sugli aerei pezzi inferiori agli standard. Non solo: il dipendente aveva anche affermato di aver scoperto seri problemi con i sistemi di ossigeno, sostenendo che i test avevano mostrato un tasso di fallimento del 25%. Barnett ha dichiarato di aver allertato i dirigenti di Boeing, che però non avrebbero intrapresa alcuna azione. La società ha smentito le "accuse".